Investimenti per oltre 600 milioni di dollari in Italia nell’arco di un quinquennio. È questa la prospettiva dell’intesa siglata a Firenze da Ge Oil & Gas, multinazionale dell’industria petrolifera e del gas, dalla perforazione ed estrazione al trasporto, dagli impianti di gas naturale liquefatto ai gasdotti e oleodotti che opera attraverso oltre 45.000 dipendenti in tutto il mondo ed è presente in più di 120 Paesi.
In Italia è presente dal 1921 e conta 12.400 dipendenti in 25 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale, 3 centri di Ricerca & Sviluppo e uno di Formazione Manageriale.
Grazie agli investimenti destinati alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione tecnologica in Italia, Ge Oil & Gas consoliderà la presenza in Italia e rafforzerà la collaborazione con il tessuto accademico, industriale ed economico delle regioni in cui opererà. In particolare la Toscana, dove si trova la sede più importante della divisione GE Oil & Gas-Nuovo Pignone, presente anche in Lombardia, Calabria e Puglia.
“GE opera in Italia da circa 100 anni e la tappa di oggi conferma il nostro forte impegno ad investire e far crescere il nostro business in questo Paese” ha affermato Jeff Immelt, presidente e ceo di General Electric. “L’intesa è la riprova delle elevate competenze della forza lavoro locale e rafforza ancora di più la ricerca e lo sviluppo in Italia di tecnologie innovative nel settore oil & gas destinate a tutto il mondo”.
Già nelle scorse settimane, Avio Aero, business di Ge Aviation, aveva siglato un protocollo d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, che prospetta 200 milioni di euro di investimenti nell’arco di quattro anni nelle regioni Piemonte, Campania e Puglia, dove Avio Aero ha i principali insediamenti produttivi e impiega circa 4.000 persone. Gli investimenti nell’innovazione dei processi produttivi mirano a tenere alta la competitività tecnologica degli stabilimenti di Avio Aero, mentre gli investimenti in Ricerca & Sviluppo garantiranno all’azienda di espandere il proprio ruolo nei programmi aeronautici del futuro.
Avio Aero produce, infatti, componenti strategici per un trasporto aereo sempre più sostenibile ed eco-compatibile attraverso nuove tecnologie, come l’additive manufacturing, una tipologia di stampa 3D. Nello stabilimento Avio Aero a Cameri (Novara), ad esempio, si producono componenti aeronautici realizzati con una speciale lega intermetallica – il TiAl – che ne riduce significativamente peso e consumi, così da renderli adatti a motori di prossima generazione come il GE9X, che sarà montato sul Boeing 777X, il velivolo da 400 passeggeri la cui entrata in servizio è prevista per il 2020. Sempre su questo programma, lo stabilimento di Pomigliano d’Arco (Napoli) avrà un ruolo significativo nella produzione di alcune parti e nell’assemblaggio dell’intera turbina di questo motore, con nuove linee di produzione dedicate.
In Puglia Avio Aero e il Politecnico di Bari stanno per dare vita a un nuovo laboratorio, l’Apulia Development Centre for Additive Repair, per sviluppare procedure di riparazione per componenti di motori aeronautici mediante tecnologie innovative basate su sistemi laser. Le procedure di riparazione sviluppate e ottimizzate nel laboratorio verranno poi industrializzate, a partire dal 2018, nello stabilimento Avio Aero di Brindisi e utilizzate per il recupero di componenti in servizio, allungando il ciclo di vita dei motori aerei. Le nuove attività impegneranno 10 ricercatori che si aggiungeranno ai 40 già attivi nell’Energy Factory Bari, il laboratorio nato nel 2010 per sviluppare tecnologie innovative nell’aerospazio e nell’energia.
Sempre in ambito di Ricerca & Sviluppo, Avio Aero collabora con il consorzio toscano formato dall’Università di Pisa e da due aziende del territorio, Catarsi e AmTesting, al progetto GeTFuTuRe che ha lo scopo di verificare le prestazioni di un’innovativa trasmissione meccanica.
“La storia di Avio Aero è un racconto tutto italiano che vede il nostro ingegno e la nostra tecnologia affermarsi con successo sulla scena internazionale” ha dichiarato Riccardo Procacci, presidente e Ad di Avio Aero. “Il protocollo d’intesa firmato con il ministero dello Sviluppo Economico e la prospettiva di investimento nelle regioni Piemonte, Puglia e Campania si inserisce a pieno titolo nella nostra strategia di crescita attraverso l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Questo consentirà ai nostri stabilimenti produttivi di continuare a essere un polo industriale strategico per il Paese e allo stesso tempo proiettato su un palcoscenico globale”.
L’investimento pari a 600 milioni di dollari, vedrà Ge Oil & Gas impegnata nella realizzazione in Toscana di un centro di eccellenza globale nel settore dell’oil & gas, che impegnerà 500 figure altamente qualificate, sia Ge che appartenenti al mondo accademico, della ricerca e delle piccole e medie imprese.
L’obiettivo è non solo aumentare del 50% gli attuali volumi produttivi in Italia e incrementare il fatturato di 1,7 miliardi di dollari in 5 anni, ma anche, con il sostegno del Governo e di Regione Toscana, formare una nuova generazione di ingegneri specializzati nella progettazione di tecnologie d’avanguardia e nell’industrializzazione territoriale. Il tutto con benefici concreti in termini di innovazione e produttività sia per il mondo della ricerca, che per le realtà imprenditoriali locali.
Il programma, chiamato Galileo, prevede lo sviluppo di turbomacchine (turbine a gas e compressori centrifughi) con una potenza compresa dai 5 ai 65 MW e di tecnologie innovative di digitalizzazione per l’intero ciclo di vita dei prodotti, per ottimizzarne le prestazioni e la vita operativa. Grazie al “Ge Store”, la creazione di sinergie tra i vari business di General Electric, Ge Oil & Gas potrà avvalersi inoltre dell’uso di materiali di derivazione aeronautica per permettere lo studio di macchine sempre più leggere e di dimensioni ridotte per l’industria del petrolio e del gas.
Gli investimenti saranno supportati dall’adozione di nuove tecnologie digitali per la velocizzazione dei processi e il miglioramento delle prestazioni, in linea con la trasformazione Digital Industrial intrapresa da Ge a livello globale e in pieno accordo con l’impegno promosso dal Governo italiano per favorire la trasformazione digitale del nostro Paese.
“Questo protocollo è un passo quanto mai significativo nella strategia di investimenti in Italia, il Paese dove nascono le nostre competenze e che ha sempre rappresentato per Ge Oil & Gas un centro fondamentale per le attività di ricerca e sviluppo” ha dichiarato Lorenzo Simonelli, presidente e Ad di Ge Oil & Gas. “Ringraziamo le Istituzioni italiane per averci supportato al meglio in un progetto ambizioso quanto strategico grazie al quale potremo sviluppare nuove tecnologie e macchine più efficienti, leggere e competitive al servizio dell’industria globale”.