Ancora una testimonianza della vita quotidiana a Pompei prima dell’eruzione del 79 d.C. Dopo la Domus con l’affresco di Priapo, l’alcova affrescata e la Domus dei Delfini, la Regio V ha regalato un’attività commerciale per la rivendita di bevande calde e fredde e generi alimentari.

Gli scavi hanno cioè portato alla luce un Termopolio (tavola calda) nello slargo che fa da incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi, ormai interamente portato in luce nel cantiere di scavo.
L’impianto commerciale è parzialmente scavato, in quanto collocato lungo uno dei fronti di scavo, oggetto dell’intervento di messa in sicurezza e consolidamento del Grande Progetto Pompei, che sta interessando gli oltre 3 km di perimetro dell’area non scavata del sito.

Le decorazioni del bancone raffigurano su un lato, una figura di Nereide su cavallo in ambiente marino e dall’altro l’illustrazione, molto probabilmente, dell’attività stessa che si svolgeva nella bottega, quasi come un’insegna commerciale.
Il ritrovamento di anfore poste davanti al bancone, al momento dello scavo, rifletteva esattamente l’immagine dipinta.

I termopoli, dove si servivano bevande e cibi caldi, come indica il nome di origine greca, conservati in grandi dolia (giare) incassate nel bancone di mescita in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine consumare il prandium (il pasto) fuori casa. Nella sola Pompei se ne contano una ottantina.

“Per quanto strutture come queste, siano ben note nel panorama pompeiano – dichiara la direttrice ad interim, Alfonsina Russo – il rinnovarsi della loro scoperta, con anche gli oggetti che accompagnavano l’attività commerciale e dunque la vita di tutti i giorni, continua a trasmettere emozioni intense che ci riportano a quegli istanti tragici dell’eruzione, che pur ci hanno consegnato  testimonianze uniche della civiltà romana”.
La Regio V si estende su una superficie di oltre 1.000 mq. L’intervento in corso è il più grande scavo estensivo dal dopoguerra ad oggi a Pompei.


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