Comacchio and its canals (Photo: Massimo Bartolucci/Dreamstime)

Venezia è unica, there isn’t a place in the world like Venice. But some corners of Italy are blessed with similar allure, if not with the same grandeur and majesty: Comacchio is one of such corners.

This town of about 23,000 is located on the Po Delta, just over a mile from the coast. In fact, if location is important to you, Comacchio is a good place to be if you’d like to visit cities like Ravenna and Ferrara which are only, respectively, 22 and 31 miles away. But the truth is that, if you are in Comacchio, you may just wish to enjoy your time there.

In common with Venice, the Romagna town has its symbiotic relationship with water, because not only is it a stone’s throw from the sea, but it also lives on the Po, our largest, longest, and most important River. The Po made Italy rich and its presence is akin to that of a wise elder who, with their presence, shapes and transforms the history and future of the land around. Then, in Comacchio, there are canals, just like in Venice, and seven lidi,  beaches, the perfect destination for family vacations or time with friends. It is also considered the capital of the Parco del Delta del Po, a natural park of immense beauty and important for its unique flora and fauna.

I have memories of my grandmother, back when I was a child, buying eels from Comacchio on Wednesday, at the market: indeed, the town has always been famous for its eels, so much so there is even a fair dedicated to them, the Sagra dell’Anguilla,  the first two weekends of October. One of its most iconic monuments, the Manifattura dei Marinati is also connected to the humble eel, because it used to be a processing factory for this fish; today it’s a museum and you can visit it all year round.

Comacchio has a beautifully preserved historical center that fully developed, as one would expect, around the town’s intricate canal network. While you enjoy a stroll, you can’t miss the imposing presence of the Trepponti, also known as Ponte Pallotta, the most characteristic bridge in town because of its pentagonal planimetry and five arches, each of them supporting the bridge over a different canal. It was designed by architect Giovanni Pietro da Lugano and built by Luca Danese, on the commission of Cardinal Giovan Battista Pallotta, from whom the bridge gets its official name. We are, here, in the early to the mid-17th century. 

For a moment of respite and meditation, the Basilica di San Cassiano is the perfect place to be. You’ll be surprised by its neoclassical interior, hidden within a red brick body that strikes mostly for its simplicity.

To continue your cultural exploration of Comacchio, you should then head to the Museo Delta Antico, dedicated to the development of human settlements in the Po Delta throughout history: here, the centerpiece is, without a doubt, the full content of a Roman commercial ship dating back to the early years of Augustus’ rule. After sinking, the ship was quickly covered in sand, which protected its cargo and other content for 2000 years: amazingly preserved everyday objects and sailing instruments are shown along with amphorae, vases, and precious metals.

Beautiful Comacchio (Photo: Rpphotos/Dreamstime)

But it is, perhaps, the canals that attract the most, because they are so reminiscent of Venice but so different at the same time. All cities and towns that live on water have something magical,

Comacchio included, because they stand between two worlds, two different dimensions, two different elements. Its many bridges, its colorful homes, especially those in the town center, and its boats do recall Venice, but in a way that has nothing to do with “imitation.” The two towns, quite simply, share a way of life, and the secrets of pacifying the stability of the soil and the fluid, silver-hued unpredictability of water.

Let’s not forget, however, that Comacchio stands at the very heart of the Parco del Delta del Po, an area that is part of the UNESCO Heritage List. Here, too, water and earth play with one another, but there are trees instead of homes and fish, birds, and other animals instead of people. It’s a colorful and peaceful place, where all we can do is watch and take in with respect the beauty and majesty of Nature.

After a full day of urban or natural exploration, we are bound to be hungry. Fear not, because Comacchio – as you would expect from any place in Romagna, the Mamma of Italy’s most wholesome yet indulgent food – has plenty of good grub to tuck into. Actually, Comacchio is part of the Delta del Po gastronomic trail Strada dei Vini e dei Sapori!

If you like fish, you are in the right place. Comacchio offers traditional starters made with scallops, mantis shrimps, clams, and mains like risotto with seafood or spaghetti with crab or shrimps. But perhaps the best comes with the variety of grilled fish – including eel! – you can get, or the traditional polenta with mullet, sole or stuffed squid. Fancy a glass of wine with it? Well, you are lucky, because Comacchio is also at the center of a good wine-producing area: ask for Bosco Eliceo DOC with your meal.

Venezia è unica, non c’è un posto al mondo come Venezia. Ma alcuni angoli d’Italia sono dotati di un fascino simile, se non della stessa grandezza e maestosità: Comacchio è uno di questi angoli.
Questa cittadina di circa 23.000 abitanti si trova sul Delta del Po, a poco più di un miglio dalla costa. Infatti, se la posizione è importante per voi, Comacchio è un buon posto dove stare se volete visitare città come Ravenna e Ferrara che distano rispettivamente appena 22 e 31 miglia. Ma la verità è che, se vi trovate a Comacchio, desiderate semplicemente godervi il tempo.

