Sono le 20.57 di lunedì 21 agosto quando una scossa con epicentro nel mare al largo di Ischia, spezza due vite, abbatte diverse case e imprigiona sotto le macerie un’intera famiglia: tre fratellini sono stati estratti vivi “miracolosamente sani” dalle macerie dopo 16 ore di scavo a mani nude. Alcune frazioni di Casamicciola e Lacco Ameno sono devastate, 42 i feriti di cui uno grave. Undicimila turisti hanno preferito lasciare l’isola che vive tutto l’anno di turismo.
La Commissione europea “segue da vicino il terremoto che ha colpito l’isola d’Ischia, al largo di Napoli”, e ha annunciato di “essere a disposizione delle autorità italiane per fornire qualsiasi tipo di assistenza immediata necessaria”.
Il sisma – ricordano oggi da Bruxelles – è avvenuto appena prima del 24 agosto, data in cui l’anno scorso il centro Italia è stato colpito da un terremoto costato la vita a circa 300 persone in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e seguito da altre scosse nell’ottobre 2016 e nel gennaio 2017.
La data del 24 agosto 2016 è ancora “una ferita aperta per molte delle persone duramente colpite”.
Gli italiani non hanno dimenticato, e l’Europa non ha dimenticato gli italiani: è ormai un anno che fornisce assistenza alle popolazioni terremotate. Appena dopo la catastrofe la Commissione europea ha sostenuto le autorità della protezione civile italiane fornendo carte del sistema satellitare europeo Copernicus tramite il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze.
Il Presidente Juncker aveva espresso allora la propria ammirazione per la forza e la tenacia del popolo italiano e aveva dichiarato che la basilica di San Benedetto di Norcia, distrutta dal terremoto, sarebbe stata restaurata con l’aiuto dei fondi europei, in segno di solidarietà e amicizia inviolabile con l’Italia.
A dicembre la Commissione ha versato un primo contributo finanziario di 30 milioni di euro a titolo del Fondo di solidarietà dell’UE e nel giugno 2017 ha proposto di mobilitare il Fondo per un importo di 1,2 miliardi di euro, il maggiore sostegno mai concesso a titolo di tale fondo. Ha inoltre proposto un nuovo meccanismo di sostegno in seguito a catastrofi naturali, al fine di finanziare le opere di ricostruzione al 95% con i fondi europei. Tale meccanismo, ormai in vigore da luglio 2017, è disponibile per tutti gli Stati membri colpiti da calamità.
Infine, i giovani volontari del Corpo europeo di solidarietà sono arrivati a Norcia per contribuire alla ricostruzione e fornire servizi alla popolazione.
In totale circa 230 giovani dovrebbero fornire assistenza fino al 2020 alle comunità vittime dei terremoti in Italia. Questi giovani, sottolineala Commissione Ue, “sono simbolo di un’Europa che si impegna per i suoi cittadini e li protegge”.