“Vinitaly compie cinquant’anni, e sono lieto di essere qui per un’edizione così importante di questa rassegna, che è riuscita nel tempo ad accompagnare, interpretare, favorire la crescita di un grande prodotto italiano, divenuto sempre più vettore e simbolo della nostra qualità, apprezzata nel mondo”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato a Verona la rassegna internazionale del vino e dei distillati con 4.100 espositori italiani ed esteri e buyer provenienti da più di 140 nazioni.
“Dal tempo – ha detto Mattarella – in cui Verona decise di promuovere le prime Giornate del Vino italiano si è avviato un cambiamento profondo, che ha riguardato tanto le produzioni agroalimentari e vitivinicole, il loro mercato, l’organizzazione d’impresa, quanto la società circostante, il rapporto con la natura e il territorio, la cultura del cibo e, dunque, il legame tra i prodotti della terra e la nostra stessa civiltà. Proprio la capacità di guidare l’innovazione è stata il segno più incisivo di questo percorso compiuto dai produttori di vino italiano”.
La strada percorsa in 50 anni da Vinitaly, nel segno dell’internazionalità del sistema viti vinicolo italiano è stata fondamentale. “Bene ha fatto Vinitaly a mettere a tema, quest’anno, l’internazionalizzazione e il sostegno all’export. Mi auguro – ha detto il presidente Mattarella –che la vostra esperienza e la vostra struttura possano essere di supporto per sinergie italiane e per la rete delle nostre aziende, proiettate verso nuove aree di consumo, facendo ancora di più Sistema Italia. L’esperienza del settore fieristico, quando è sorretta da un progetto, e ha alle spalle un retroterra di imprese sane, è preziosa per le attività di promozione di ogni comparto”.
Nel 2015 l’export vinicolo italiano ha superato i 5,4 miliardi di euro, in crescita del 5,4% sul 2014. Si tratta di un nuovo traguardo per il comparto, da mantenere e consolidare in vista dell’obiettivo dei 7,5 miliardi di euro di esportazioni nel 2020.
“Per il 2016 Veronafiere ha investito 8 milioni di euro per aumentare il già alto tasso di internazionalità di Vinitaly – ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –, con 55mila operatori stranieri da 141 nazioni presenti nel 2015, pari al 37% del totale. Quest’anno avremo 1.000 buyer selezionati in più dall’estero, grazie al potenziamento dell’incoming, in particolare da Paesi target quali Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Scandinavi, Polonia, Usa e Canada, Russia, Giappone e Cina. Un’attività che ci vede collaborare attraverso azioni congiunte con i ministeri delle Politiche agricole e dello Sviluppo economico e con Ice-Agenzia”.
Nell’internazionalizzazione del vino italiano, importante è proprio il ruolo di Ice-Agenzia: “Il progetto di Potenziamento delle Fiere Italiane, fortemente voluto e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico – ha spiegato Giovanni Sacchi, direttore coordinamento Promozione Made In Italy Ice-Agenzia – offre all’Istituto per il commercio estero la possibilità di contribuire in modo ancora più incisivo e determinante al successo internazionale di Vinitaly, mettendo in campo azioni di supporto ad alto valore aggiunto e un’attività di collaborazione senza precedenti. Tra queste, il coinvolgimento di 36 Uffici Ice esteri che sono stati mobilitati per l’invito di 300 operatori provenienti da 40 Paesi”.