Immerso fra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ed il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sorge il Monastero di San Benedetto in Valledacqua, presso Acquasanta Terme, risalente al 970 d. C. 
 
È stato completamente restaurato nel 2002, con lavori di restauro e miglioramento sismico dell’antico complesso che hanno compreso opere di sottofondazione, consolidamento murario, ricostruzione di parti crollate, solai e coperture, scavo archeologico e ripristino delle pavimentazioni originarie e degli impianti tecnologici. 
 Forte Malatesta ad Ascoli Piceno 

 Forte Malatesta ad Ascoli Piceno 

La ristrutturazione della foresteria ha permesso di realizzare una nuova struttura antisismica, dotata di sale polivalenti e servizi, fulcro di attività d’incontro culturale e spirituale. 
 
Attualmente ospita una comunità femminile di Monache Camaldolesi. Il luogo è ideale per quanti intendano trascorrere un periodo di distacco dalla frenesia della vita moderna, adatto per convegni, congressi, corsi di studio, esercizi spirituali, esperienze di vita monastica, incontri di preghiera, ritiri spirituali, vacanze per clero, disabili, famiglie, gruppi, laici, religiosi, singoli. Offre 31 camere ottimamente rifinite ed arredate in legno massello, tutte dotate di tv lcd, phone, telefono e servizi privati per una capienza di oltre 90 persone.
 
Proprio nel territorio ascolano si è svolta nei giorni scorsi “Eden Piceno”, un’interessante manifestazione dedicata alla natura, alla biodiversità, alle bioescursioni, nel ricordo della figura di Antonio Orsini, naturalista vissuto nel XIX secolo. 
 Ascoli, piazza del Popolo 

 Ascoli, piazza del Popolo 

L’evento è stato organizzato dal Consorzio Sorgenti Comuni. I luoghi ascolani che hanno ospitato  l’evento sono la Cartiera papale, il fiume Castellano, il parco botanico di Villa Sacconi, il chiostro della chiesa di San Francesco ad Ascoli e naturalmente anche il Monastero di Valledacqua, che si trova a soli 18 km dal capoluogo. Qui si è tenuta una vivace tavola rotonda dedicata all’anice verde di Castignano.  
 
Tra i relatori Sergio Corradetti, referente del progetto di valorizzazione dell’anice verde di Castignano e i professori Francalancia, Giacchetti e Biagi, i quali hanno parlato delle proprietà di questa pianta particolare, oggi un po’ messa da parte, ma che, usata in liquoreria e in pasticceria, ha fatto la fortuna della Ditta Meletti tra 1800 e 1900, produttrice della celebre Anisetta, liquore molto in voga all’epoca. 
 
Oggi si usa più l’anice proveniente dall’Asia e dal Medio Oriente, ma i produttori locali del territorio ascolano lavorano da anni alla valorizzazione della pianta e quindi alla sua riscoperta, affinché non vada estinta questa eccellenza del Piceno.
 
 Chi ha occasione di passare da queste parti, la città di Ascoli Piceno è senza dubbio meritevole di una visita: la celebre Piazza del Popolo, la Cattedrale, la chiesa di San Francesco, il Forte malatesta, sono solo alcune delle sue attrazioni. 

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