Dal 23 settembre al 22 gennaio 2017 Palazzo Strozzi a Firenze ospita la prima grande mostra italiana dedicata a uno dei più celebri e controversi artisti contemporanei: Ai Weiwei. 
 
Artista dissidente e personalità provocatoria, protagonista di mostre presso i maggiori musei del mondo, Ai Weiwei invaderà Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina. Per la prima volta Palazzo Strozzi sarà utilizzato come uno spazio espositivo unitario, creando un’esperienza totalmente inedita per i visitatori esaltando una delle peculiarità dell’arte di Ai Weiwei, il rapporto tra tradizione e modernità, in un luogo simbolo della storia di Firenze.
 
La mostra proporrà un percorso tra installazioni monumentali, sculture e oggetti simbolo della sua carriera, video e serie fotografiche dal forte impatto politico e simbolico, permettendo una totale immersione nel mondo artistico e nella biografia personale di Ai Weiwei. Le opere esposte spazieranno così dal periodo newyorkese tra gli anni ottanta e novanta in cui scopre l’arte dei suoi “maestri” Andy Warhol e Marcel Duchamp alle grandi opere iconiche degli anni duemila fatte di assemblaggi di materiali e oggetti come biciclette e sgabelli, fino alle opere politiche e controverse che hanno segnato gli ultimi tempi della sua produzione artistica, come i ritratti di dissidenti politici in Lego o i recenti progetti sulle migrazioni nel Mediterraneo.
 
Nel corso degli ultimi venti anni Ai Weiwei si è imposto sulla scena internazionale come il più famoso artista cinese vivente e una delle più influenti personalità del nostro tempo, sempre muovendosi tra attivismo politico e ricerca artistica e diventando un simbolo della lotta per la libertà di espressione. 
 
La mostra diviene una straordinaria occasione per scoprire il genio creativo di Ai Weiwei con opere in cui si fondono riferimenti alla storia cinese passata e presente. Nelle sue opere l’artista gioca tra antico e contemporaneo, tra passato, presente e futuro, denunciando un rapporto ambivalente con il proprio Paese, diviso tra un profondo senso d’appartenenza che emerge dall’utilizzo di materiali e tecniche tradizionali e un altrettanto forte senso di ribellione con cui manipola oggetti, immagini e metafore della cultura cinese, denunciando le contraddizioni tra individuo e collettività nel mondo contemporaneo.
 
Ma Firenze è già protagonista di una mostra diffusa, anch’essa dal sapore asiatico, grazie alle opere dell’artista coreano  Park Eun Sun che da luglio sta coinvolgendo vari luoghi della città di Firenze: Pitti, Palazzo Vecchio, San Miniato al Monte, Giardino delle Rose, Piazzale Michelangelo e l’aeroporto Amerigo Vespucci.
 
Le sculture dell’artista, che vive e lavora a Pietrasanta, sono una perfetta sintesi dello stile orientale con la tradizione cromatica e materica italiana. Opere che sono emblema di eleganza ed essenzialità. Steli, parallelepipedi e sfere realizzate in marmo bicromo, in continuità e sintonia con lo stile romanico presente in Toscana, sono anche simbolo dello Yin e dello Yang nella ricerca del perfetto equilibrio. 
 
Esse conquistano con la loro modernità gli spazi fiorentini che sono agli occhi del mondo l’essenza del Rinascimento. In particolare presso la Basilica di San Miniato è stata collocata una colonna che presenta una profonda frattura ed è denominata “Colonna infinita accrescimento II”. L’opera è stata donata dall’artista alla comunità fiorentina in occasione dell’inaugurazione, a cui ha partecipato il sindaco di Firenze Dario Nardella e l’ambasciatore della Repubblica di Corea Bae Young-han. 
 
Nardella ha affermato: “Sono lieto di accogliere in città il maestro Park Eun Sun, una presenza che conferma il fatto che all’interno della nostra Estate Fiorentina trovino casa forme diverse di arte contemporanea e che ben si inserisce nei luoghi culturali cittadini più prestigiosi”. 
 
Park Eun Sun ha esposto in innumerevoli luoghi simbolo in Italia ed all’estero, tra cui i Mercati Traianei a Roma, il Museo Marino Marini di Firenze, il Nuovo Museo Nazionale di Seul e le vie più prestigiose di Lugano; ha fatto mostre in Francia, Lussemburgo, Stati Uniti, Germania e Corea. Nel 2015 è stato insignito dalla presidente della Repubblica della Corea del Sud del prestigiosissimo titolo al “Merito dell’Ordine Civile” per aver diffuso la cultura coreana all’estero. La mostra di Park Eun Sun sarà visitabile gratuitamente fino al 18 settembre.
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