Cannoli siciliani, olio della Basilicata, ricotta affumicata della Val Camonica, marmellate dell’Alto Adige, piadine romagnole: ecco cosa ha esposto la 17° edizione di RistorExpo al centro espositivo Lariofiere di Erba, in provincia di Como. 
 
Oltre cento stand espositivi, dalla degustazione di prodotti tipici regionali, ai macchinari per gli addetti ai lavori fino alla WineExpo, padiglione interamente dedicato ai vini. 
 Degustazione di prodotti ed esposizione: 22mila visitatori per la 17° edizione nel centro espositivo di Lariofiere, nel Comasco 

 Degustazione di prodotti ed esposizione: 22mila visitatori per la 17° edizione nel centro espositivo di Lariofiere, nel Comasco 

“Il pubblico si informa – dice Antonio Presta, produttore di olio – e rispetto agli anni passati ho notato un’inversione di tendenza: partecipano più privati e meno operatori”. Ma rappresenta comunque una grande opportunità. “Arriviamo dalla Calabria – continua – e questa di Erba è una bella fiera, è il quattordicesimo anno che partecipiamo; si presentano prodotti nuovi e si riesce sempre ad allacciare contatti importanti”. Anche Stefano Allera di Monza Brianza è un veterano della manifestazione gastronomica. “Sono sedici anni che veniamo – dice – e anche se in questi due giorni ho notato meno affluenza rispetto alle edizioni passate, ma nel nostro campo, quello della birra, c’è molto interesse”. 
 
In questa edizione di RistoExpo non sono mancate di certo le particolarità. “Produciamo vino medievale – dice Walter Tesoriere – e sicuramente il prodotto desta molta curiosità e tra l’altro, ha vinto il premio come miglior vino da cioccolato”. Non solo. “Nel nostro agriturismo – continua – organizziamo anche cene storiche con prodotti naturali e di qualità. È proprio vero che in cibo veritas”. 
 
C’è anche chi, come Elke Ott, arriva dalla Germania per partecipare alla fiera: “Fellbach, la nostra città – dice – è gemellata con Erba e i vostri prodotti regionali, come il vino, sono molto ben visti all’estero, questa è una zona molto produttiva”. 
 
“Oggi conta molto il locale – dice Claudia Crippa, presidente del Consorzio Terre Lariane – e questo interessa molto sia il pubblico sia gli operatori. Il territorio è ben rappresentato e spero si continui su questa strada al fine di diventare veri protagonisti”. Ma cosa pensano gli chef? “Per noi cuochi – dice Simone Guglie-metti, chef di Stresa, medaglia d’oro alle Olimpiadi di cucina di Ertfurt e ai mondiali di Basilea del 2013 – questa è una bella manifestazione, un trampolino di lancio per nuovi talenti”. 
 
Sulla stessa linea d’onda anche Andrea Dotti, chef  del ristorante Momi e Riva Stendhal di Blevio: “È davvero un’ottima occasione di scambio di idee e valorizzazione del nostro territorio che, ultimamente, è stato messo sotto torchio da chi lo reputa povero e privo di risorse”.
 
La rassegna si è chiusa con 22mila visitatori, il che significa un aumento del 10%. La soddisfazione è grande per il presidente di Lariofiere Giovanni Ciceri, che esclama: “È un bilancio più che positivo. Sia per la risposta del pubblico, sia per la qualità degli stand”.  
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