Sarà un Conclave breve, ha sentenziato padre Lombardi, il portavoce della sala stampa vaticana. Detto da uno come lui, abituato a intuire i venti della Curia, la previsione dovrebbe essere rispettata. Probabilmente quando leggerete questo numero de L’Italo-Americano il successore di Papa Benedetto XVI potrebbe essere già stato eletto.
Il Conclave è iniziato martedì scorso, con tutti i Romani che, con un po’ di curiosità e un po’ di vanto (nessun altro popolo, in fondo, può vantare questo privilegio), alzano sempre più frequentemente l’occhio, transitando a piedi, in autobus o in macchina, verso Piazza San Pietro. La domenica che ha preceduto il Conclave è trascorsa placidamente, con molti Cardinali che hanno deciso di officiare la Messa nelle parrocchie di cui sono titolari. Era un modo, ascoltando le loro omelie, anche per avere un’idea del nuovo Papa che verrà. Ecco perché, mescolati ai fedeli, si sono riuniti, qua e là, nelle varie Chiese del Centro e non solo, reporters e giornalisti.
Il candidato italiano, sicuro di possedere almeno una quarantina di voti, è l’attuale Arcivescovo di Milano ed ex-Patriarca di Venezia, Scola. Poi c’è il fronte americano che dovrebbe riunirsi attorno alla figura dell’Arcivescovo di New York, Dolan. Non mancano, evidentemente, anche gli outsiders, quelli che potrebbero navigare nell’ombra nei primi scrutinii salvo poi, in modo impetuoso, emergere.
Centinaia le tv che hanno invaso, in queste ore, via della Conciliazione e le strade laterali di Piazza San Pietro. Imponenti le misure di sicurezza, con Polizia Italiana e Servizi Segreti Vaticani in simbiosi per evitare gesti eclatanti. Traffico in tilt sul Lungotevere e nel quartiere Prati: sarà probabilmente così fino alla fine del mese, quando il nuovo Pontefice, ad esempio, esordirà nella Via Crucis sotto al Colosseo, officiando anche la successiva messa di Pasqua.
Le prime settimane il nuovo Papa le vivrà in un appartamento, molto sobrio, all’interno della Domus Santa Marta, un complesso voluto da Giovanni Paolo II, all’interno della Città del Vaticano. Nei giorni scorsi, intuendo la curiosità del mondo intero, il Centro Televisivo Vaticano ha mostrato, con immagini inedite, la residenza temporanea dell’erede di Papa Ratzinger. Un salottino, una scrivania, un letto con una coperta bianca e una testata color marrone. Un ambiente ideale per prendere coscienza del nuovo incarico, in attesa di prendere possesso dell’appartamento pontificio, ancora sigillato dopo l’uscita di scena del Papa tedesco.
Ovviamente sconvolti i palinsesti di tutte le tv mondiali, soprattutto di quelle italiane. Con un Governo ancora da comporre e una situazione economica complessiva che peggiora di giorno in giorno, c’è bisogno di normalità. Chissà se l’elezione del nuovo Papa contribuirà a rasserenare un po’ gli animi degli italiani.