Detroit was founded by an Italian, Alfonso Tonti. Photo: Sean Pavone/Dreamstime.

Dear Readers,

June jottings with an Italian Connection:

Astronaut Michael Collins (1930-2021), pilot of the Apollo 11 spacecraft Columbia  who, along with astronauts Neil Armstrong and Buzz Aldrin made their historic first steps on July 20, 1969 passed away recently. He was born in Rome, where his father, a major general in the Army, was the military attaché to the US Embassy. After graduating from West Point, Michael Collins had joined the Air Force to avoid suggestions of nepotism in future assignments.

A smiling Michael Collins. Copyrighted work available under Creative Commons License. Author:NASA, scanned by Kipp Teague. License: Public Domain.

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June is the month we celebrate Father’s Day. On that day we honor the “father” figures in our lives, whether it was our grandfather, uncle or older brother, who was there to smooth out the bumps of life or as a mentor. “Father” earned a treasured place in our heart and although he may have left us years ago his memory will be very much alive on June 20th, Father’s Day.

As I have said before, I think that my father, Vincenzo, and all the other young men who left their small villages in Italy to sail across the Atlantic were the “astronauts” of their day. 

Modern day astronauts and their trip to the moon is worthy of our admiration, but their voyage was undertaken with the back-up of thousands, both in personnel, technology, and money. 

To me, the real pioneers of travel were our fathers and our grandparents who left their isolated and obscure villages to begin a journey to what was, for them, like another planet.

To a world thousands of miles away, they set out with no money and the added burden of not being able to read or speak one of the world’s most difficult languages…

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Blue Moon or “Ce Na Luna Mezzo Mare:” the moon, always a familiar sight in the nighttime sky, put on a new show for us earthlings in 1969 when Apollo 11 astronaut Neil Armstrong stepped onto its surface, saying “That’s one small step for man, one giant leap for mankind.” The Apollo 11 mission was the fifth space flight to carry men into space, and the third to orbit around the moon. But it became famous as the first one to land a man on the satellite. Almost 600 million people worldwide watched or listened as Armstrong set foot on the lunar surface. A television camera transmitted ghostly black-and-white images back to the Earth. Armstrong was followed 15 minutes later by Buzz Aldrin. A third astronaut, Michael Collins, remained in the command module. Aldrin and Armstrong collected soil and rock samples, tested their ability to walk on the moon’s surface, and took photographs. Finally, they left an American flag, an Apollo 11 mission patch, a disk with messages from more than 70 world leaders, and a plaque that read, Here Men from the Planet Earth First Set Foot Upon the Moon, July 1969 AD. We Came in Peace for All Mankind...

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Detroit, Michigan was co-founded in 1700 by Alfonso Tonti, (younger brother of Enrico Tonti, explorer and Italian “Father of Arkansas”). AlfonsoTonti, co-founded Detroit with Antoine Cadillac. Alfonso Tonti’s daughter Teresa, was the first white child born in Detroit.

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Films were slow to be recognized by the Fascist regime (1922-1943) for their propagandist potential. But by 1934 Mussolini did and began to support the cinema financially. He also limited the number of foreign imports, had films added to the arts festival in Venice, and in 1937 inaugurated Cinecittà, the film studio complex just outside Rome. From 1938 to 1944 the proportion of Italian productions against imports rose rapidly. Films made during the Fascist period featured glorious victories from the past (the Romans again), and from the present – the war in Ethiopia, for example. During this time, not all movies were vehicles for propaganda, though no films could be made that were overtly critical of the regime. Most popular at the time were escapist, sentimental, “white telephone” films, so-called because the heroine would have a gleaming white telephone in her boudoir, Hollywood-style — a touch of the exotic for the average Italian at the time, who never even saw such a thing, let alone owned one, in real life.

Antonio Meucci. (Copyrighted work available under Creative Common License. Author: radiomarconi.com. License: Public Domain.

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June 11, 2002, the US Congress acknowledged Italian immigrant Antonio Meucci as the true inventor of the telephone! Meucci began developing a talking telegraph in 1849. He filed a patent caveat but could not renew it when it expired. Adding some scandal, the functioning models of his invention were lost by the Western Union affiliate laboratory. Alexander Graham Bell was not the inventor of the telephone even though he received a patent. In January 1887, Bell’s patent came into question in court and a move to annul the patent was issued on the grounds of fraud and misrepresentation. Meucci died in October 1889, the case was discontinued as moot. This is a case where a person who received the credit for the invention of the telephone was the wrong person. While few people know that Meucci is the true inventor, the declaration by Congress corrects the record.

