Si è svolto alla Library of Congress di Washington, la biblioteca del Parlamento degli Stati Uniti, un incontro teso a esplorare i legami tra la Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, le arti figurative e la musica. Laura Benedetti (Georgetown University) e Peter Lukehart (Center for Advanced Study in the Visual Arts, National Gallery of Art, Washington, D.C.) hanno dialogato sul ruolo svolto dal poema tassiano quale fonte d’ispirazione per artisti e compositori attraverso i secoli.

“L’incontro stesso è concepito come un dialogo” spiega Laura Benedetti. “All’analisi e lettura di brani significativi della Liberata si alterneranno le immagini e le note da essi ispirate, in un significativo scambio di spunti e suggestioni che cercheremo di rievocare e esaminare”.

Per Peter Lukehart, il poema tassiano è parte di un condiviso patrimonio culturale europeo. “A partire dalla sua pubblicazione nel 1581, il testo della Gerusalemme liberata si è imposto quale fonte di materiale narrativo per incisori, pittori e artigiani, come testimoniano edizioni riccamente illustrate e residenze decorate con scene del poema in Italia e in Francia. Bernardo Castello, Domenico Tintoretto, Annibale e Agostino Carracci e Nicholas Poussin sono solo alcuni degli artisti che hanno tratto ispirazione dal genio tassiano, in un movimento che ha attraversato i secoli e le frontiere nazionali”.

L’intrinseca musicalità del verso tassiano e la sapiente orchestrazione degli episodi del poema rendeva inoltre inevitabile l’incontro con la musica. In omaggio a questo ulteriore aspetto dell’influenza esercitata dal genio tassiano, Benedetti e Lukehart hanno concluso la loro presentazione con la discussione del duello fatale di Tancredi e Clorinda e Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Claudio Monteverdi. L’incontro si è tenuto nella più grande biblioteca del mondo, la Library of Congress, in concomitanza con una mostra di edizioni rare del poema curata da Lucia Wolf, bibliotecaria della Divisione Europea, che per l’occasione esporrà alcuni dei tesori della collezione.

Laura Benedetti – docente e scrittrice nata a L’Aquila -, che al poema tassiano ha dedicato la monografia La sconfitta di Diana. Un percorso per la «Gerusalemme liberata», sottolinea l’attualità e rilevanza della Gerusalemme liberata. “Troppo spesso questo poema, che è un vero monumento della cultura europea, viene fatto oggetto di una lettura limitata e ideologica che lo propone quale esempio di un cattolicesimo intransigente e contro-riformato. In realtà le sue spinte centrifughe, i legami che si intrecciano tra individui appartenenti a fedi diverse, la sua stessa tormentata storia editoriale e l’umana vicenda del suo autore testimoniano la necessità e finanche il fascino del dialogo con chi è diverso da noi per genere, razza e religione – categorie che, come Tasso dimostra, sono molto più fluide e permeabili di quanto possa sembrare a prima vista”.


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