Il modello è addirittura Versailles, la più fastosa dimora del continente europeo. Il corpo centrale della villa doveva essere un emblema della grandezza e della potenza della famiglia Manin, in grado di rivaleggiare con le residenze dei re d’Europa e di superare in magnificenza le numerose ville che i patrizi di Venezia edificano in terraferma. Ne è prova il fatto che il disegno del grande giardino a settentrione della villa viene affidato a un allievo francese di André Le Nôtre, l’artefice delle meraviglie volute dal Re Sole.

Villa Manin di Passariano è una villa veneta situata a Passariano di Codroipo in provincia di Udine. È un complesso architettonico monumentale sorto nel Cinquecento per volere del nobile friulano Antonio Manin che, alla perdita del dominio dei mari si concentrò sulle risorse offerte dalla terraferma, impiantando un’azienda agricola e ponendovi al centro una casa padronale.

Fu la dimora dell’ultimo doge di Venezia, Ludovico Manin. Vi abitò nel 1797 per circa due mesi Napoleone Bonaparte con Giuseppina Beauharnais. Qui furono condotti molti colloqui per la stipula del trattato fra Francia e Austria noto con il nome di Trattato di Campoformio (17 ottobre 1797).

La villa, restaurata dagli anni sessanta, è stata dal 2004 al 2008 sede di un centro di arte contemporanea e ospita mostre internazionali. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dopo aver acquistato e restaurato gli 8500 mq degli immobili e i 18 ettari del parco la trasforma in un centro culturale attivo sia nell’organizzazione di esposizioni d’arte e di eventi musicali, oltre che nelle attività di catalogazione e restauro dei beni culturali.


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