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Cari lettori,
Giugno ha una Italian Connection:
L’astronauta Michael Collins (1930-2021), pilota della navicella Apollo 11 Columbia con gli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin che fecero gli storici primi passi sulla Luna il 20 luglio 1969 è scomparso recentemente. Era nato a Roma, dove suo padre, generale maggiore dell’esercito, era l’addetto militare dell’Ambasciata Usa. Dopo essersi laureato a West Point, Michael Collins si era arruolato nell’Aeronautica militare per evitare accuse di nepotismo nei futuri incarichi.
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Giugno è il mese in cui si celebra la festa del papà. In quel giorno onoriamo le figure “paterne” della nostra vita, che si tratti del nonno, dello zio o del fratello maggiore, lì per appianare le asperità della vita o mentori. Il “Padre” si è guadagnato un posto prezioso nel nostro cuore e anche se ci ha lasciato anni fa, il suo ricordo sarà molto vivo il 20 giugno, la festa del papà.
Come ho già detto, penso che mio padre Vincenzo, e tutti gli altri giovani uomini che lasciarono i loro piccoli villaggi in Italia per solcare l’Atlantico, siano stati gli “astronauti” dei loro tempi.
Gli astronauti dei giorni nostri e il loro viaggio sulla Luna sono degni della nostra ammirazione, ma il loro viaggio fu intrapreso con l’appoggio di migliaia di persone, sia a livello di persone che in termini di tecnologia e denaro.
Per me, i veri pionieri del viaggio sono stati i nostri padri e i nostri nonni che lasciarono i loro villaggi isolati e oscuri per iniziare un viaggio verso quello che era, per loro, un altro pianeta. In un mondo lontano migliaia di chilometri, partirono senza soldi e con l’ulteriore peso di non saper leggere o parlare una delle lingue più difficili del mondo…
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Blue Moon o “Ce Na Luna Mezzo Mare”: la Luna, da sempre spettacolo familiare nel cielo notturno, ha offerto un nuovo spettacolo per noi terrestri nel 1969 quando l’astronauta Neil Armstrong dell’Apollo 11 mise piede sulla sua superficie, dicendo: “Questo è un piccolo passo per l’uomo, un grande salto per l’umanità”. La missione Apollo 11 fu il quinto volo spaziale a portare uomini nello spazio e il terzo ad orbitare intorno alla Luna. Ma divenne famoso come il primo a far atterrare un uomo sul satellite. Quasi 600 milioni di persone in tutto il mondo guardarono o ascoltarono mentre Armstrong metteva piede sulla superficie lunare. Una telecamera trasmetteva sulla Terra immagini spettrali in bianco e nero. Armstrong fu seguito 15 minuti dopo da Buzz Aldrin. Un terzo astronauta, Michael Collins, rimase nel modulo di comando. Aldrin e Armstrong raccolsero campioni di suolo e roccia, testarono la loro capacità di camminare sulla superficie lunare e scattarono fotografie. Infine, lasciarono una bandiera americana, una toppa della missione Apollo 11, un disco con i messaggi di più di 70 leader mondiali e una targa che recitava: “Qui gli uomini del pianeta Terra misero per la prima volta piede sulla Luna, luglio 1969 d.C. Siamo venuti in pace per tutta l’umanità…”
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Detroit, Michigan fu co-fondata nel 1700 da Alfonso Tonti, (fratello minore di Enrico Tonti, esploratore e “Padre italiano dell’Arkansas”). Alfonso Tonti, co-fondò Detroit con Antoine Cadillac. La figlia di Alfonso Tonti, Teresa, fu la prima bambina bianca nata a Detroit.
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I film tardarono ad essere riconosciuti dal regime fascista (1922-1943) per il loro potenziale propagandistico. Ma dal 1934 Mussolini li riconobbe e cominciò a sostenere finanziariamente il cinema. Limitò anche il numero di importazioni dall’estero, fece inserire i film al festival delle arti di Venezia, e nel 1937 inaugurò Cinecittà, il complesso di studi cinematografici appena fuori Roma. Dal 1938 al 1944 la proporzione di produzioni italiane contro le importazioni aumentò rapidamente. I film realizzati durante il periodo fascista presentavano gloriose vittorie del passato (e dei Romani), e del presente – la guerra in Etiopia, per esempio. Durante questo periodo, non tutti i film sono stati veicoli di propaganda, anche se non si potevano fare film che fossero apertamente critici nei confronti del regime. I più popolari all’epoca sono stati i film di evasione, sentimentali, del “telefono bianco”, così chiamati perché l’eroina aveva un luccicante telefono bianco nel suo boudoir, in stile hollywoodiano – un tocco di esotico per l’italiano medio dell’epoca, che non aveva mai visto una cosa del genere, figuriamoci possederne uno, nella vita reale.
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L’11 giugno 2002, il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto l’immigrato italiano Antonio Meucci quale il vero inventore del telefono! Meucci iniziò a sviluppare un telegrafo parlante nel 1849. Depositò un caveat di brevetto, ma non potè rinnovarlo alla scadenza. Aggiungendo un po’ di scandalo, i modelli funzionanti della sua invenzione furono persi dal laboratorio affiliato della Western Union. Alexander Graham Bell non fu l’inventore del telefono anche se ricevette un brevetto. Nel gennaio del 1887, il brevetto di Bell venne messo in discussione in tribunale e venne emesso un provvedimento di annullamento del brevetto per frode e false dichiarazioni. Meucci morì nell’ottobre 1889, la questione fu definita irrilevante. Questo è il caso in cui una persona che ha ricevuto riconoscimenti per l’invenzione del telefono era in realtà la persona sbagliata. Se poche persone sanno che Meucci è stato il vero inventore del telefono, la correzione è arrivata con la dichiarazione del Congresso nel 2002.
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