Ovunque (oh-voon-kooaih) means anywhere (or everywhere), or wherever in English and appeared for the first time in the 13th century. It translates the ideas of “wherever you go,” “in every place,” and it is formed by the adverb ove, an old fashioned version of dove, “where,” and the suffix –unque, which we use in many compound adverbs and pronouns, with the meaning of “any.”  And that’s how “ovunque” exists: as the union and “where” and “any.”

I am sure that, if you think about it a second, you can come up with other words that end in –unque: comunque (however)? Yes! Chiunque (whoever)? Yes again! Did I hear qualunque (whichever)? You’re right!

In Italian, we used ovunque  ovunque… everywhere! It is common and easy, we just love it: ovunque vada, riesce a trovare nuovi amici (“wherever he goes, he makes new friends”). But also: sono spaventata, quel tipo mi segue ovunque io vada! (“I am afraid, that guy follows me everywhere I go!”).

We have also a slightly more modern version of it, dovunque, which means the exact same thing and it’s formed by the union of dove (where) and our little suffix –unque. Right, I said “more modern,” but we are still talking hundreds of years ago, because dovunque entered our vocabulary in the 14th century! It just sounds more modern, because we use “dove” for “where” much more than “ove,” a pretty old fashioned – albeit elegant – term.

  • Ovunque tu sia nel mondo, troverai un ristorante Italiano!
  • Wherever you are in the world, you’ll find an Italian restaurant!
© Sofiia Shunkina | Dreamstime.com
  • Ho chiesto ovunque, ma non sono riuscito a trovare quel libro.
  • I asked everywhere, but I couldn’t find that book.
© Alvaro German Vilela | Dreamstime.com
  • In Italia puoi prendere il treno per andare ovunque.
  • You can take the train to go anywhere in Italy.

Ovunque (oh-voon-kooaih) significa dappertutto o in ogni luogo e apparve per la prima volta nel XIII secolo. Traduce le idee di “ovunque tu vada”, “in ogni luogo”, ed è formato dall’avverbio ove, una versione all’antica di dove, e dal suffisso -unque, che usiamo in molti avverbi e pronomi composti, con il significato di “ogni”. Ed è così che esiste “ovunque”: come unione di “dove” e “qualsiasi”.
Sono sicura che, se ci pensate un attimo, vi vengono in mente altre parole che finiscono in -unque: comunque? Sì! Chiunque? Sì di nuovo! Ho sentito qualunque? Esatto!
In italiano, usiamo ovunque ovunque… dappertutto! È comune e facile, ci piace: ovunque vada, riesce a trovare nuovi amici. Ma anche: sono spaventata, quel tipo mi segue ovunque io vada! (“Ho paura, quel tipo mi segue dappertutto!”).
Ne abbiamo anche una versione un po’ più moderna, dovunque, che significa esattamente la stessa cosa ed è formata dall’unione di dove (dove) e del nostro piccolo suffisso -unque. Giusto, ho detto “più moderno”, ma stiamo ancora parlando di centinaia di anni fa, perché dovunque è entrato nel nostro vocabolario nel XIV secolo! Suona solo più moderno, perché usiamo “dove” anzichè “ove”, un termine piuttosto antiquato – anche se elegante.
 Ovunque tu sia nel mondo, troverai un ristorante Italiano!
 Wherever you are in the world, you’ll find an Italian restaurant!

 Ho chiesto ovunque, ma non sono riuscito a trovare quel libro.
 I asked everywhere, but I couldn’t find that book.

 In Italia puoi prendere il treno per andare ovunque.
 You can take the train to go anywhere in Italy.


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