Moka  (moh-kah) is an easy Italian word to pronounce, perhaps because it isn’t Italian at all! “Moka” is the term inhabitants of the Belpaese use for the most important kitchen appliance they own: their beloved, stove-top coffee maker. 

If you are Italian or have an Italian friend, then you’re likely to be very familiar with mokas, because having one comes with nationality: never mind you own a snazzy coffee maker that works with gourmet pods, never mind cold brews and French presses, if you’re Italian you must have a caffettiera. This is the generic name we give to our mokas, and perhaps you know this one even better. 

The word itself, we were saying, isn’t Italian: it comes from the Yemen town of Mokkā, known for being the heart of coffee commerce for two hundred years, between the 15th and 17th century. Yemen, and the area around Mokkā in particular, were — and still are — known for the quality of their beans, so much so there is a variety of coffee called moka. 

Sometimes in the 1920s, Piemontese Alfonso Bialetti had an epiphany while watching some women doing their laundry in a large vat with a central pipe, from where hot water and soap came out: “what if we make coffee the same way,” he thought. In 1933, his company put his invention on the market and it was an immediate hit. In almost 90 years, neither the concept nor the design of mokas have changed: they still work the same and they still look the same. In fact, Bialetti’s design was so innovative and pleasant, his moka is part of the MoMA collection. 

Photo: Niccolo Pontigia/Dreamstime

Se fai il caffè, usa la moka per favore!

If you make coffee, use the moka, please!

Photo: Artitcom/Dreamstime

Il caffè del bar è buono, ma a casa, bisogna farlo con la moka!

— Espresso is good, but at home, you must make coffee with moka!

La qualità di caffè moka è tra le più pregiate

The moka variety of coffee is among the best

Moka (moh-kah) è una parola italiana facile da pronunciare, forse perché non è affatto italiana! “Moka” è il termine che gli abitanti del Belpaese usano per l’elettrodomestico da cucina più importante che possiedono: la loro amata caffettiera sul fornello.
Se sei italiano o hai un amico italiano, allora è probabile che tu abbia molta familiarità con la moka, perché averne una dipende dalla nazionalità: non importa se possiedi una caffettiera elegante che funziona con cialde gourmet, non importa se fai l’infusione a freddo e usi le presse francesi, se sei italiano devi avere una caffettiera. Questo è il nome generico che diamo alle nostre moka, e forse così la conoscete ancora meglio.
La parola stessa, dicevamo, non è italiana: viene dalla città yemenita di Mokkā, nota per essere stata il cuore del commercio del caffè per duecento anni, tra il XV e il XVII secolo. Lo Yemen, e la zona intorno a Mokkā in particolare, erano – e sono tuttora – noti per la qualità dei loro chicchi, tanto che esiste una varietà di caffè chiamata moka.
Negli anni ’20, il piemontese Alfonso Bialetti ebbe un’epifania mentre osservava alcune donne che facevano il bucato in una grande vasca con un tubo centrale, da cui uscivano acqua calda e sapone: “e se facessimo il caffè allo stesso modo”, pensò. Nel 1933, la sua azienda mise sul mercato la sua invenzione e fu un successo immediato. In quasi 90 anni, né il concetto né il design delle moka sono cambiati: funzionano ancora allo stesso modo e hanno lo stesso aspetto. Infatti, il design di Bialetti era così innovativo e piacevole che la sua moka fa parte della collezione del MoMA.

— Se fai il caffè, usa la moka per favore!
— If you make coffee, use the moka, please!

— Il caffè del bar è buono, ma a casa, bisogna farlo con la moka!
— Espresso is good, but at home, you must make coffee with moka!

— La qualità di caffè moka è tra le più pregiate
—The moka variety of coffee is among the best


Receive more stories like this in your inbox