Crateri sulle strade di Roma: la notizia è vecchia, tristemente nota e accertata per tutti i cittadini della Capitale. Molti Romani – del critico stato delle strade – se ne sono accorti sulla propria pelle: ruote letteralmente spaccate subito dopo l’impatto con una delle mille buche che tempestano la città.
 
C’è chi è caduto, per colpa di piccole voragini, spesso coperte da foglie, terriccio o, peggio ancora, acqua, riportando fratture alle gambe, al gomito e al polso. Ci sono purtroppo pure coloro che, per colpa delle buche cittadine – una delle storture della Capitale di oggi – ci hanno lasciato la vita, sbandando e finendo contro pali o muri.
 
Non è un caso che le cancellerie dei Tribunali pulsino di cause, contrattazioni, tentativi di conciliazione tra gli avvocati del Comune – e delle società che dovrebbero garantire la tenuta del manto stradale – e i legali delle vittime, degli incidentati, di coloro, insomma, che, sulle arterie di Roma, hanno davvero passato brutti momenti.
 
Stavolta, però, la notizia ha fatto il giro del mondo e, per Roma e i suoi amministratori, la figura non è stata ottimale. Stipato dentro la sua piccola, ma velocissima vettura, l’attore Daniel Craig – che sta girando in città alcune scene del nuovo film di James Bond – ha riportato un bel bernoccolo, colpendo con la testa, per colpa di una buca galeotta, il tettuccio interno della sua macchina, lanciata a folle velocità, per esigenze di copione, sui Lungotevere notturni della città.
 
Riprese sospese, ruolo e alcune scene affidate a degli stunt-men, magari più abili dell’attore britannico a schivare le insidie romane della strada. Craig è ripartito per Londra dopo qualche ora, fotografato all’aeroporto di Fiumicino con un berretto da baseball calzato in testa, tanto per mascherare il taglio e il fastidioso bernoccolo. Un problema in più per la produzione del film di Bond che aveva scelto Roma – per le sue bellezze incomparabili – per alcune riprese del film, non tenendo, evidentemente, in debito conto alcune criticità a corredo come, appunto, lo stato d’incuria delle strade.
 
Per carità, le colpe sono di varie Amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni. Colpe multicolorate e decisamente polivalenti: molti gli appalti che non hanno davvero funzionato. Basta una pioggia copiosa e le strade si aprono come gruviera, diventando un’autentica trappola per automobilisti e, soprattutto, motociclisti.
 
Il Sindaco Marino, alla luce di reclami, ingiunzioni e cause civili in atto, ha ora affidato a una Commissione specifica di stilare un calendario di pronto intervento. Ovvero intervenire per riparare, o quantomeno provare a farlo, piccoli, profondi crateri che hanno fatto l’indiretta fortuna, ultimamente, di gommisti e ortopedici.
 
Roma, con i primi tepori della primavera e con il sole che tarda ormai a tramontare per l’avvicinarsi della bella stagione, sarebbe davvero più bella e magica se qualcuno – forse con la bacchetta magica, vista la situazione complessiva, soprattutto in periferia – eliminasse il problema delle buche cittadine.
 
Un oltraggio giornaliero in cui ogni romano, ogni santo giorno, si imbatte. Come è accaduto anche a uno mica qualunque: James Bond, al volante della sua auto magica. 
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