Petizione contro e deposizione in tribunale ma con un tweet il cardinal Mahony da Los Angeles conferma: a Roma per il Conclave

Il cardinale Roger Mahony, 77 anni, ex arcivescovo di Los An-geles, figura tra i 116 “elettori” chiamati a scegliere il successore di Benedetto XVI, che la scorsa domenica ha pronunciato il suo ultimo Angelus, a quattro giorni dalle dimissioni dal soglio papale, davanti a centomila fedeli riuniti in Piazza San Pietro. Con un tweet, Mahony ha annunciato che a Roma ci sarà nonostante le polemiche e la richiesta a più voci di astenersi dal viaggio e dal voto.

Nei giorni scorsi, molti cattolici statunitensi, anche con una petizione online sul sito dell’organizzazione Catholics United (www.catholics-united.org), ne hanno chiesto l’estromissione dal Conclave che, nella Cappella Sistina, deciderà sul futuro della Chiesa cattolica. Catholics United in particolare ha consegnato le circa 10mila firme raccolte allo staff della chiesa di St. Charles Borromeo in North Hollywood, dove risiede il cardinale. Contro l’ex arcivescovo di Los Angeles si era apertamente scagliato anche il Washington Post, che lo scorso 14 febbraio aveva pubblicato un duro editoriale intitolato “I peccati del cardinale Mahony”.
 La Cappella Sistina dove si riunirà il Conclave che eleggerà il nuovo Papa

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Mahony è stato sollevato da tutti gli incarichi dall’attuale arcivescovo, monsignor Josè Gomez. Su di lui pesa l’accusa di aver insabbiato 129 casi di abusi su minori da parte di sacerdoti. Per uno di questi casi, relativo a un sacerdote messicano accusato di aver abusato di decine di bambini nella diocesi di Los Angeles, Montecito Heights, nel 1987, ha deposto per oltre tre ore e mezza  in Tribunale, sotto giuramento, lo scorso sabato 23 febbraio. 
 
Non è la prima volta. Dalla fine degli anni ’90, Mahony è stato sentito su diversi casi di preti accusati di molestie, ma la nuova testimonianza è la prima che arriva dopo la pubblicazione, da parte dell’Arcidiocesi di Los Angeles, di 12mila pagine di documenti interni della Chiesa (alcuni risalgono agli anni ‘30) su centinaia di casi di sacerdoti accusati di pedofilia. Va detto che la de-posizione di sabato è stata fatta dinanzi a un tribunale civile e non penale confermando, quindi, che nei suoi confronti non esiste un rinvio a giudizio come è vero che non è mai stato incriminato per vicende legate alla pedofilia. Al rientro dal Conclave, tuttavia, il cardinale potrebbe essere as-coltato di nuovo: la sua deposizione sembra non aver chiarito tutte le circostanze.  
 
Dopo che monsignor Gomez, in una lettera pubblica, il 31 gennaio, ai fedeli aveva spiegato che il cardinale era sollevato da ogni incarico amministrativo e pubblico (pur precisando che Mahony rimane vescovo in piena regola e che lo sosteneva nel suo viaggio a Roma dicendo: “Possiede tutte le prerogative e tutti i privilegi come cardinale della Romana Chiesa cattolica”), il diretto interessato ha pubblicato il suo pensiero e la sua sofferenza sul suo blog. Si può leggere quel che ha scritto cliccando su http://cardinalrogermahonyblogsla.blogspot.it.
 
Mahony al Conclave, sarà il più vecchio cardinale statunitense tra gli 11 elettori provenienti dagli Usa. Per anni è stato uno degli uomini più influenti della Chiesa cattolica americana e, fra il 1985 e il 2011 (quando è andato il pensione avendo raggiunto 75 anni, età prevista dal Vaticano per il ritiro), ha guidato l’Arcidiocesi di Los Angeles che, con i suoi cinque milioni di fedeli, è fra le più importanti degli Stati Uniti.
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