Deodato nasce a Rio de Janeiro, in Brasile, da genitori di origine italiana (nonna napoletana e nonno siciliano) e portoghese, oltre ad avere una lontana parentela con il grande tenore Enrico Caruso.
 
 All’età di dodici anni inizia a suonare la fisarmonica e a studiare pianoforte, orchestrazione e conduzione. Cinque anni più tardi dirige la sua prima sessione di registrazione, con un’orchestra composta di 28 elementi; in poco tempo diventa uno degli arrangiatori e dei pianisti più apprezzati della scena musicale di Rio, curando le incisioni di Milton Nascimento, Marcos Valle, Elis Regina, Antonio Carlos Jobim. 
 
Alla fine degli anni sessanta si trasferisce negli Stati Uniti e inizia a lavorare con Luiz Bonfà tra New York e Los Angeles (le due città in cui è registrato l’album “Jacarandà”). Bonfà è stato uno dei protagonisti della bossa nova brasiliana, co-autore, con Jobim, della musica per il film “Orfeo negro”, per il quale scrisse le canzoni “Manha de Carnaval” e “Samba de Orfeu”.
 Deodato inizia a suonare all’età di 12 anni. A 17 già dirige un’orchestra 

 Deodato inizia a suonare all’età di 12 anni. A 17 già dirige un’orchestra 

 
Negli Stati Uniti Eumir lavora con Wes Montgomery, Astrud Gilberto, Earth Wind & Fire, George Benson, Paul Desmond, Kool and The Gang e Sarah Vaughan. Un altro passo importante, per la sua carriera, avvenne con l’arrangiamento dell’album “Sinatra & Company” del 1971 (lato bossa nova), registrato a Hollywood, con orchestra big band e archi. I “Company”, oltre a Deodato e Don Costa, comprendevano Antonio Carlos Jobim (duetti e chitarra) e tra gli autori delle canzoni: John Denver, Vinicius De Moraes, Burt Bacharach e Jobim. I brani furono registrati in diretta, perché Sinatra non era solito ripetere un’esecuzione. 
 
Una nota curiosa, raccontata dallo stesso Deodato, riguarda la presenza in studio, durante le registrazioni, di Sammy Davis jr. e Barbara Stanwyck, grandi amici del cantante italo-americano. Di quel periodo ricordiamo le collaborazioni con Roberta Flack (Chapter Two, Quiet Fire e Killing me softly) e Aretha Franklin (Let Me In Your Life).
 
Nel 1972 si esibisce, con successo, all’Hollywood Bowl, il noto anfiteatro situato nell’area di Hollywood a Los Angeles, insieme ai grandi artisti della Cti. 
 
L’anno successivo esordisce di fronte al pubblico di New York al Madison Square Garden, nel concerto intitolato “2001 space concert”, sull’onda del successo ottenuto con il brano “Also Sprach Zarathustra”, rielaborazione in chiave funk del brano di Richard Strauss, già parte della colonna sonora di “2001 Odissea” nello spazio di Stanley Kubrick, nell’esecuzione non accreditata di Herbert von Karajan. 
 
Nello stesso anno esce negli Stati Uniti il suo primo album intitolato “Prelude”, una raccolta di canzoni arrangiate in stile big band – latin jazz, che fu accolto con entusiasmo da pubblico e critica, tanto da vincere, con “Also sprach Zarathustra”, il Grammy Award (Best pop instrumental performance) e arrivare al secondo posto nelle classifiche di vendita Billboard negli Usa, al terzo in Canada, e al settimo in Inghilterra.
 
Da quel momento iniziò un lunghissimo tour, inizialmente in giro per il mondo e poi da una costa all’altra degli Stati Uniti.
Da sempre Eumir è impegnato nel genere jazz, ed è conosciuto per le versatili “fusion” tra big band e gruppi jazz, con diversi membri della scena pop, rock, r&b/funk, latina brasiliana, musica sinfonica o d’orchestra; il suo sound può essere considerato pop/jazz o crossover jazz. 
 
Tra le sue grandi capacità anche quella di riadattare la musica classica e i grandi autori al jazz, come nel caso dell’Ave Maria di Franz Schubert, senza dimenticare “Pavane for a dead princess” di Maurice Ravel, “Rapsody in blue” di George Gershwin e “Prelude to the afternoon of a faun” di Claude Debussy. 
 
Verso la fine degli anni 70 arrivano le contaminazioni disco-funk, con album quali “Night cruiser” e “Happy hour”; nel 1996 inizia la collaborazione con la cantante islandese Björk di cui realizza il remix di “Isobel”, pubblicato in “Telegram” e produce i successi della cantante brasiliana Gal Costa.
 
Durante la sua carriera si è esibito con la St. Louis Symphony (pubblicarono l’album “Artistry”), l’Orchestra Sinfonica di Cincinnati, la New York Philharmonic e con l’Orchestra di Musica Leggera dell’Unione Musicisti di Roma, con cui realizzò “Meditazione”, insieme al cantante Massimo Ranieri, arrangiando in chiave jazz, brani di musica classica.
 
Tra le più importanti collaborazioni ricordiamo quelle con Airto Morera (“In concert”) e João Donato (“Deodato/ Donato”), John Tropea (guitar in “Caravan”, “Very together”, “Love Island”, “Knights of fantasy”), George Benson (guitar in “Love Island”, registrato in California), Billy Cobham (“September 13”) e con il flautista Hubert Laws.
 
Deodato ha lavorato anche a diverse colonne sonore, tra cui: The Onion Field, The Black Pearl, Ghostbusters II, White Nights, The Girl From Ipanema, The Adventurers (insieme a Jobim e alla London Symphony Orchestra), The Gentle Rain, Target Risk, The Reporter, Beat Street, Body Rock and Bossa Nova. 
Le sue registrazioni sono state utilizzate in film quali “L’esorcista” e “Oltre il giardino”, quest’ultimo con Peter Sellers e Shirley Maclaine. 
 
Nel 2010 è uscito “The crossing”, il suo più recente album, cui hanno partecipato i musicisti e gli amici che lo accompagnano da una vita: Airto Moreira, Billy Cobham, Paco Sery, John Tropea e, Londonbeat, oltre alla guest star Al Jarreau.
 
Il 2012 l’ha visto impegnato in tour, con tappa anche a Milano, con Al Jarreau, inoltre, ha partecipato alla realizzazione dell’album “Four” di Ivana Spagna.
 
Nel 2014 Deodato è ritornato a esibirsi in Italia, con un gruppo composto da Stefano Paolini (batteria), Luca Florian (percussioni), Pier Mingotti (basso) e Riccardo Onori (chitarra), proponendo le infinite contaminazioni musicali, che l’hanno sempre contraddistinto.
 
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