Gli affascinanti resti del vecchio castello di Duino che raccontano leggende e che hanno ispirato scrittori, poeti e musicisti (Ph P. Ferrari- Pixabay)
Gli affascinanti resti del vecchio castello di Duino che raccontano leggende e che hanno ispirato scrittori, poeti e musicisti (Ph P. Ferrari- Pixabay)

Duino è prima di tutto un Castello, anche se sarebbe meglio parlare di due castelli che si affacciano sulla Riviera triestina. Luogo fra i più suggestivi d’Italia, è meta di romantiche passeggiate in mezzo a candide rocce carsiche e a magnifici giardini.

Il vecchio castello, che un’antica tradizione vuole dedicato al dio Sole, costruito attorno al X- XI secolo, conserva ruderi imponenti a strapiombo sul mare. Luogo romanticissimo e perciò sede di feroci passioni e gesti inconsulti, come ogni famoso castello ospita i suoi fantasmi: fra le sale diroccate, dice la leggenda, vaga di notte e piange disperatamente, il fantasma della Dama Bianca, la dolce Esterine da Portole scagliata in mare da un marito violento e pazzo di gelosia e che un dio gentile tramutò in scoglio. Vista dal mare, la candida roccia evoca una figura di donna avvolta in un lungo velo. Castellane, briganti e fanciulle che si struggono d’amore, vagano anche nei saloni del nuovo castello, fra gli affreschi e i ritratti di antenati ecclesiastici e guerrieri… Storie e leggende che hanno ispirato scrittori e poeti, da Hugo a Charles Nodier.

Il nuovo e il vecchio castello di Duino (Ph Pralea Vasile-Pixabay)

Per secoli proprietà dei signori di Duino, i successori Walsee costruirono nel 400 il nuovo castello sui resti di una grande torre quadrangolare romana. Dai Patriarchi di Aquileia, primi feudatari, agli Hofer, ai Della Torre-Valsassina, ai Della Torre e Tasso, non sono mai mancate per la roccaforte duinese e fin dal Medioevo, storie di guerre, occupazioni, invasioni. Ci passò anche Attila, in viaggio verso Roma. Nel 1350 Omodio Tasso divenne potentissimo dopo aver ottenuto dalla Repubblica di Venezia la concessione di svolgere il servizio di consegna postale, che dal 1500 fu esteso in tutto il territorio del Sacro Romano Impero. Sembra vi abbia soggiornato anche Dante Alighieri, in qualità di ambasciatore di Cangrande della Scala, quando fu sorpreso da una violenta tempesta.

Nell’800 la coltissima principessa Teresa Maria Beatrice Thurn-Hofer Valsassina inaugurò uno dei più celebri salotti letterari del tempo, Liszt suonava il pianoforte e metteva in musica la poesia della principessa “La perla”, Johann Strauss faceva ballare nei saloni del castello l’aristocrazia mitteleuropea. La figlia di Teresa, Marie, sposata al principe Alexander von Thurn und Taxis, scrittrice e pittrice, accoglieva Rainer Maria Rilke (1912-15), che qui compose e le dedicò la prima delle celebri Elegie duinesi. Le città per il poeta boemo erano luoghi capaci di dargli vertigini e illuminazioni. Così fu Duino dove incontrò Marie von Thurn und Taxis, che gli offrì ospitalità, le solitudini e i silenzi capaci di stimolarne la creatività.
Il Castello di Duino resta un luogo privilegiato segnato dai passi dei grandi, dove si può passeggiare lungo il sentiero dedicato al poeta a regalarsi brividi di sublime romanticismo fra le rocce carsiche a picco sul mare, lungo la parte più pittoresca della riviera triestina.

Grazie al mecenatismo dei proprietari, il castello venne frequentato dai nobili e dagli intellettuali del tempo: passarono e vi soggiornarono i personaggi più famosi di un’Europa cosmopolita e inquieta, dall’imperatrice Elisabetta d’Austria, la malinconica e sfortunata Sissi, all’arciduca Francesco Ferdinando Massimiliano con la moglie Carlotta del Belgio, Chopin, Schumann, Strauss, Victor Hugo, Marc Twain, Von Hoffmannsthal, Paul Valery, D’Annunzio e la Duse.

Il resto è storia recente: Alessandro, figlio di Marie ed Alexander, ottiene nel 1924 l’italianizzazione del cognome, il figlio Raimondo sposa Eugenia di Grecia figlia della principessa Marie Bonaparte e del principe Giorgio di Grecia. Oggi porta avanti la grande tradizione culturale e cosmopolita della famiglia il principe Dmitri della Torre e Tasso, primogenito del principe Carlo Alessandro, che aveva restaurato le parti danneggiate dalla I guerra mondiale e provveduto alla risistemazione dello splendido parco aperto sul mare, dove si tengono raffinati concerti e mostre d’arte. È oggi possibile visitare 18 sale, lasciandosi trasportare dalla millenaria storia del castello e scoprendo intriganti dettagli sui casati che lo hanno posseduto nel tempo. Il castello si trova nel comune di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste, in Friuli-Venezia Giulia.

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