Con lo Scudetto saldamente nelle mani della Juventus (a meno di clamorose sorprese) e i rimanenti due posti in Champions League ad appannaggio pressoché certo di Roma e Napoli, sono la lotta per l’Europa League e per la salvezza a infiammare questo finale di stagione.
La Fiorentina è certa di centrare la qualificazione alla prossima Europa League: è quarta in classifica ma, soprattutto, è finalista di Coppa Italia assieme al Napoli praticamente sicuro della Champions. Restano così due posti da assegnare. In lizza abbiamo Inter (53 punti), Parma (51), Torino (48), Milan (48) e Lazio (48).
L’Inter, dopo un periodo molto difficile, ha centrato una vittoria pesante sul campo della Sampdoria. La partita, però, è stata molto strana: i blucerchiati sono rimasti presto in 10 e hanno fallito numerose occasioni (Handanovic, eroico, ha anche parato un calcio di rigore).
La sensazione è che i problemi dei nerazzurri siano lontani dall’essere risolti e il calendario (che prevede incroci con Parma, Milan e Lazio) non pare d’aiuto.
Il Parma prosegue il momento negativo: il pareggio sofferto con il Bologna ne è l’emblema, e la sensazione è che i ducali siano un po’ sazi.
Il Torino, dopo settimane complicate, ha ripreso a correre: è stato sufficiente che Immobile e soprattutto Cerci tornassero a se-gnare con regolarità, per rendere i granata nuovamente competitivi. Il calendario degli uomini di Ventura, però, non è dei più agevoli, pieno com’è di scontri di-retti: difficile dire se le due ‘stelle’ dell’attacco granata possano bastare.
Il Milan di Seedorf ha imboccato la strada giusta: è alla quarta vittoria di fila e sembra aver acquisito nuove certezze. Certo, contro Genoa e Catania non ha brillato, ma può giovarsi di un calendario abbordabile, con la grande occasione del derby.
La Lazio, infine, appare stanca e dilaniata dalla contestazione dei tifosi contro Lotito. I biancocelesti, che alternano buone prove a pesanti tonfi, avranno un calendario piuttosto favorevole, ma sembrano avere poche risorse tecniche per arrivare sino in fondo.
In fondo alla classifica, il destino del Catania (a 8 punti dalla zona salvezza) pare segnato e, a questo punto, le squadre realmente coinvolte nella lotta per non retrocedere sembrano Bologna (28), Livorno (25) e Sassuolo (25). Il Chievo (30), con la pe-santissima vittoria di Livorno, pare più tranquillo.
Il Bologna, anche se ben guidato da Ballardini, forte di un gruppo compatto, fatica terribilmente in zona gol: difficile così arrivare alla salvezza.
Il Livorno, invece, nonostante il tonfo con il Chievo e un calendario che pare proibitivo (tra le altre: Milan, Lazio, Fiorentina e Parma), è vivo: gioca ogni partita con tanta propositività e tanta voglia, per cui sembra poter ancora sperare.
Il Sassuolo, infine, è squadra di contraddizioni: dal ritorno di Di Francesco ha trovato qualche buona soluzione offensiva che gli ha concesso di ottenere vittorie pesanti ma, nonostante un calendario tutto sommato agevole, sembra un gruppo troppo fragile (emotivamente e difensivamente) per dare delle garanzie.
A cinque giornate dalla fine, insomma, si vanno rapidamente delineando nuovi equilibri di forza che presto potrebbero diventare determinanti per configurare la classifica finale del campionato.