Italian Ambassador Mariangela Zappia to welcome the Amerigo Vespucci in LA

In attesa dell’arrivo della nave scuola Amerigo Vespucci, salpata dal porto di Genova il 1 luglio 2023 e in arrivo al porto di Los Angeles un anno dopo, il prossimo 2 luglio, la comunità italiana degli Stati Uniti si prepara ad accogliere la regina dei mari, la nave più antica della Marina Militare Italiana. Per l’occasione l’Ambasciatrice italiana a Washington D.C. Mariangela Zappia arriverà in California, proprio pochi giorni dopo aver inaugurato, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Washington, la mostra “Italian Navy: Ocean Stories”.

La nave gioiello della Marina Militare sta compiendo il giro del mondo, un’impresa storica che la vedrà toccare cinque continenti attraversando tre oceani. Nelle tappe più significative, come quella di San Pedro a Los Angeles, verranno allestiti ‘villaggio Italia’ e la nave scuola verrà salutata della Frecce tricolori il 4, 6 e l’8 luglio. Noi de L’Italo-Americano Newspaper ne abbiamo parlato con Mariangela Zappia, ambasciatrice italiana negli Stati Uniti dal 1 luglio 2021. 

Ambasciatrice, torna a Los Angeles per celebrare l’arrivo di un simbolo italiano come la meravigliosa Amerigo Vespucci, nel suo tour mondiale per promuovere il Made in Italy. La storia e la bellezza di questo veliero raccontano un pezzo di Italia, ma anche tanta tecnologia e innovazione.

Non potevo mancare all’approdo negli Stati Uniti della nave più bella del mondo, come la definisce la stessa marina americana. Insieme al Ministro della Difesa, sarà per me un onore accogliere la Vespucci e inaugurare il primo Villaggio Italia allestito in questo tour mondiale. La sosta a Los Angeles è per noi motivo di orgoglio e si inserisce perfettamente nell’azione di diplomazia della crescita della Farnesina che portiamo avanti negli Stati Uniti insieme a tutti gli attori del Sistema Italia. La Vespucci, con i suoi quasi cent’anni di storia, è un concentrato di tradizione e innovazione, qualità che il nostro Paese riesce a coniugare in perfetto equilibrio come nessun altro. La tradizione e la bellezza sono evidenti nell’aspetto della nave, nelle sue vele, nelle amache, su cui i cadetti dormono oggi come un tempo. L’innovazione si è innestata nelle strumentazioni di bordo, nei motori e nelle soluzioni eco-sostenibili che hanno rinnovato la nave e sono sempre all’avanguardia. L’Amerigo Vespucci è una nave UNICEF, dal 2007, e dal 2021 porta il vessillo del “UN Decade of Ocean Science for Sustainable Development” dell’UNESCO, a sugello di una cooperazione importante nei campi dell’idrografia e della salvaguardia dell’ambiente marino. Tecnologia e innovazione, design e sostenibilità made in Italy, insieme alla cultura, all’arte contemporanea e al patrimonio paesaggistico del nostro Paese sono in mostra anche nel Villaggio Italia costruito accanto al Vespucci. Un’esposizione che offre esperienze immersive ai visitatori, invitandoli a scoprire il meglio dell’Italia.

Nel settembre 2021, lei aveva scelto la West Coast per la sua prima visita ufficiale dopo la grande paura del Covid. Allora la riapertura delle frontiere era una premessa fondamentale per rilanciare l’interscambio economico fra i due Paesi. Da allora molto (fortunatamente) è cambiato e le relazioni tra Italia e Usa sono cresciute e si sono rafforzate.

Abbiamo voltato pagina, in Italia e negli Stati Uniti e il nostro legame, da sempre strettissimo, ha compiuto un nuovo salto di qualità. Solo nell’ultimo anno, il Presidente del Consiglio è stato due volte a Washington, dove si appresta a tornare per il vertice NATO, e lo scorso luglio ha siglato con il Presidente Biden una dichiarazione congiunta che ha riaffermato la profondità dell’alleanza, della partnership e dell’amicizia tra i nostri due Paesi, delineando un piano d’azione dettagliato per rafforzare ancora di più questa relazione in tutti i campi. La nostra collaborazione si intensifica così sul piano politico, su tutti gli scenari di conflitto, dall’Ucraina al Medio Oriente, su quello militare, con le nostre forze armate impegnate insieme in missioni internazionali, nei campi più avanzati di scienza e tecnologia, anche grazie alle migliaia di scienziati italiani attivi in primarie istituzioni di ricerca nel Paese. Sul piano economico, record dopo record l’interscambio bilaterale ha raggiunto quasi 126 miliardi di dollari nel 2023 e gli Stati Uniti consolidano la posizione di prima destinazione delle esportazioni italiane fuori dall’UE, la seconda a livello globale. Al successo del made in Italy contribuiscono non solo i settori tradizionali di moda, agroalimentare e design ma anche la meccanica, la farmaceutica, la cantieristica navale e molti altri comparti ad alto contenuto tecnologico.