Come Venezia, anche la città romagnola ha un rapporto simbiotico con l’acqua, perché non solo è a due passi dal mare, ma vive anche sul Po, il nostro fiume più grande, lungo e importante. Il Po ha fatto la ricchezza dell’Italia e la sua presenza è simile a quella di un saggio anziano che, con la sua presenza, plasma e trasforma la storia e il futuro della terra circostante. A Comacchio, poi, ci sono i canali, come a Venezia, e i sette lidi, le spiagge, meta perfetta per le vacanze in famiglia o con gli amici. È anche considerata la capitale del Parco del Delta del Po, un parco naturale di immensa bellezza e importante per la sua flora e fauna uniche.

Ho il ricordo di mia nonna, quando ero bambina, che comprava le anguille di Comacchio il mercoledì, al mercato: infatti, la città è sempre stata famosa per le sue anguille, tanto che c’è persino una fiera dedicata, la Sagra dell’Anguilla, i primi due fine settimana di ottobre. Anche uno dei suoi monumenti più iconici, la Manifattura dei Marinati, è legato all’umile anguilla, perché un tempo era una fabbrica di lavorazione di questo pesce; oggi è un museo e si può visitare tutto l’anno.

Comacchio ha un centro storico ben conservato che si è sviluppato, come ci si aspetterebbe, attorno all’intricata rete di canali della città. Mentre si passeggia, non si può non notare l’imponente presenza del Trepponti, noto anche come Ponte Pallotta, il ponte più caratteristico della città per la sua planimetria pentagonale e le sue cinque arcate, ognuna delle quali sostiene il ponte su un canale diverso. Fu progettato dall’architetto Giovanni Pietro da Lugano e costruito da Luca Danese, su commissione del cardinale Giovan Battista Pallotta, da cui il ponte prende il nome ufficiale. Ci troviamo qui, tra l’inizio e la metà del XVII secolo.

Per un momento di pausa e meditazione, la Basilica di San Cassiano è il luogo perfetto. Vi sorprenderà il suo interno neoclassico, nascosto in un corpo di mattoni rossi che colpisce soprattutto per la sua semplicità.
Per continuare la vostra esplorazione culturale di Comacchio, dovreste poi recarvi al Museo Delta Antico, dedicato allo sviluppo degli insediamenti umani nel Delta del Po nel corso della storia: qui, il pezzo forte è, senza dubbio, il contenuto completo di una nave commerciale romana risalente ai primi anni del dominio di Augusto. Dopo l’affondamento, la nave è stata rapidamente ricoperta di sabbia, che ha protetto il suo carico e gli altri contenuti per 2000 anni: sono esposti oggetti di uso quotidiano e strumenti di navigazione sorprendentemente conservati, oltre ad anfore, vasi e metalli preziosi.

Ma sono forse i canali ad attrarre di più, perché ricordano tanto Venezia ma sono allo stesso tempo così diversi. Tutte le città e i paesi che vivono sull’acqua hanno qualcosa di magico, inclusa Comacchio, perché si trovano a cavallo tra due mondi, due dimensioni diverse, due elementi diversi. I suoi numerosi ponti, le sue case colorate, soprattutto quelle del centro, e le sue barche ricordano Venezia, ma in un modo che non ha nulla a che fare con l'”imitazione”. Le due città,semplicemente, condividono uno stile di vita e i segreti per pacificare la stabilità del suolo e l’imprevedibilità fluida e argentea dell’acqua.

Non dimentichiamo, però, che Comacchio si trova nel cuore del Parco del Delta del Po, un’area che fa parte del Patrimonio dell’UNESCO. Anche qui acqua e terra giocano tra loro, ma ci sono alberi al posto delle case e pesci, uccelli e altri animali al posto delle persone. È un luogo colorato e tranquillo, dove non si può far altro che osservare e cogliere con rispetto la bellezza e la maestosità della natura.

Dopo un’intera giornata di esplorazione urbana o naturale, è inevitabile che ci venga fame. Non temete, perché Comacchio – come ci si aspetterebbe da un luogo della Romagna, la mamma della cucina più genuina e golosa d’Italia – ha un sacco di cose buone da mangiare. In effetti, Comacchio fa parte del percorso gastronomico del Delta del Po Strada dei Vini e dei Sapori!
Se vi piace il pesce, siete nel posto giusto. Comacchio offre antipasti tradizionali a base di capesante, canocchie, vongole, e primi piatti come il risotto ai frutti di mare o gli spaghetti con granchio o gamberi. Ma forse il meglio viene dalla varietà di pesce alla griglia – compresa l’anguilla! – o la tradizionale polenta con triglie, sogliole o calamari ripieni. Avete voglia di un bicchiere di vino? Siete fortunati, perché Comacchio è anche al centro di un’ottima zona vinicola: chiedete il Bosco Eliceo DOC.

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