Never mind the season, it’s always a good time to have aperitivo with friends. A great way to end the day or the working week in good company, this quintessentially Italian habit has become pretty popular around the world, where it’s also known as “happy hour.”
We Italians tend to enjoy our end-of-the-day drinks with finger food of all kinds, which makes it all the more special: from pizzette, patatine e noccioline, to gourmet options, many decide where they want fare l’aperitivo depending on the food the bar serves. When it comes to drinks, of course, everyone has a favorite tipple: personally, I am a Negroni person; most of my friends enjoy their Spritzes and their Proseccos, while others are into more international concoctions like gin and tonic. Basically, there is no limit to your creativity.
But while many aperitivo lovers are familiar with the names – and perhaps the flavor – of Italy’s most famous evening cocktails, not everyone knows where each of them comes from: so let’s take a walk through the country to discover where the best Italian cocktails were created.
Veneto
The most popular of all aperitivi, the Aperol Spritz, arrives from this lovely eastern Italian region. Made with prosecco, Aperol liqueur, soda water and a slice of orange, its name comes from the habit that, a couple of centuries ago, Austrian soldiers had to dilute Veneto wines with sparkling water, making them milder. In 1919, the Barbieri Brothers from Padua added a dash of Aperol and a myth was born.
However, Aperol Spritz isn’t the only aperitivo made in Veneto we enjoy. La Serenissima Venezia gave us the elegant Bellini, created by Giuseppe Cipriani at the iconic Harry’s Bar in Piazza San Marco. Cipriani, who was used to having important patrons – think Arturo Toscanini and Truman Capote, Peggy Guggenheim and Charlie Chaplin – came out with a cocktail that embodies all the elegant allure of his city: for the perfect Bellini you only need two ingredients, prosecco and white peach purée.
Toscana
From Venice to Florence, another jewel of our artistic patrimony and home to one of Italy’s most iconic cocktails, the Negroni. Sometimes between 1919 and 1925, Luigi Scarselli, bartender in a bar in via Tornabuoni, created this strong, aromatic mix made with gin, Campari, red vermouth and half a slice of orange, inspired by the drink Count Camillo Negroni would usually order.
Lombardia
For many, Milan is the capital of Italian aperitivo, the place where the tradition was born, so it’s not surprising that some of our most popular drinks hail from there. Starting with the Americano cocktail, a mix of Campari, red vermouth and soda water, associated by many with another famous drink, the MiTo – more about it below. Some say it was named after American tourists, who appeared to love it particularly, while others believe it was created to honor Primo Carnera, the Italian-American boxer known affectionately in Italy simply as l’Americano.
Milan is also the birthplace of another aperitivo, the Negroni Sbagliato, or “wrong Negroni,” concocted by mistake by Mirko Stocchetto, owner of Bar Basso, in 1969, when he added spumante instead of gin to a Negroni.
Last, but not certainly least, is Brescia’s own spritz, the Pirlo. Born, just like its Venetian cousin, from the Austrian habit to add soda water to Italian wine, Pirlo is similar to Aperol Spritz but it uses still white wine instead of bubbly prosecco.
Trentino Alto-Adige
I reckon not many of you know about Hugo, the best cocktail in Alto-Adige! It is the inebriating invention of Roland Gruber, who mixed together prosecco, lemon balm or elderflower syrup, seltzer water, mint leaves and lime. Fresh and zesty like Alpine air!
Piemonte
Piemonte is known internationally for its wines, but it can say a thing or two about aperitivo cocktails, too. Turin is where the MiTo cocktail came to be, thanks to the creativity of Benedetto Carpano, the mind behind vermouth, and Gaspare Campari, from Milan, the man behind Campari. Needless to say, the MiTo, is a mix of red vermouth and Campari, and it’s named after the initials of the two cities it represents, Milan and Torino. Just a few miles north, in Novara, people enjoy the Garibaldi – also known as Campari Orange – created to celebrate the unification of Italy with the union ingredients from the North and the South: Campari (Milan) and Sicilian oranges.
Emilia Romagna
Emilia Romagna is the homeplace of a lesser-known drink, the Tandem. Light and sparkling, it brings together one of the country’s best-loved non-alcoholic aperitivi, Crodino, and Biancosarti, a herbal liqueur.
Sicilia
We are ending our tour with beautiful Sicily. Sicilian wines are famous, but the island is also keen on its amari, those bitter, aromatic liqueurs we enjoy at the end of dinners. Among them, Amaro Averna, a fresh, tangy drink produced in Caltanissetta since the end of the 19th century and often savored with ice during the summer. If you combine Amaro Averna with bitter lemonade, some lemon zest and a twig of rosemary, you get a Sicilian Coke, the perfect concoction to refresh a hot Sicilian evening!
Non importa la stagione, è sempre un buon momento per prendere l’aperitivo con gli amici. Un ottimo modo per concludere la giornata o la settimana lavorativa in buona compagnia, questa abitudine tipicamente italiana è diventata piuttosto popolare in tutto il mondo, dove è conosciuta anche come “happy hour”.
