Il cuore di uno dei più importanti musei del mondo, la Tribuna degli Uffizi torna, dopo 32 mesi di lavori, a essere visibile nella sua incomparabile bellezza. Essa rappresenta la culla di una cultura che non è soltanto italiana, ma di tutto il mondo e che per questo deve tornare a essere fruibile in tutta la sua complessità.
Finanziato dalla Fondazione non profit Friends of Florence
ed eseguito sotto la responsabilità della Direzione della Galleria degli Uffizi e della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il progetto di restauro è iniziato nel 2009 e ha interessato un pool di restauratori, ricercatori, storici dell’arte di fama internazionale.
I lavori alla Tribuna degli Uffizi costituiscono uno dei più importanti interventi di restauro e riordino museale eseguiti negli ultimi decenni, sia per la complessità dell’opera, sia per l’entità della somma donata, sia per il valore storico artistico riconosciuto all’unanimità a questo monumento. Circa un milione di dollari è infatti la cifra donata dalla Fondazione non profit Friends of Florence per riportare l’opera al suo antico splendore.
Progettata da Bernardo Buontalenti nel 1584 su ordine di Francesco I de’ Medici, la Tribuna era stata pensata per essere il santuario nel quale custodire i dipinti e le opere più importanti delle collezioni Medicee: un vero e proprio scrigno aperto nell’ala di Levante della Galleria degli Uffizi, eletto luogo delle meraviglie per eccellenza nel quale conservare rarità e oggetti preziosi.
L’opera sorprende per la straordinaria eterogeneità con la quale sono state realizzate le decorazioni murarie. Tecniche pittoriche raffinatissime, ricche di particolari, fuse con materiali molto pregiati e pigmenti rari, hanno donato a questo spazio una preziosa bellezza. Nulla fu lasciato al caso e ogni più piccolo dettaglio, creato e sopravvissuto a questi cinque secoli di vita, da oggi si racconta attraverso un perfetto equilibrio fra passato, presente e futuro, fra recupero filologico del luogo, volontà di proporre una lettura dell’opera omogenea ed equilibrata, rispetto dell’eterogeneità dei materiali e del loro diverso grado di conservazione.
Le quasi 6.000 conchiglie provenienti dalle calde acque dell’Oceano Indiano, scelte una ad una per essere incastonate nella cupola, tornano così a brillare nella loro singolare iridescenza, grazie a una meticolosa pulitura delle valve, proprio come le altre 2500 collocate nel tamburo e riportate al loro splendore originario insieme all’azzurrite dell’intonaco dipinto. I 130 metri quadrati di foglia d’oro impiegati in tutta la decorazione muraria, luccicano non soltanto nella cupola, ripristinati da un lavoro che ha interessato anche la preziosissima lacca rosso vermiglio, ma anche nel tamburo dove si sposano perfettamente alla profondità dell’azzurro, nelle finestre e nei relativi imbotti.
È proprio dalla foglia d’oro (dipinta e ombreggiata con bitume, terre naturali e gomma lacca, applicata su lamina di stagno e fatta aderire alla pietra con una preparazione di biacca), che nascono le meravigliose figure di cariatidi e telamoni delle finestre e le bizzarre immagini di arpie e grottesche presenti negli imbotti. Un velluto rosso cremisi fra i più ricercati al mondo, realizzato con le tecniche artigianali dell’Antico Setificio Fiorentino, riveste le pareti della Tribuna, unendosi perfettamente all’ armonia degli altri elementi decorativi, alle tarsie marmoree del pavimento, alla bellezza equilibrata delle sculture antiche e al fascino delle opere pittoriche, per donare all’intera stanza un’aura di inconsueta magnificenza.
Si conclude così un lavoro di grande importanza per la storia della museologia e della cultura non solo italiana, ma internazionale, fortemente voluto dalla Fondazione non profit Friends of Florence da sempre impegnata attivamente per conservare e proteggere i tesori grandi e piccoli di Firenze e assicurarli alla fruizione delle generazioni future.
Da quando è nata nel 1998, infatti, la Fondazione, presieduta dalla contessa Simonetta Brandolini d’Adda, ha realizzato importanti progetti di restauro in città, fra i quali il David di Michelangelo, la Sala della Niobe sempre nella Galleria degli Uffizi, le statue nella Loggia dei Lanzi e la Predica del Battista di Giovanfrancesco Rustici, il ciclo scultoreo che sovrastava la Porta Nord del Battistero: con la Tribuna, la Fondazione continua la propria attività filantropica per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio della città, lavorando a stretto contatto con le più importanti istituzioni del territorio e con i maggiori professionisti del settore.