In Italia il 35% del mercato interno è coperto dal marchio storico Ferrero (Delphine Hourlay da Pexels)

La Pasqua è ancora lontana ma da Genova a Bologna, da Modena a Milano Marittima nel mese di marzo si inseguono le mostre mercato dedicate al cioccolato, alle praline, al cioccolato fuso, al cioccolato caldo, al cioccolato in tavolette, ai cioccolatini, al cioccolato aromatizzato, bianco, ripieno al caramello, croccante con le nocciole, dal cuore cremoso o al caffè. È un prodotto che piace, ma che non trionfa nel nostro Paese. Anche se il consumo di cioccolata è aumentato del 20% negli ultimi anni, ogni italiano ne mangia in media 4 chili in un anno, un valore molto basso rispetto a quello degli altri Paesi dell’Europa occidentale con Gran Bretagna e Germania in testa che si contendono il primato con quasi 10 kg consumati procapite, e solo la Spagna che ne consuma meno di tre chilogrammi.

In Italia però, di cioccolato se ne produce molto, quasi 300 mila tonnellate di cioccolato l’anno, e il Paese esporta circa il 40% del cioccolato che confeziona, soprattutto nei Paesi confinanti, grazie ai marchi storici come Ferrero, che detiene il 35% del mercato nazionale del cioccolato contro il 20% di Nestlè, e che basa la propria offerta soprattutto su cioccolatini e praline (45% dei prodotti) e in misura minore su tavolette e blocchi (21% del mercato). Secondo le stime, a trainare le vendite in futuro saranno soprattutto i Paesi emergenti come Brasile, India e Cina che si posizioneranno tra i primi cinque mercati del comparto.

Anche se in molti puntano ancora sul Nord Europa e sul mercato americano, sul Medio Oriente, la Russia e il Giappone, dove la presenza va ancora consolidata. L’industria dolciaria dell’oro nero è comunque un business mondiale da 137 miliardi di dollari all’anno. Secondo il magazine Candy Industry che ogni anno pubblica la classifica delle più importanti 100 aziende dolciarie che producono un qualche tipo di preparazione contenente cioccolato, dalle barrette ai biscotti, dalla merendine alle caramelle, fino allo snack più particolare, il podio del cioccolato è dell’americana Mars Inc che produce snack famosissimi come Mars, M&M’s, Twix, Bounty, Snickers per un valore netto di vendite di 17.640 milioni di dollari si aggiudica il primo posto .

Seconda classificata è Mondelēz International Inc con 14.862 milioni di dollari. Ha tra i suoi brand Milka, Toblerone, Côte d’Or, Cadbury, Mikado. Il terzo posto se lo aggiudica la svizzera Nestlè, che vende prodotti per 11.760 milioni di dollari grazie a marchi come Smarties, Cailler, Kit Kat, Nesquik. A Milano Expo un Padiglione di 875 metri quadri sarà interamente dedicato al racconto del percorso che porta il seme di cacao a diventare cioccolato, con banchi di assaggi, degustazioni, percorsi sensoriali e showcooking di chef da tutto il mondo.


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