Noi italiani tendiamo a gustare i nostri drink di fine giornata con finger food di tutti i tipi, il che lo rende ancora più speciale: dalle pizzette, patatine e noccioline, alle opzioni gourmet, molti decidono dove fare l’aperitivo a seconda del cibo che il bar serve. Per quanto riguarda i drink, ovviamente, ognuno ha il suo preferito: personalmente, sono una da Negroni; la maggior parte dei miei amici apprezza Spritz e Prosecchi, mentre altri si dedicano a intrugli più internazionali come il gin tonic. In pratica, non c’è limite alla creatività.
Ma se molti amanti dell’aperitivo conoscono i nomi – e forse anche il sapore – dei cocktail serali più famosi d’Italia, non tutti sanno da dove provengono: facciamo quindi una passeggiata attraverso il Paese per scoprire dove sono stati creati i migliori cocktail italiani.
Veneto
Il più popolare di tutti gli aperitivi, Aperol Spritz, arriva da questa bella regione dell’Italia orientale. Realizzato con prosecco, liquore Aperol, acqua gassata e una fetta d’arancia, il suo nome deriva dall’abitudine dei soldati austriaci, un paio di secoli fa, di diluire i vini veneti con acqua frizzante per renderli più leggeri. Nel 1919, i fratelli Barbieri di Padova aggiunsero un pizzico di Aperol e nacque un mito.
Tuttavia, l’Aperol Spritz non è l’unico aperitivo veneto che possiamo gustare. La Serenissima Venezia ci ha regalato l’elegante Bellini, creato da Giuseppe Cipriani nell’iconico Harry’s Bar di Piazza San Marco. Cipriani, che era abituato ad avere mecenati importanti – si pensi ad Arturo Toscanini e Truman Capote, Peggy Guggenheim e Charlie Chaplin – se ne uscì con un cocktail che incarna tutta l’allure elegante della sua città: per il Bellini perfetto bastano due ingredienti, prosecco e purea di pesca bianca.
Toscana
Da Venezia a Firenze, altro gioiello del nostro patrimonio artistico e patria di uno dei cocktail più iconici d’Italia: il Negroni. Tra il 1919 e il 1925 Luigi Scarselli, barista in un locale di via Tornabuoni, creò questa miscela forte e aromatica a base di gin, Campari, vermouth rosso e mezza fetta d’arancia, ispirandosi al drink che il conte Camillo Negroni era solito ordinare.
Lombardia
Per molti Milano è la capitale dell’aperitivo italiano, il luogo dove è nata la tradizione, quindi non sorprende che alcuni dei nostri drink più popolari provengano da lì. A cominciare dal cocktail Americano, un mix di Campari, vermouth rosso e soda, che molti associano a un’altra bevanda famosa, il MiTo – di cui parliamo più avanti. Alcuni sostengono che il nome sia stato dato dai turisti americani, che sembravano amarlo particolarmente, mentre altri ritengono che sia stato creato in onore di Primo Carnera, il pugile italo-americano conosciuto affettuosamente in Italia semplicemente come l’Americano.
Milano è anche la culla di un altro aperitivo, il Negroni Sbagliato, ideato per errore da Mirko Stocchetto, proprietario del Bar Basso, nel 1969, quando aggiunse lo spumante al posto del gin al Negroni.
Ultimo, ma non certo per importanza, è lo spritz bresciano, il Pirlo. Nato, come il suo cugino veneziano, dall’abitudine austriaca di aggiungere acqua gassata al vino italiano, il Pirlo è simile all’Aperol Spritz ma utilizza vino bianco fermo anziché le bollicine del prosecco.
Trentino Alto-Adige
Credo che non molti di voi conoscano l’Hugo, il miglior cocktail dell’Alto-Adige! È un’inebriante invenzione di Roland Gruber, che ha mescolato prosecco, sciroppo di melissa o sambuco, acqua di seltz, foglie di menta e lime. Fresco e saporito come l’aria alpina!
Piemonte
Il Piemonte è conosciuto a livello internazionale per i suoi vini, ma può dire qualcosa anche sui cocktail da aperitivo. A Torino è nato il cocktail MiTo, grazie alla creatività di Benedetto Carpano, l’ideatore del vermouth, e del milanese Gaspare Campari, l’uomo del Campari. Inutile dire che il MiTo è un mix di vermouth rosso e Campari e prende il nome dalle iniziali delle due città che rappresenta, Milano e Torino. A pochi chilometri a nord, a Novara, si gusta il Garibaldi – noto anche come Campari Orange – creato per celebrare l’unità d’Italia con l’unione degli ingredienti del Nord e del Sud: Campari (Milano) e arance siciliane.
Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è la patria di un drink meno conosciuto, il Tandem. Leggero e frizzante, riunisce uno degli aperitivi analcolici più amati del Paese, il Crodino, e il Biancosarti, un liquore alle erbe.
Sicilia
Concludiamo il nostro tour con la bella Sicilia. I vini siciliani sono famosi, ma l’isola è anche famosa per i suoi amari, quei liquori amari e aromatici che si gustano alla fine delle cene. Tra questi, l’Amaro Averna, una bevanda fresca e acidula prodotta a Caltanissetta dalla fine del XIX secolo e spesso gustata con ghiaccio durante l’estate. Se si unisce l’Amaro Averna a una limonata amara, a qualche scorza di limone e a un rametto di rosmarino, si ottiene una Cola Siciliana, l’intruglio perfetto per rinfrescare una calda serata siciliana!
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