The 2022 Nativity scene in St Peter’s Square (Photo: Beppe611/Dreamstime)

The tradition of the Christmas Tree and Nativity scene in the Vatican is a relatively recent but deeply symbolic addition to the Church’s celebration of Christmas. The Vatican Christmas Tree was first introduced in 1982 during the papacy of John Paul II, who wanted to bring a more tangible and communal sense of Christmas spirit to St. Peter’s Square. The tree, a custom that originated in Northern Europe and became widely popular across Christian countries, was chosen to complement the longstanding tradition of the Nativity scene, or presepe, which had been a cornerstone of Italian and Catholic Christmas celebrations for centuries.

The Nativity scene in St. Peter’s Square was also introduced in 1982 by John Paul II; a special presepe is donated each year by different regions and, while most follow traditional depictions of the Holy Family, shepherds, and angels, some have stood out for their creativity, artistic interpretation, or controversy. In 2017, for instance, the presepe donated by the Abbey of Montevergine in Campania, sparked significant debate due to its unconventional portrayal of the corporal works of mercy. The display included a semi-nude figure being clothed, which some observers interpreted as homoerotic, and a deceased person, elements that many found jarring in the traditional context of a Nativity scene. In 2020, the Nativity scene from Castelli, a town in the Abruzzo region renowned for its ceramics, also drew widespread criticism: the display featured cylindrical ceramic figures with minimalistic designs, including unexpected additions such as an astronaut and a knight, which many felt deviated too far from traditional representations. Despite these occasional controversies, the Nativities of Piazza San Pietro are usually well loved and have become a real symbol of the capital’s holiday season. 

St Peter’s Square’s Christmas Tree, a tradition that started in 1982, thanks to Pope John Paul II (Photo: Alexirina27000/Dreamstime)

The tree, often a fir or spruce, also comes from a different part of the world each year. The Vatican has received annual tree donations from various European regions and countries, each contributing to the festive display: for instance, in 2021, a 28-meter spruce from the Trentino region of northern Italy adorned the square, while in 2023, a similar tree was provided by the municipality of Macra in Piedmont.

La tradizione dell’albero di Natale e del presepe in Vaticano è un’usanza relativamente recente ma profondamente simbolica alla celebrazione del Natale da parte della Chiesa. L’albero di Natale del Vaticano è stato introdotto per la prima volta nel 1982 durante il papato di Giovanni Paolo II, che desiderava portare un senso più tangibile e comunitario dello spirito natalizio in Piazza San Pietro. L’albero, un’usanza che ha avuto origine nell’Europa settentrionale ed è diventata molto popolare nei Paesi cristiani, è stato scelto per completare la tradizione di lunga data del presepe, da secoli un pilastro delle celebrazioni natalizie italiane e cattoliche. 

Il presepe in Piazza San Pietro è stato introdotto nel 1982 da Giovanni Paolo II; un presepe speciale viene donato ogni anno da diverse regioni e, se la maggior parte segue le raffigurazioni tradizionali della Sacra Famiglia, dei pastori e degli angeli, alcuni si sono distinti per la loro creatività, interpretazione artistica o controversia. Nel 2017, ad esempio, il presepe donato dall’Abbazia di Montevergine in Campania ha scatenato un dibattito significativo a causa della rappresentazione non convenzionale delle opere di misericordia corporali. L’esposizione includeva una figura seminuda che alcuni osservatori hanno interpretato come omoerotica, e una persona defunta, elementi che molti hanno trovato stridenti nel contesto tradizionale di un presepe. Nel 2020, anche il presepe di Castelli, cittadina in Abruzzo rinomata per le sue ceramiche, ha suscitato ampie critiche: l’esposizione presentava figure cilindriche in ceramica con design minimalisti, tra cui aggiunte inaspettate come un astronauta e un cavaliere, che molti hanno ritenuto si discostassero troppo dalle rappresentazioni tradizionali. Nonostante queste occasionali controversie, i presepi di Piazza San Pietro sono solitamente molto amati e sono diventati un vero e proprio simbolo delle festività della capitale. Anche l’albero, spesso un abete o un abete rosso, proviene ogni anno da una parte diversa del mondo. Il Vaticano ha ricevuto donazioni annuali di alberi da varie regioni e Paesi europei, ognuno dei quali ha contribuito all’allestimento festivo: ad esempio, nel 2021, un abete rosso di 28 metri proveniente dal Trentino, nel nord Italia, ha adornato la piazza, mentre nel 2023 un albero simile è stato fornito dal comune di Macra in Piemonte.

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