Elderly men chatting in the street (Photo: Andrew Balcombe/Dreamstime)

Sardinia, along with other areas of Italy such as Cilento (Campania), is a place with reaching 100 is not that unusual, and it is especially so in Perdasdefogu, in the province of Nuoro, a village of just over 1,700 that recently celebrated the birthday of its ninth and tenth centenariansVittorio Lai turned 100 on the 12th of February, while Piuccia Lai (same surname but no relation) reached the goal a handful of days later. According to Angela Giuffrida, who narrated their story for The Guardian, both are as spritely and active as teenagers, with Vittorio still driving and hunting wild boar, and Piuccia flying regularly to Milan to see her children.

Perdasdefogu is set in the deep Sardinian countryside and gets its name from the calcareous stones typical of the area and once used to produce lime: they were baked in large furnaces, becoming “stones made of fire,” which is exactly what the name Perdasdefogu means in Sardinian. However, if you visit, you’ll hear locals call their hometown “Fughesu,” which they seem to like better.

The birthdays of Vittorio and Piuccia only add to the mystique of Perdasdefogu, a place known for the longevity of its inhabitants. It is, in fact, part of the “Ogliastra blue zone,” one of the five areas in the world where people easily – and healthily – reach above-average age. The others are Icaria in Greece, Okinawa in Japan, Nicoya in Costa Rica, and Loma Linda in California. Blue zones are areas of the world where longevity is at least 10 times higher than the average; they have been discovered thanks to what had started as a National Geographic project ideated and guided by Dan Buettner, and ended up being an evidence-based study, carried out with the contribution of demographers, anthropologists and scientists, set to identify the characteristics of those parts of the world where reaching a century of life was normal.

Sardinia is one of the world’s Blue Zones (Photo: GIANFRI58/Shutterstock)

In 2014, Perdasdefogu hit the news when it emerged it was home to the oldest family in the world: back then, Consòla Melis had turned 100, bringing the joined age of the Melis family (nine siblings in total) to a staggering 837 years. As a matter of fact, Consòla’s eldest sister, Consolata, is the longest-surviving fughese to date: she passed away in 2015, aged 108. At the moment, the record of eldest in town is solidly in the hands of Antonio Brundu, who will turn 104 in just a couple of weeks.

Last year, in 2021, Federica Melis – same surname but no connection with Consòla and her relatives – became the 8th person to reach 100 years of age. Then, last week, Vittorio and Piuccia brought the number to 10. An amazing record, and not only because of the numbers: these people are in surprisingly good form for being over a century old, and this isn’t true only for the centenarians of Perdasdefogu. If you ask locals, and Sardinians in general, it all comes down to diet and lifestyle, something that has been largely confirmed also by scientific research: we are talking about people who follow a simple, free-from-processed-ingredients diet, based on fresh, seasonal vegetables and pulses. They also walk everywhere, despite their age, because why should you ask for a lift, when your legs carry you perfectly well? In an interview with Il Corriere della Sera,  80-years-old Giacomo Mameli, local writer and historian, said that Perdasdefogu’s secret to longevity is all in its clean water and air and, of course, in people’s simple, healthy lifestyle. But there must be something more, because, back in 2021, a researcher from the University of Cagliari, Luisa Salaris, pointed out the proportion of over-100s in Perdasdefogu is 16 times higher than in the rest of the country: 10 in 1.740, against 30 in 100.000.

With its 10 centenari, “Fughesu” keeps the title of the oldest corner of Italy and does so with pride, as it should: villagers are clearly doing something right to keep this healthy for so long and we may like to take a leaf out of their book, at least when it comes to keeping a healthy lifestyle, eating well and slowing down a little. Stress is the worst killer, let’s not forget. But there is something else that strikes about this small, tight-knit community, which we should respect and take as an example: their profound respect for their elderly, who are cared for by the village as a whole, not only by their families. They are more than “old people,” they are Perdasdefogu’s historical and cultural memory. And then, the centenarians of today belong to a generation that fought wars and experienced hunger, who knew poverty, but also the lightheartedness of times where people understood happiness is a simple affair and that it wasn’t that difficult to bite into it. There is still a lot we can learn from this great generation. There is still a lot we can learn. 

