Dolcenera, nome d’arte di Manuela Trani, trae il suo nome dal brano di Fabrizio De Andrè in cui si ricorda l’alluvione di Genova del 1972, drammatico scenario di una storia d’amore immaginaria, dove lei è vittima della forza della natura e dell’incuria degli uomini.
“Le stelle non tremano” è il nuovo disco di Dolcenera, una raccolta di canzoni tese a superare le paure e le incertezze, nella consapevolezza che il futuro offre opportunità, da cogliere con un sorriso e un pizzico d’ironia. Il cd è uscito l’11 settembre e questa data non è casuale.
La copertina dell’album mostra Dolcenera in bodypainting, grazie alla collaborazione con il pittore Guido Daniele e il fotografo Paolo Cecchin. Il suo corpo, come nella migliore tradizione Borg, è stato dipinto con circuiti e neuroni, in sintonia con il titolo del nuovo album.
 
Il brano “L’anima in una lacrima” racchiude il credo e l’energia che spinge l’artista salentina a vivere sino in fondo le opportunità della vita: “Sarà per questo che la bellezza è lei la sola, la sola cosa a cui credo ancora…”. 
“Fantastica” ha ottenuto una menzione speciale al Premio Lunezia 2015, per il valore musical-letterario. L’importante riconoscimento è stato assegnato a Manuela per la grinta e la cura con cui realizza le sue produzioni. Questo, oltre a essere il pezzo che ha ispirato il titolo del disco: “Lo sai che quando penso a te, le stelle non tremano ma brillano di più…”, è il manifesto che traccia i confini dell’intero lavoro, spesso invadendo nuovi territori musicali. La discontinuità di certi suoni e arrangiamenti, con il passato, è il presupposto per proiettarsi nel futuro, come in “Un peccato” e nell’orientaleggiante “Figli del caos”.
“L’anima in una lacrima” è un inno alla bellezza, alla pace del mondo che invade l’anima, esortando a fidarsi di ogni singola emozione. Dolcenera, in questo pezzo, non si accontenta di proporre semplici melodie, ma lo arricchisce di sfumature, con cambi di ritmo, assoli e orchestrazioni.
“Ti dico tu non mi deludere, sii te stesso, vige il perbenismo di finti e mascalzoni che prima ti sorridono e poi ti fanno fuori, vizi di potere, farsi ben volere solo per ricevere e per tirare avanti…”, inizia così “Credo”, fotografia della società attuale, propensa all’ipocrisia pur di ottenere vantaggi. 
“2vite”, racconta il pensiero di un’altra vita, magari dall’altra parte del mondo, senza meta e senza nulla da fare: “A pensarci chi l’avrebbe mai detto, sarei stata così fortunata ad avere due vite… io la tua, tu la mia”. Introspettivo “Immenso”, uno dei brani più coinvolgenti, al pari di “Accendi lo spirito” e “Niente al mondo”, successo del 2014.
“Universale” non pone limiti, il futuro è incerto e domani i sogni di oggi potranno cambiare. Il messaggio è chiaro: bisogna vivere il presente, l’espressione in musica lo rende ancora più esplicito. 
“Il viaggio” inizia con l’incubo del pessimismo cosmico, per poi salvarsi nei profondi occhi scuri dove c’è la forza di un’idea, la nobiltà del coraggio. 
 
L’ultimo disco della grintosa cantante salentina, il cui debutto è avvenuto nel 2002 con il singolo “Solo tu”, contiene citazioni a Kant, Platone, Gandhi, Pasolini, Monicelli, Hesse, per diffondere un messaggio di ottimismo, puntando su sentimenti, emozioni e passioni, per contrastare il dilagante “pessimismo cosmico”.
 
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