Saint Patrick's Day Parade in New York. Photo: Stuart Monk/Dreamstime

Dear Readers,March brings shamrocks and my annual “St. Patrick was Italian” column:

A “St. Patrick was Italian” remark, tossed into your March conversations, can make boring talk into boiling talk if you have some conversational fodder, to buttress your claim.

The first St. Patrick’s Day in the US was held in Boston in 1734. By stretching things a little bit, you can correctly state that “St. Patrick was Italian.”

Patrick’s parents were Romans. The Romans ruled England at that time. Calpurnius, Patrick’s father, was a high Roman diplomat living in England, but a Roman citizen. The upper classes, both the natives and those descended from the Roman settlers, as Patrick’s family was, valued the Roman educational system and made sure their children were taught Latin and an appreciation of Roman law and literature.

Patrick was born in England around the year 385 AD. Roman cities in England had shops and beautiful houses, so Patrick lived the good life for a while, as Britain became romanized and roads and towns with typical Roman facilities of public baths, temples, basilicas, forums and grand city gates developed.

Across the sea in Ireland (Eire), things were not so good. Tribal kings were constantly feuding, and in the year 400 AD a tribal king (Niall) attacked England. He took thousands of prisoners, including Patrick, for slaves. Soon, the rich little Roman kid was forced to herd pigs and sheep, just a poor little slave boy far from home. Patrick was taken to Northern Ireland and sold to another tribal king named Meliucc. Meliucc and his family were kind on Patrick, and their children were good company. Still, Patrick (Maewyn) was alone in a strange land, only 15 years old.

At 21 years old, after six years as a slave, he ran away. Walking many miles to the sea, he found a ship that took him back to England. By now, the Romans had been chased out. Patrick sailed across the channel and wandered through Europe, and then on to Rome, and found that by the year 410 AD, the center of all Roman power had been conquered as well. His past was really dead, so he decided to go back to England to think, pray and live very quietly there. While in prayer, he felt certain that God was calling him back to Ireland, to bring all those tribes together and make Ireland a Christian land. But first, Patrick went to France and studied religion there for ten years.

Icon of Saint Patrick. Copyrighted work available under Creative Commons License. Author: bobosh_t AKA “Father Ted.” https://www.flickr.com/photos/frted/5692057805. License:https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/

Because he was able to speak Celtic, in the year 432 AD, Pope Celestine made Patrick a Bishop and named him Patricius. Now, Bishop Patricius sailed for Ireland. The Irish people were not interested in Christianity and tried to stone him to death. 

The Bishop and his men fled and found shelter for the night in a barn near the shore. The barn belonged to a tribal king named Dichu. He thought the Bishop and his men were robbers and wanted to kill them. 

Patrick held out his hand and smiled, and a golden aura shone on his face. Dichu put down his weapon, his fierce dog stopped growling (according to legend), and Dichu became the first Christian in Ireland and the barn, the first church.

Patrick traveled all over Ireland. Patrick showed people a shamrock, like a three-leafed clover. 

He explained the idea of the Father, the Son and the Holy Ghost. (If no shamrocks are handy, use the water, ice and steam idea). Today, the shamrock is Ireland’s national flower, and as more and more tribal kings and their people became Christians, they came together to worship and be united as a country. By the time he died in 461, Patrick had converted virtually all of Ireland to Christianity. Bishop Patricius drummed the snaked out of Ireland and into the sea (according to legend), and built hundreds of churches.

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Saint Joseph Feast is  on March 19th. St. Joseph (first century), the husband and foster father of Jesus Christ, was a descendant of King David, according to the genealogy presented by the Gospel. Betrothed to Mary, he decided to divorce her quietly when he found she was with child, but an angel of the Lord told him to take her as his wife, since the child to be born was the “Holy One of God.” 

Joseph assisted to the birth of Jesus and became his support and guide through his childhood. In a dream he was told by an angel to flee from Bethlehem with the infant and his mother, lest Herod kill the child. He accompanied them to the temple where Jesus was presented to God. With Mary, he sought the boy Jesus when he was lost on a pilgrimage to Jerusalem. In his work as a carpenter he shared the many hours of his trade with his son. 