La Sardegna, insieme ad altre zone d’Italia come il Cilento (Campania), è un luogo dove raggiungere i 100 anni non è così insolito, e non lo è soprattutto a Perdasdefogu, in provincia di Nuoro, un paese di poco più di 1.700 abitanti che ha recentemente festeggiato il compleanno del suo nono e del suo decimo centenario. Vittorio Lai ha compiuto 100 anni il 12 febbraio, mentre Piuccia Lai (stesso cognome ma nessuna parentela) ha raggiunto il traguardo una manciata di giorni dopo. Secondo Angela Giuffrida, che ha raccontato la loro storia per The Guardian, entrambi sono arzilli e attivi come adolescenti, con Vittorio che guida ancora e va a caccia di cinghiali, e Piuccia che vola regolarmente a Milano per vedere i suoi figli.
Perdasdefogu è immerso nella profonda campagna sarda e prende il nome dalle pietre calcaree tipiche della zona e un tempo usate per produrre calce: venivano cotte in grandi forni, diventando “pietre fatte di fuoco”, che è esattamente ciò che il nome Perdasdefogu significa in sardo. Tuttavia, se lo visitate, sentirete la gente del posto chiamare la loro città natale “Fughesu”, che sembra piacergli di più.

I compleanni di Vittorio e Piuccia non fanno che aumentare il mistero di Perdasdefogu, un luogo noto per la longevità dei suoi abitanti. Fa infatti parte della “zona blu dell’Ogliastra”, una delle cinque aree al mondo dove le persone raggiungono facilmente – e in salute – un’età superiore alla media. Le altre sono Icaria in Grecia, Okinawa in Giappone, Nicoya in Costa Rica e Loma Linda in California. Le zone blu sono aree del mondo dove la longevità è almeno 10 volte superiore alla media; sono state scoperte grazie a quello che era iniziato come un progetto del National Geographic ideato e guidato da Dan Buettner, e che ha finito per essere uno studio basato sull’evidenza, realizzato con il contributo di demografi, antropologi e scienziati, messo a punto per identificare le caratteristiche di quelle parti del mondo dove raggiungere un secolo di vita era normale.

Nel 2014, Perdasdefogu ha fatto notizia quando è emerso che ospitava la famiglia più vecchia del mondo: allora, Consòla Melis aveva compiuto 100 anni, portando l’età totale della famiglia Melis (nove fratelli in totale) a ben 837 anni. Di fatto, la sorella maggiore di Consòla, Consolata, è la fughese più longeva ad oggi: è morta nel 2015, all’età di 108 anni. Al momento, il record del più anziano in paese è saldamente nelle mani di Antonio Brundu, che compirà 104 anni tra appena un paio di settimane.

L’anno scorso, nel 2021, Federica Melis – stesso cognome ma nessun legame con Consòla e i suoi parenti – è diventata l’ottava persona a raggiungere i 100 anni. Poi, la settimana scorsa, Vittorio e Piuccia hanno portato il numero a 9 e poi a 10. Un record incredibile, e non solo per i numeri: queste persone sono sorprendentemente in forma per avere più di un secolo, e questo non vale solo per i centenari di Perdasdefogu. Se si chiede alla gente del posto, e ai sardi in generale, tutto si riduce alla dieta e allo stile di vita, cosa che è stata ampiamente confermata anche dalla ricerca scientifica: stiamo parlando di persone che seguono una dieta semplice, priva di ingredienti processati, basata su verdure e legumi freschi e di stagione. Inoltre camminano ovunque, nonostante l’età, perché dovresti chiedere un passaggio, quando le tue gambe ti portano benissimo? In un’intervista a Il Corriere della Sera, l’ottantenne Giacomo Mameli, scrittore e storico locale, ha detto che il segreto della longevità di Perdasdefogu è tutto nella sua acqua e aria pulita e, naturalmente, nello stile di vita semplice e sano della gente. Ma ci deve essere qualcosa di più, perché, già nel 2021, una ricercatrice dell’Università di Cagliari, Luisa Salaris, ha sottolineato che la percentuale di ultracentenari a Perdasdefogu è 16 volte più alta che nel resto del Paese: 10 su 1.740, contro 30 su 100.000.

Con i suoi 10 centenari, “Fughesu” mantiene il titolo di angolo più antico d’Italia e lo fa con orgoglio, come è giusto che sia: gli abitanti stanno chiaramente facendo qualcosa di giusto per mantenere questa salute così a lungo e noi potremmo voler prendere esempio da loro, almeno quando si tratta di mantenere uno stile di vita sano, mangiare bene e rallentare un po’. Lo stress è il peggior assassino, non dimentichiamolo. Ma c’è qualcos’altro che colpisce di questa piccola comunità affiatata, che dovremmo rispettare e prendere come esempio: il loro profondo rispetto per i loro anziani, che sono curati da tutto il villaggio, non solo dalle loro famiglie. Sono più che “vecchi”, sono la memoria storica e culturale di Perdasdefogu. E poi, i centenari di oggi appartengono a una generazione che ha combattuto le guerre e sperimentato la fame, che ha conosciuto la povertà, ma anche la spensieratezza dei tempi in cui si capiva che la felicità era un affare semplice e che non era così difficile da cogliere. C’è ancora molto che possiamo imparare da questa grande generazione. C’è ancora molto che possiamo imparare.

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