Lo scorso 13 maggio, Cesare Prandelli ha diramato l’elenco dei 30 giocatori (più Mirante, convocato solo a scopo precauzionale), tra cui, il 2 giugno, sceglierà la rosa della Nazionale che partirà per il Brasile. Questo l’elenco. 
 
Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (PSG), *Mirante (Parma). 
 
Difensori: Abate (Milan), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Maggio (Napoli), Paletta (Parma), Pasqual (Fiorentina), Ranocchia (Inter). 
 
Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Montolivo (Milan), Parolo (Parma), Pirlo (Juventus), Romulo (Verona), Thiago Motta (PSG), Verratti (PSG). 
 
Attaccanti: Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Destro (Roma), Immobile (Torino), Rossi (Fiorentina), Insigne (Napoli).
 
Naturalmente, non sono mancate le polemiche: dato per certo che ‘arzilli vecchietti’ come Toni e Totti, non sarebbero stati considerati, hanno comunque suscitato scalpore le esclusioni di Criscito e Gilardino (da sempre un ‘pretoriano’ di Prandelli). A questo punto, restano da individuare gli altri 7 giocatori che non partiranno per il Mondiale: in alcuni casi i dubbi sono pochi, in altri la scelta del Ct non pare affatto scontata. 
 
DUBBI TATTICI – Oltre a saggiare – e ciò sta avvenendo nel ritiro di Coverciano – le effettive condizioni dei convocati, la principale questione starebbe nel chiarire il modulo che Prandelli ha in testa. Nonostante la tentazione di varare un terzetto difensivo imperniato sul ‘blocco Juve’, pare sia poco plausibile che il Ct si discosti dal 4-3-1-2 o dal 4-3-3 che ha quasi sempre utilizzato. È quindi a partire da questi moduli che si deve ragionare. 
 
DESTINO SEGNATO – Militanza nel gruppo, esperienza, carisma e peso ‘politico’ sono fattori che Prandelli terrà in considerazione, quando compilerà la lista dei 23. Ci sono, quindi, dei giocatori che potranno essere lasciati a casa senza suscitare troppi scompensi (per lo meno mediatici). Cassano, in primis: per quanto il talento e la personalità di ‘Fantantonio’ siano enormi, Prandelli è stato molto abile nel proporlo come ‘alternativa’ ufficiosa a Rossi. Se l’attaccante della Fiorentina si rivelerà in buona forma, non sarà una sorpresa vedere Cassano rimanere a casa. Altri due forti candidati all’esclusione ‘indolore’ sembrano essere Darmian e Aquilani.
 
Il primo è una novità troppo fresca per poter sopravanzare altri di-fensori; il secondo è stato ‘ripescato’ in extremis, ma non pare ci sia alcuno spazio ‘vero’ per lui. Anche Maggio rischia parecchio: dopo essere stato un assiduo frequentatore di Coverciano, il fluidificante del Napoli sembra essere crollato nelle gerarchie prandelliane: molto ha fatto il grave infortunio patito dall’ex-Sampdoriano e qualcosa di più ha inciso l’esplosione di Romulo (che il Ct vede bene anche come esterno basso). 
 
Un altro napoletano che trema è Insigne: nonostante il grande finale di stagione, il fantasista pa-re chiuso da giocatori più esperti e con statistiche complessivamente migliori. Destino segnato anche per Ranocchia: reduce da una stagione complicatissima, il difensore dell’Inter sembra essere stato aggregato al gruppo solo per sopperire a qualche eventuale infortunio. Presumibile che anche Parolo non riesca a salire sull’aereo per il Brasile: in mediana c’è troppa concorrenza. 
 
BENEFICIO DEL DUBBIO – I giudizi fin qui espressi, come ovvio, sono assolutamente ribaltabili in un nonnulla: basta un infortunio, un calo di forma di qualche ‘prima scelta’ o una nuova esigenza tattica del Ct, perché tutto venga riscritto. 
 
I giocatori che non pare possano ancora dirsi sicuri di un posto in rosa sono Abate (male nel Milan e con tanti concorrenti), Paletta (brutto finale di stagione), Pasqual (rispolverato all’ultimo, ha però dalla sua la pochezza di alternative nel ruolo), Candreva (di difficile collocazione tattica) e Verratti (costretto a sfidare una concorrenza spaventosa). 
 
Prandelli, insomma, è chiamato a scelte tutt’altro che facili, ma queste sono le grandi  responsabilità di un Ct. 
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