Cari lettori,
Marzo porta i trifogli e la mia rubrica annuale “San Patrizio era italiano”.
Un’osservazione su “San Patrizio era italiano”, se lanciata nelle vostre conversazioni di marzo, può trasformare un discorso noioso in uno appassionato se avete un po’ di materiale di conversazione per sostenere la vostra affermazione.
Il primo St. Patrick’s Day negli Stati Uniti si tenne a Boston nel 1734. Tirando un po’ le cose, si può affermare correttamente che “San Patrizio era italiano”.
I genitori di Patrizio erano Romani. I Romani governavano l’Inghilterra a quel tempo. Calpurnius, il padre di Patrizio, era un alto diplomatico romano che viveva in Inghilterra, ma era un cittadino romano. Le classi superiori, sia i nativi che i discendenti dei coloni romani, come la famiglia di Patrizio, apprezzavano il sistema educativo romano e si assicuravano che ai loro figli venisse insegnato latino, diritto e letteratura romana.
Patrizio nacque in Inghilterra intorno all’anno 385 d.C. Le città romane in Inghilterra avevano negozi e belle case, così Patrizio visse una bella vita per un po’, mentre la Gran Bretagna si romanizzava e si sviluppavano strade e città con le tipiche strutture romane: bagni pubblici, templi, basiliche, fori e grandi porte urbane.
Dall’altra parte del mare, in Irlanda (Eire), le cose non andavano altrettanto bene. I re tribali erano costantemente in faida, e nell’anno 400 d.C. un re tribale (Niall) attaccò l’Inghilterra. Fece migliaia di prigionieri, tra cui Patrizio, e li rese schiavi. Ben presto, il ricco ragazzino romano fu costretto a pascolare maiali e pecore, un povero schiavo lontano da casa. Patrizio fu portato nell’Irlanda del Nord e venduto a un altro re tribale di nome Meliucc. Meliucc e la sua famiglia furono gentili con Patrizio, e i loro figli erano una buona compagnia. Tuttavia, Patrizio (Maewyn) era solo in una terra straniera, ad appena15 anni.
A 21 anni, dopo sei di schiavitù, scappò. Camminando per molte miglia verso il mare, trovò una nave che lo riportò in Inghilterra. Ormai i Romani erano stati cacciati. Patrizio attraversò la Manica e vagò per l’Europa, e poi verso Roma, e scoprì che nel 410 d.C. anche il cuore di tutto il potere romano era stato conquistato. Il suo passato era davvero morto, così decise di tornare in Inghilterra per pensare, pregare e vivere lì molto tranquillamente. Mentre era in preghiera, sentì con certezza che Dio lo stava chiamando di nuovo in Irlanda, per riunire tutte quelle tribù e rendere l’Irlanda una terra cristiana. Ma prima, Patrizio andò in Francia e lì studiò religione per dieci anni.
Poiché sapeva parlare il celtico, nell’anno 432 d.C., Papa Celestino rese Patrizio vescovo e lo chiamò Patricius. Poi il vescovo Patricius salpò per l’Irlanda. Il popolo irlandese non era interessato al Cristianesimo e cercò di lapidarlo a morte.
Il vescovo e i suoi uomini fuggirono e trovarono riparo per la notte in un granaio vicino alla riva. Il granaio apparteneva a un re tribale di nome Dichu. Egli pensava che il vescovo e i suoi uomini fossero dei ladri e cercò di ucciderli.
Patricius tese la mano e sorrise, e un’aura dorata brillò sul suo volto. Dichu mise giù la sua arma, il suo cane feroce smise di ringhiare (secondo la leggenda), e Dichu divenne il primo cristiano d’Irlanda e il granaio, la prima chiesa.
Patrizio viaggiò per tutta l’Irlanda. E mostrò alla gente un trifoglio per spiegare l’idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (Se non aveva trifogli a portata di mano, usava l’idea dell’acqua, del ghiaccio e del vapore). Oggi, il trifoglio è il simbolo nazionale dell’Irlanda, e man mano che sempre più re tribali e la loro gente diventavano cristiani, si riunivano per pregare ed essere uniti come un paese. Alla sua morte, nel 461, Patrizio aveva convertito praticamente tutta l’Irlanda al Cristianesimo. Il vescovo Patricius scacciò i serpenti dall’Irlanda e li gettò in mare (secondo la leggenda), e costruì centinaia di chiese.
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La festa di San Giuseppe è il 19 marzo. San Giuseppe (primo secolo), marito e padre adottivo di Gesù Cristo, era un discendente del re Davide, secondo la genealogia presentata dal Vangelo. Promesso sposo di Maria, decise di divorziare tranquillamente quando scoprì che era incinta, ma un angelo del Signore gli disse di prenderla in moglie, poiché il bambino che doveva nascere era il “Figlio di Dio”.
Giuseppe assistette alla nascita di Gesù e divenne il suo sostegno e la sua guida durante l’infanzia. In sogno gli fu detto da un angelo di fuggire da Betlemme con il bambino e sua madre, per evitare che Erode uccidesse il bambino. Li accompagnò al tempio dove Gesù fu presentato a Dio. Con Maria, cercò il bambino Gesù quando si perse durante un pellegrinaggio a Gerusalemme. Nel suo lavoro di falegname condivise molte ore del suo mestiere con suo figlio.

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