Giovanissimo, appena 30 anni, erede di una antica tradizione familiare, Genny Di Virgilio racconta a L’Italo-Americano i segreti di un successo unico. Alla sua bottega accorrono appassionati e turisti da ogni parte del mondo. 
 
Artigiano di quarta generazione, la sua famiglia si dedica al presepe dal 1830, si è inventato l’ingresso dell’attualità nel tempo immobile del presepe napoletano. 
Una patina ottocentesca riveste i protagonisti della politica, dello spettacolo e del gossip italiano e internazionale, fino a fonderli negli scenari della tradizione natalizia. Imitato da molti, ma inimitabile per estro e intuizione, ha mescolato ai classici pastori, cantanti e politici, pontefici e attori, showgirl e calciatori. Entrare nel presepe Di Virgilio  rappresenta una vera e propria consacrazione di celebrità.
 
Quest’anno, tra le novità più apprezzate, la statuina di Donald Trump e di Ilary Clinton, subito dopo le elezioni americane. Ma vanno fortissimo anche Fidel Castro e, ultimo in ordine di tempo, Matteo Renzi, l’ormai ex premier, in fase “dimissioni” con valigetta sotto braccio e cartello con su scritto “ciao”.
 
Genny ha spiegato a L’Italo-Americano l’origine di questo strano mix:
“Ho iniziato giovanissimo la mia attività, e mi sono ispirato alla tecnica di mio nonno. Ma ho avuto l’idea di rinnovarla, producendo statuine e pastori che avessero un volto, un’identità capace di parlare al mondo di oggi, senza, per questo, turbare l’incanto del presepe”. 
 
Vuol dire che è stata sua l’idea di introdurre vip e politici nel presepe? Noi, oggi, ne vediamo piene molte botteghe.
L’idea è stata mia, e come tutte le buone idee è stata “adottata” da altri. Questo non fa che aumentare la fama di Via San Gregorio Armeno. Concorrenza a parte, siamo fieri di aver suggerito questo spunto, così apprezzato dai nostri clienti.
 
 Come scegle i personaggi da trasformare in pastori? Quali caratteristiche devono avere?
Devono essere personaggi amati dal grande pubblico, qualunque sia la loro attività o la loro connotazione politica. 
L’importante è che abbiano un gran seguito. Molte delle statuine che produciamo vengono acquistate e portate all’estero. Abbiamo clienti che ogni anno ci rivolgono committenze particolari. Per molto tempo, per esempio, un nostro grande ispiratore è stato Silvio Berlusconi, protagonista di episodi sagaci riprodotti dalle nostre statuine. Uno dei manufatti più apprezzati, non solo in Italia.
 
 Cosa cerca di realizzare con le sue creazioni?
Ho sempre pensato che un po’ di sana ironia e la capacità di sdrammatizzare aiutino a vivere meglio. Con le mie statuine cerco di realizzare proprio questo: regalo l’eternità a grandi eventi e grandi personaggi, ma, al tempo stesso, li ricompongo in un’atmosfera giocosa e incantata come quella del Natale, dove ogni vicenda si ridimensiona e si trova faccia a faccia con i risvolti più imprevisti della vita. 
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