In Italia, Joe Biden ha appena partecipato al G7 in Puglia. Quanto è forte e importante l’alleanza atlantica e soprattutto l’amicizia tra i due popoli che il presidente della Repubblica Mattarella e la Presidente del Consiglio Meloni hanno più volte rimarcato insieme al presidente Usa, per le impegnative sfide globali che stiamo affrontando?

 In uno scenario globale così complesso, segnato da una competizione sistemica in un contesto di profonda interdipendenza, da conflitti armati e da una globalizzazione in via di riconfigurazione, emerge con chiarezza il ruolo centrale del legame transatlantico quale motore per la costruzione di un nuovo ordine mondiale in grado di assicurare pace, crescita sostenibile e lo sviluppo delle nuove tecnologie in linea con i valori di democrazia e libertà. Italia e Stati Uniti, grandi democrazie unite da valori e visione comuni e da una profonda amicizia, lavorano insieme in questa direzione tracciando il percorso da seguire. Lo abbiamo dimostrato proprio nel vertice G7 di Borgo Egnazia, che sotto la leadership della Presidente Meloni è stato un grande successo. Al vertice in Puglia, insieme agli Stati Uniti e agli altri alleati e partner abbiamo dato un forte impulso per rafforzare l’ordine internazionale basato sulle regole. Abbiamo compiuto un salto di qualità nel sostegno all’Ucraina e assunto decisioni importanti sul conflitto in Medio Oriente e gli altri scenari di crisi. Abbiamo rafforzato le misure per affrontare le principali sfide globali, dalla sicurezza alimentare alla transizione energetica. Insieme, stiamo trasformando queste sfide in opportunità. Penso in primis al Piano Mattei per l’Africa e alla Partnership for Global Infrastructure and Investment, ma anche al lavoro sull’Intelligenza Artificiale, sulla resilienza economica e lo sviluppo sostenibile. Il Vertice NATO che si svolgerà tra pochi giorni a Washington offrirà un’ulteriore dimostrazione della solidità dell’alleanza tra le due sponde dell’Atlantico e del contributo determinante che offre alla pace e alla sicurezza.

La comunità italoamericana, a Los Angeles come nel resto della West Coast, è numericamente importante, storicamente ben inserita, attivamente partecipe del progresso sia americano che italiano, e particolarmente dinamica e propositiva. I nostri scienziati, innovatori, imprenditori ma anche gli artisti e i creativi, qui sono un “ponte” con l’Italia. Quanto è importante conservare le radici linguistiche, culturali, enogastronomiche, italiane, oltre che promuoverle tra gli americani?

Gli italo-americani e gli italiani che si sono stabiliti negli ultimi anni nella costa Occidentale hanno contribuito in misura determinante al suo successo in tutti i settori e a rendere, in particolare le aree di Los Angeles e San Francisco, tra le più dinamiche, creative e innovative degli Stati Uniti. Attraverso i nostri Consolati e tutti gli attori del Sistema Italia sul territorio, teniamo molto a mantenere vivo il raccordo con gli italiani e a favorire ogni forma di collaborazione tra loro e l’Italia, a beneficio dei nostri due Paesi. Penso al lavoro straordinario di istituzioni come l’ISSNAF, che alimenta una rete di oltre tremila scienziati e ricercatori italiani, favorendone scambi e collaborazioni con l’Italia, o al successo dell’Italian Innovation and Culture Hub di San Francisco, che sta realizzando iniziative preziose per avvicinare le start-up e le piccole e medie imprese italiane innovative all’ecosistema della Silicon Valley. Siamo determinati a sostenere e rafforzare ponti preziosi come questi tra Italia e Stati Uniti.