La ventisettesima giornata ha messo in scena tre scontri diretti di fondamentale importanza per le zone alte della classifica. Venerdì scorso si è cominciato con la sfida tra seconda e prima: Napoli-Juventus. Il pareggio del San Paolo, per i bianconeri, vale una bella fetta di Scudetto. Mazzarri, nelle scorse settimane, aveva spesso ricordato l’importanza di giocarsi lo scontro diretto in casa. Invece, a conti fatti, nemmeno il fattore campo è servito ai partenopei per superare il loro limite principale: quello di non imporsi nei big match, quando ogni punto ‘scotta’ sul serio. Venerdì sera, anzi, è stata la Juventus ad avvicinarsi maggiormente alla vittoria, soprattutto per la buona interpretazione del primo tempo.
 
Risultato: bianconeri a più 6 sul Napoli e partenopei che devono guardarsi alle spalle, dal Milan che dista solo cinque punti. Proprio i rossoneri erano protagonisti del secondo big-match di giornata, quello di S. Siro contro la Lazio. E a Milano non c’è stata partita. Gli uomini di Allegri, oggi, vantano una condizione fisica eccezionale, soluzioni tattiche sicure e una fiducia cresciuta in modo esponenziale. Se si pensa che un girone fa (dopo il ko dell’Olimpico contro la Lazio) il Milan era terz’ultimo, non si possono che tessere le lodi di uno staff tecnico e di un gruppo che, attraverso il duro lavoro (forse ancor più che con l’innesto di Balotelli), ha ritrovato la ‘retta via’.
 
Oggi i rossoneri sono sicuramente la squadra da battere, in ottica terzo posto. E non è detto che siano esclusi dalla lotta per il secondo. Anche perché il Napoli dovrà venire a S. Siro… La terza grande gara della ventisettesima giornata è stata Catania-Inter. I siciliani pregustavano il sorpasso (erano a -2) sui nerazzurri. L’Inter, dopo essere ‘sopravvissuta’ al derby, doveva fare i conti con la ‘grana-Cassano’ (non convocato a seguito di un diverbio con Stramaccioni) e la solita gran quantità di assenze. Dopo un primo tempo preparato male e giocato peggio, i nerazzurri si sono scossi e – con l’ingresso di Palacio e Cambiasso – hanno trovato le energie per passare dallo 0-2 al 3-2.
 
Ottenendo così una vittoria fondamentale sia per la classifica, sia per il morale. Certo è che Stramaccioni non può permettersi di regalare regolarmente i primi 45’ di una gara. Il campionato, così, entra nella fase più calda con rapporti di forza che paiono essersi ormai ben delineati. Ma il monito deve essere costante: esistono pochi sport incerti e volubili come il calcio. Quindi, finché un risultato non viene sancito dalla matematica, tutto deve essere considerato possibile.
 
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