Tempi duri per gli allibratori, se tutto il campionato andrà così. Seconda giornata di campionato, secondo giro di vittorie per tutte le principali favorite della Serie A. Pronostici perfettamente rispettati e goleade a ripetizione, anche da parte di chi (forse) in partenza era stato un po’ sottovalutato.
 
Su tutte, Roma e Inter. Fino a quattro anni fa a duellare su tutti i fronti per la vittoria e oggi in parte ridimensionate e decadute, in questo campionato, fino ad ora, hanno ottenuto sei punti su sei. I giallorossi, dopo la vittoria di domenica scorsa a Livorno, stendono all’Olimpico il Verona con tre reti e il contributo decisivo di Adem Liajic, appena arrivato dalla Fiorentina e strappato al Milan con cui c’era stato un lungo corteggiamento. Parte bene il “sergente” Rudi Garcia, duro e impermeabile alle accuse di una tifoseria tra le più intransigenti d’Italia, che non ha trovato di meglio da fare nel dopopartita che distruggere a sassate l’autobus dei veneti. Roma culla di civiltà, ma forse in altri millenni.
 
Continua a stupire poi, l’Inter di Mazzarri: al pari della Roma, cinque gol fatti e zero subiti. Anche il Catania, dopo il Genoa, china il capo di fronte a una squadra che non avrà più campioni da copertina, ma segna e vince convincendo. Ancora Palacio e Nagatomo, più un Ricky Alvarez che potrebbe (finalmente) sbocciare in maglia nerazzurra. La verità sull’Inter, dopo la sosta dovuta alle due partite della Nazionale contro Bulgaria e Re-pubblica Ceca, la darà la Juventus, prossimo avversario dei nerazzurri.
 
Nel frattempo i ragazzi di Con-te ricordano alla Lazio la finale di Supercoppa rifilandole, come all’Olimpico, altri quattro gol. Bene i nuovi acquisti, ma a dare l’avvio alla vittoria con una doppietta è il cileno Vidal, fino a qualche giorno fa nella lista delle possibili cessioni. Immaginiamo che si sia guadagnato la riconferma. Continua a segnare anche l’Apache Tevez, già idolo della curva bianconera, e torna al gol Vucinic.
 
Tiene il passo il Napoli di Benitez, grazie al 4-2 con il quale batte il Chievo al Bentegodi. Hamsik si conferma goleador con una doppietta, e mento rotto a parte, si sblocca anche Gonzalo Higuain. Per adesso basta il quarto gol, ma al San Paolo i tifosi si aspettano segnature decisive.
 
Macina reti anche la Fiorentina, che ne rifila cinque (a due) al Genoa di Gilardino. Non dovremmo dirlo per scaramanzia, ma l’azzardo di scommettere sul recupero di Giuseppe Rossi ha dato i suoi frutti: doppietta a Marassi dopo il gol al Catania della settimana scorsa e una prestazione da numero uno che probabilmente metterà in difficoltà il ct della Nazionale Prandelli, impegnato a costruire la squadra per il Mondiale brasiliano. Averne, di problemi così. Due gol anche per Mario Gomez, che sembra aver trovato la via del gol anche nel campionato italiano.
 
Dopo lo stop di Verona riprende spedita la corsa del Milan, che trova i primi tre punti del suo campionato battendo in casa il Cagliari 3-1. Buona prestazione della squadra, con Mario Balotelli che prima serve a Robinho l’assist per l’1-0, poi offre a Mexes l’occasione di raddoppiare dopo una corta respinta del portiere sardo Agazzi, e infine a metà del secondo tempo chiude l’incontro con un siluro nel sette.
 
Per i rossoneri, dopo l’arrivo di Matri negli ultimi scampoli di calcio mercato e con il rientro di Kakà, lo spazio là davanti si fa stretto. Sarà bravo Allegri se riuscirà a mantenere la calma in uno spogliatoio sempre difficile da gestire.
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