(Ph David Mark da Pixabay)

Trieste è stata nominata Capitale europea della scienza per il 2020. A proclamarla è stato il comitato di Euroscienze, l’ente Ue che attribuisce il titolo, che ha annunciato che l’EuroScience Open Forum 2020 (Esof), la più rilevante manifestazione paneuropea a cadenza biennale focalizzata sul confronto e dibattito tra scienza, tecnologia, società e politica, sarà quindi ospitata a Trieste dal 4 al 10 luglio 2020: incontri, workshop, presentazioni, organizzati sotto il motto “ Freedom for science, science for freedom”.  Al ballottaggio finale Trieste ha battuto l’accoppiata degli atenei olandesi di Leida e l’Aia.

Con l’assegnazione di Esof si vedrà valorizzato il cosiddetto sistema Trieste, ovvero una densità di enti di ricerca molto al di sopra della media italiana e tra le più alte al mondo: 35 ricercatori su 1000 abitanti. Contemporaneamente ci sono tutti i presupposti entro il 2020 per costruire una piattaforma inedita per favorire maggiore visibilità e collaborazioni scientifiche in una regione che vuole essere protagonista nell’economia e nella società della conoscenza. Altro punto cruciale della legacy dell’evento sarà la realizzazione di un science centre di livello internazionale che dovrebbe sorgere nella cornice del Porto Vecchio di Trieste, sede prevista per Esof.

Trieste ha diversi istituti di ricerca in cui lavorano ricercatori provenienti da tutto il mondo: uno su tutti il Sincrotrone che è un centro di ricerca internazionale multidisciplinare specializzato nella generazione di luce di sincrotrone e di laser ad elettroni liberi di alta qualità e nelle sue applicazioni nelle scienze dei materiali e della vita. Vi ha lavorato Carlo Rubbia premio Nobel per la Fisica nel 1984.


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