Giunge al terzo ed ultimo appuntamento la conferenza internazionale “Diaspore Italiane – Italy in Movement”. Dopo Melbourne nell’aprile 2018 e New York nel mese di novembre, dal 27 al 29 giugno sarà la volta di Genova. Il Galata Museo del Mare e delle Migrazioni ospiterà l’incontro “Between Immigration and Historical Amnesia”, che intende riflettere sul ruolo odierno della migrazione, sia nella società italiana sia nelle società che ospitano comunità italiane.

Oggi gli italiani continuano ad emigrare: questo è un dato di fatto comprovato dalle statistiche. Il XXI secolo ha visto la ripresa dell’emigrazione italiana. In parallelo, negli ultimi decenni, l’Italia, come altri Paesi dell’Europa occidentale, è andata consolidando il suo ruolo di Paese di immigrazione: un’immigrazione non finalizzata al solo lavoro ma anche all’insediamento stabile e alla costruzione di “comunità di destino”. In questo senso, possiamo parlare di comunità di “nuovi italiani”.

Allo stesso tempo, nella società italiana e in quella occidentale in genere, è cresciuta una percezione negativa del fenomeno migratorio e, a questo, si è accompagnata l’amnesia, la perdita della memoria del fatto che storicamente l’Italia è un Paese di emigranti.
Oggi, le istituzioni che conservano la memoria – quali i musei, gli archivi, i centri di studio, le università e le associazioni – sono chiamate a riflettere sui modi in cui trasmettere questa memoria, contribuendo così alla coscienza di una comunità partecipe di tutti gli aspetti della migrazione: quelli negativi, come lo sradicamento, lo shock culturale, lo sfruttamento e la discriminazione; così come quelli positivi, come la valorizzazione delle capacità, la resilienza, e l’influenza italiana nella cultura e nelle società contemporanee a livello globale.

Diversi saranno, dunque, i principali argomenti di riflessione:
1. La migrazione nella società contemporanea: una condanna o una opportunità?
2. Le ragioni dell’amnesia: perché ci siamo dimenticati di quello che siamo stati?
3. Conservare e promuovere la memoria dell’emigrazione come antidoto al razzismo e alla xenofobia: qual è il ruolo delle istituzioni della memoria?
4. Come costruire una “memoria migrante”? Il ruolo delle istituzioni e quello delle associazioni nel caso dei “nuovi italiani”.
5. Cosa vuol dire oggi essere italiani, in Italia e all’estero?
6. Come combattere l’amnesia che porta alla perdita delle radici e dell’identità?

C’è tempo sino al 15 gennaio per iscriversi alla conferenza, inviando una email a diasporeitaliane2019@gmail.com con un abstract della propria relazione. Le accettazioni verranno comunicate entro il 15 febbraio 2019.
“Diaspore italiane” è un simposio che coinvolge tre continenti: Australia, America ed Europa. L’iniziativa è stata organizzata dal CO.AS.IT. di Melbourne, che ha ospitato il primo convegno dal titolo “Living Transcultural Spaces”, dal John D. Calandra Italian American Institute/Queens College, City University of New York, dove si è discusso di “Transnationalism and Questions of Identity”, e dal Galata Museo del Mare e delle Migrazioni di Genova, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.


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