Eleonora Granata è il neopresidente del Comitato degli italiani all’estero di Los Angeles recentemente rinnovato alle elezioni dello scorso aprile 2015 e che vede Claudio Fogu come Vicepresidente e Segretario, Cynthia Catalino alla tesoreria e come consiglieri Silvia Bizio, Francesco Brescia, Valerio Chiarotti, Gabriella Cristiani, Stefano Finazzo, Giampaolo Mancuso, Luigia Martelloni, Marco Piana e Fabrizio Schirano.
Il nuovo COM.I.TES, formato da nuovi membri, ma anche da alcune personalità della vecchia guardia che hanno confermato il proprio impegno rispetto a quanto fatto fino ad oggi, sta lavorando su proposte decisamente innovative per continuare ad essere un efficace punto di riferimento per la comunità italiana. Tante idee ed entusiasmo per i membri del comitato, tutti volontari che nonostante gli impegni professionali hanno deciso di investire tempo e contenuti per aiutare i connazionali in California. Tradizione e innovazione sono quindi al centro delle iniziative del comitato con un occhio molto attento anche alle nuove ondate migratorie che hanno manifestato esigenze profondamente diverse rispetto al passato.
Eleonora, seppur da pochi mesi alla presidenza, sta già guidando l’azione del COM.IT.ES proprio nell’ambito del mutamento socio-culturale che la comunità sta vivendo per effetto di una nuova tipologia di italiani altamente qualificati arrivati in questi anni e che necessitano di vedersi rappresenti. Eleonora Granata divide la sua vita professionale tra produzioni cinematografiche, vita privata e questo impegno che sta portando avanti con idee chiare e obiettivi ambiziosi rispetto a come e dove il COM.IT.ES dovrà intervenire. La parola d’ordine? Networking!
Dott.ssa Granata è stata eletta pochi mesi fa alla presidenza del COM.IT.ES di L.A., una grande soddisfazione e una grande responsabilità allo stesso tempo, come si sente?
Sì, sono entusiasta! È un ruolo di grande responsabilità che noi come COM.IT.ES abbiamo deciso di condividere gestendolo a rotazione quindi, l’anno prossimo, succederà alla presidenza un altro membro in modo che ognuno possa dare il meglio e il massimo delle energie per poi continuare il lavoro fatto lasciando via via il comando agli altri membri.
Può spiegare agli italiani appena arrivati a L.A. cosa sono i COM.IT.ES e di cosa si occupano?
I COM.IT.ES sono organismi di riferimento della comunità italiana all’estero nei rapporti con le rappresentanze diplomatico-consolari e in particolare sono un punto di raccordo tra la legislazione relativa ai connazionali all’estero e la comunità italiana. I COM.IT.ES in sostanza si fanno portavoce e informano sia su aspetti normativi che su tematiche varie come la pensione, l’iscrizione all’AIRE, l’uso e la diffusione della lingua e della cultura italiana.
Quali traguardi vi state ponendo per sostenere la comunità italiana a LA?
Prima di tutto abbiamo a cuore un’iniziativa che rivoluzionerà il rapporto tra il COM.IT.ES e la comunità. Vogliamo creare una sorta di sportello telematico cui accedere dal nostro sito dove risponderemo pressoché in tempo reale alle domande degli italiani che avranno bisogno di assistenza. Abbiamo pensato in particolare all’impatto spesso complicato di chi arriva a L.A. e si trova ad affrontare problemi molto pratici come aprire il conto in banca o la ricerca della casa e dell’auto. Diventerà così un canale per dare consigli e stabilire una connessione tra gli italiani che rimarrà nel tempo permettendo alla comunità di essere più dinamica e vitale. Pensiamo che questa iniziativa sia urgente poiché stiamo assistendo a una nuova ondata migratoria di cui il COM.IT.ES deve occuparsi immediatamente cercando di mirare e personalizzare l’intervento sui singoli individui.
Che ruolo ha il COM.IT.ES nel riaffermare e diffondere la cultura italiana?
Un altro dei nostri obiettivi principali è quello di promuovere e facilitare lo studio della lingua italiana, diversamente la seconda e terza generazione di italiani rischierebbe nel tempo di perdere non solo l’uso della lingua, ma anche l’interesse verso il nostro Paese. Vogliamo supportarne lo studio fin dal liceo e anche tra le famiglie con bambini piccoli dando loro la possibilità di inserirli subito in preschools che insegnino l’italiano. Stiamo quindi cercando risorse e spazi per aiutare anche quei genitori che possono trovarsi ad affrontare la questione del bilinguismo magari perché solo uno dei due è italiano. Allo stesso tempo un’altra sfida del comitato è quella di promuovere e diffondere il patrimonio culturale italiano non solo portando dall’Italia contenuti, ma investendo soprattutto su scrittori, registi, fotografi, pittori, architetti e tutti gli altri artisti che vivono qui e per i quali vogliamo creare uno spazio e una piattaforma dove essere più visibili e apprezzati anche dalla comunità stessa.
Quali sono secondo lei i punti di forza della comunità italoamericana di LA?
Uno dei punti di forza della comunità è quello di essere a differenza di altre presenti sul territorio americano una comunità giovane e in continuo divenire. Si tratta di persone arrivate recentemente e quindi ancora legate al nostro paese e questo costituisce un punto di raccordo tra le vecchie generazioni, le nuove correnti culturali e le più recenti tematiche che stanno coinvolgendo l’Italia. Uno svantaggio per la comunità sono invece le grandi distanze e quindi il fatto di essere dispersi geograficamente su un territorio estremamente esteso che a volte può rendere più difficile trovarsi. Sono tuttavia convinta che anche questo sarà lo stimolo per organizzare eventi e iniziative valide e di spessore che sappiano coinvolgere veramente le persone.