Ad Abu Dhabi ultima corsa in rosso per Fernando Alonso (Ph Danciaba da Dreamstime.com)

“Saluto tutti, sarò per sempre un tifoso Ferrari”. Con queste parole, Fernando Alonso ha chiuso ufficialmente la propria, sfortunata, parentesi con il cavallino rampante.  Il principe delle Asturie, fortemente voluto dall’ex presidente della Ferrari, Montezemolo, ha purtroppo fallito la rincorsa al titolo mondiale al termine di un percorso di ben cinque anni in cui le delusioni ed i fallimenti hanno abbondantemente coperto le gioie.    Il divorzio, consumato ufficiosamente in estate nel momento del passaggio del testimone alla guida della Ferrari da Montezemolo a Marchionne, è stato ratificato mentre Lewis Hamilton, nei box del circuito di Abu Dhabi, brindava con i tecnici della Mercedes al suo secondo titolo mondiale da lui stesso definito “più bello di quello 2008”. Per lui è l’undicesimo successo di una stagione dominata dalla Mercedes. “È stata una battaglia incredibile per tutta la stagione, è indescrivibile spiegare quello che provo” ha detto subito dopo l’ultima bandiera a scacchi della stagione 2014 del Gp.    La Ferrari punta tutto sul pilota tedesco già 4 volte consecutive campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel  

  La Ferrari punta tutto sul pilota tedesco già 4 volte consecutive campione del mondo di Formula 1, Sebastian Vettel     Un triste epilogo viceversa quello di Fernando Alonso, da tutti, tuttora, ritenuto il miglior pilota in circolazione che però, a parte gli anni alla Renault non è più riuscito a mettere tutti in riga, nonostante abbia goduto del privilegio di guidare una Ferrari e precedentemente la McLaren. Già, proprio la McLaren che adesso, a suon di milioni di euro, lo riabbraccerà per provare ad interrompere sin da subito l’egemonia Mercedes che, stando a quanto dichiarato dagli ingegneri tedeschi, qualora non dovessero ricambiare le regole, potrebbe andare avanti per almeno cinque-sei anni.   

“C’è la tristezza di non essere mai più in rosso – ha dichiarato Alonso – ma alla fine penso che tutti dobbiamo trovare nuove strade e nuove sfide. Ritengo che quest’ultimo anno sia stato piuttosto complesso per noi perché è mancata competitività. Gira e rigira, è proprio questo il succo, perché la competitività e la possibilità di vincere è proprio quello che ricerchiamo tutte le domeniche per battere gli avversari. A mente fredda posso dire che forse sia mancata un po’ di gestione nella direzione del team, ma in generale adesso voglio solo salutare tutti i tifosi. Mi mancheranno così come l’Italia in generale”.    Ma per un campione che lascia senza gloria Maranello dopo anni di “vorrei ma non posso”, ce n’è un altro che arriva bello carico e desideroso di scrivere nuove importanti pagine di successi nel glorioso libro della Ferrari: Sebastian Vettel.   

“In questo momento sono contento che sia finito il campionato – ha dichiarato il pluricampione tedesco – per me non è stata certo la miglior stagione in carriera e pertanto non vedo l’ora di iniziare la prossima in Ferrari. Ci sono molte cose da fare e tanto da imparare, non conosco il team, ma cercheremo, tutti insieme, di costruire qualcosa di buono. Vogliamo essere in grado di tornare competitivi, di vincere corse e campionati”.   

Idee chiarissime quelle del pilota tedesco che, pressato dall’ingombrante paragone con Michael Schumacher, sarà chiamato a riportare, come auspicato dal nuovo presidente  Marchionne, la Ferrari in vetta al mondo. Cinque anni fa Alonso arrivò per scrivere una storia mai completata. Dalle parti di Maranello si augurano che possa essere Vettel colui che saprà riportare la rossa al titolo mondiale.  


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