Settembre celebra la cultura. Ecco alcuni degli eventi più importanti in programma, dove presente e passato si mescolano per offrire allo spettatore un’esperienza inestimabile.
Quest’anno, la fine dell’estate porta con sé un periodo fertile e ricco di novità. Non solo dal punto di vista gastronomico, con le numerose sagre e fiere che popolano i piccoli centri urbani italiani da nord a sud, ma soprattutto da quello culturale. Si potrà dunque gustare un buon calice di vino o qualche prodotto tipico locale del Belpaese e decidere di visitare le numerose iniziative dislocate sul territorio italiano.
Per gli amanti della musica da non perdere il “Mito” di Torino, un’importante occasione nella quale verranno presentate proposte artistiche per tutti i gusti: 2200 musicisti provenienti da 27 Paesi, 156 concerti che si svolgeranno all’aperto o al chiuso e che proporranno una panoramica a 360° di musiche classiche e contemporanee.
Un evento la cui partecipazione popolare ha sempre fatto la differenza rispetto ad altre iniziative, grazie alla volontà degli ideatori di uscire dagli spazi convenzionali per approdare in luoghi accessibili a tutti, come piazze, chiese e giardini. Aperto fino a domenica 21 settembre.
Il 20 e il 21 settembre si celebrerà poi la 31ª edizione delle Giornate Europee del Patrimonio, manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di favorire lo scambio e il dialogo culturale tra le nazioni del Vecchio Continente.
Il calendario prevede appuntamenti culturali che coprono tutta Italia: quasi 550 eventi tra cui scegliere a seconda del luogo in cui ci si trova.
Un’altra esperienza imperdibile per gli amanti dell’arte è la mostra su Giorgio de Chirico – “de Chirico e l’oggetto misterioso”, Monza, 27 settembre 2014-1 febbraio 2015 – che coincide con la riapertura della Reggia di Monza dopo gli anni spesi per il restauro. L’esposizione, curata da Victoria Noel-Johnson, presenta oltre 30 opere volte a celebrare l’inaccessibile mondo del maestro della Metafisica, con lavori che ripercorrono un arco di tempo che parte dagli anni Quaranta per approdare alla metà degli anni Settanta.
Napoli celebra invece la figura di Gabriel Garcia Marquez, il grande scrittore colombiano scomparso quest’anno. Fino al 28 settembre, al Palazzo delle arti di Napoli, si terrà la manifestazione “Napoli per Gabo”, durante la quale rappresentanti dell’arte napoletana saranno chiamati a interpretare alcuni dei personaggi creati dalla penna dell’intellettuale sudamericano: attori e musicisti partenopei leggeranno pagine tratte dalle principali opere di Marquez e faranno rivivere al pubblico le storie di Cent’anni di solitudine e di altri suoi lavori.
È d’obbligo chiudere con Firenze, la città nella quale si respira l’arte e l’inestimabile tradizione millenaria del genio artistico italiano. Da segnalare la mostra, in corso fino al 2 novembre presso la Galleria degli Uffizi, sul Cinque e Seicento fiorentino, periodo nel quale sono venuti alla luce alcuni dei migliori capolavori mai concepiti nel capoluogo toscano.
Pittura e scultura prodotte da 35 artisti per un’esposizione di circa 80 opere articolate in nove sezioni: un omaggio all’identità culturale fiorentina tramite i suoi maggiori rappresentanti, fautori di quella “novità della tradizione”, ovvero il passato che non smette di vivere nel presente e destinato a rimanere punto di riferimento eterno.