Sergio Davì in San Pedro (Photo courtesy of Sergio Davì)

“After the long but wonderful Mexican interlude, here I am in San Diego, the penultimate stage of the Ocean to Ocean RIB Adventure.” 

Sergio Davì announces his arrival at the port of San Diego with a message shared on his social media pages where almost 15,000 fans have been following his adventure, which began on December 15th from the Arenella port in Sicily. “It took me just 58.3 nautical miles and 2 hours and 30 minutes of navigation to cross the border from Mexico and enter the United States, ” Davì commented. He began his journey five months ago aboard an 11-meter motorized dinghy, the Aretusa Explorer, which took him all the way to Los Angeles.

“With a total of 9,201.80 nautical miles, 519 hours and 32 minutes, an average total consumption of 3.5 liters/mile and sea conditions not always favorable, at 13.00 local time with the docking in Los Angeles in the port of San Pedro, I can finally declare the Ocean RiB Adventure is over!” Davì said. On Monday, May 23, he was welcomed by the Italian consul general of Los Angeles Silvia Chiave, andvice-consul Pietro Bellinghieri, as well as the whole San Pedro Community, who showed up with a delegation of fishermen from Terrasin, a small fishing village near Palermo. President of Suzuki Motor of America, Yamamoto, and vice-presidents Wahira and Blakely were also present. 

“I extend an ample and heartfelt thanks to all those who, in various ways, made this ambitious dream possible, despite the many difficulties encountered since its conception. But I also want to thank each of you, who followed me with all your affection throughout the experience, never making me feel alone.”

The ocean crossing made several stops, in Spain (Balearic and Canary Islands), Gibraltar, Cape Verde, French Guiana, Trinidad & Tobago, Curaçao, Colombia, Panama, Guatemala, Mexico and, finally, the United States. “Weather conditions were not always optimal. The passion for navigation and the sea, however, is undoubtedly the main ingredient of this umpteenth enterprise,” Sergio told us. “The Atlantic crossing from Cape Verde to French Guiana was non-stop, and in general there was no shortage of unforeseen events and difficulties throughout the entire adventure: from the forced stop in the Canary Islands due to Covid and the sea conditions, which were often particularly adverse, and again the hijacking of the route in the Caribbean to escape pirates.”

Sergio Davì arrival in San Diego (Photo courtesy of Sergio Davì)

It was10 thousand nautical miles and about three months-long journey, which also saw some guests of honor onboard for a couple of trips, including Massimo Nalli (president of Suzuki Italy), Carlos Santaella Martinez (aftersales manager at Movil Motors Importador Suzuki por España), Ruben Rabadan Gallardo (corporate manager outboard marine division in Suzuki Motor de Mexico) and Stefano Germani (Financial Manager of I-Tronik).

Davì is a professional skipper and president of CiuriCiuriMare, anassociation dedicated to extreme adventures on rubber dinghies, recreational excursions as well as training in the nautical field. An expert in ocean navigation, Davì is the creator and commander of no less than five world-class nautical enterprises that have indelibly marked the nautical world, writing his name in history.

Davì embarked on the first of his raft crossings in October 2010, when he carried out the mission From the flowers of Sicily to the flowers of Holland Palermo-Amsterdam. In the summer of 2012, Davì decided he wanted to sail the over 4,000 nautical miles between Palermo and the Arctic Circle: it is the Nordkapp RIB Mission. In 2015, he attempted the crossing from Palermo to Rio de Janeiro aboard a 9m dinghy, a mission which, after almost a month of navigation and 1670 nautical miles traveled, ended due to an unexpected event.

Sergio Davì with Consul General Silvia Chiave and LA Council member Joe Buscaino (Photo courtesy of Sergio Davì)

In June 2019 Sergio, Davì set sail from Palermo to New York. The Ice RIB Challenge was an almost 7,000 nautical miles trip, carried out aboard an 11-meter motorized dinghy with two 350hp outboards. During the three months of challenging and risky solo sailing, Davì endured prohibitive conditions, facing icebergs wrapped in fog, as well as adverse weather and water conditions, in one of the most treacherous seas in the world: the Labrador Sea.

But Davì’s journey is much more than an ocean crossing: he named it Ocean to Ocean RIB Adventure, and his journey was also dedicated to ocean health issues. During the crossing, Davì collected seawater samples to detect the presence of microplastics and heavy metals, and will carry out the analysis of metal traces, focusing in particular on little-studied or specific geographical reference points. For this trip, Davì collaborated with the Experimental Zooprophylactic Institutes of Piedmont, Liguria, Valle d’Aosta, and Sicily to examine the dangers of ocean pollution on human health. “Together we will not only test the latest technologies available on the market, but we will promote a fundamental message for the life of all living beings: the sea is our source of life, without it we could not exist. The institutes gave me the opportunity to turn my own journey into a study and research experience, but also to warn the world we need to protect our seas and oceans,” Davì concluded.  

“Chiusa la lunghissima ma meravigliosa parentesi messicana, eccomi qui a San Diego, penultima tappa della Ocean to Ocean RIB Adventure”. Sergio Davì annuncia il suo arrivo al porto di San Diego con un messaggio condiviso sulla sua pagina social dove quasi 15.000 iscritti hanno seguito la sua avventura iniziata il 15 dicembre dal porto dell’Arenella in Sicilia. “Mi sono servite appena 58.3 miglia nautiche e 2 ore e 30 minuti di navigazione per varcare il confine dal Messico e fare ingresso negli Stati Uniti”. Ha concluso Davì che da Palermo ha iniziato il suo viaggio cinque mesi fa a bordo di un gommone motorizzato di 11 metri, l’Aretusa Explorer, che l’ha portato fino a Los Angeles.

“Con un totale di 9.201,80 miglia nautiche, 519 ore e 32 minuti, un consumo medio totale di 3,5 litri/miglio e condizioni del mare non sempre favorevoli, alle 13.00 ora locale, con l’approdo a Los Angeles nel porto di San Pedro, posso finalmente dichiarare conclusa la Ocean RiB Adventure!”. Così ha commentato Davì lunedì 23 maggio mentre veniva accolto dalla console generale d’Italia di Los Angeles Silvia Chiave e dal vice console Pietro Bellinghieri, dalla comunità italiana di San Pedro, tra cui anche una delegazione di pescatori siciliani provenienti da Terrasin, piccolo borgo marinaro a pochi chilometri da Palermo, città da cui sono partite tutte le missioni di Davì, e dal presidente di Suzuki Motor of America, Yamamoto, accompagnato dai vice presidenti Wahira e Blakely.

“Rivolgo un esteso e sentito ringraziamento a tutti coloro che a vario titolo hanno reso possibile la realizzazione di questo ambizioso sogno, nonostante le numerose difficoltà riscontrate sin dalla sua ideazione. Voglio ringraziare anche ciascuno di voi, che non avete smesso un attimo di seguirmi con tutto il vostro affetto, non facendomi sentire mai solo”.

La traversata oceanica ha fatto diverse tappe: in Spagna (Baleari e Canarie), Gibilterra, Capo Verde, Guyana Francese, Trinidad&Tobago, Curaçao, Colombia, Panamà, Guatemala, Messico e infine Stati Uniti.
“Le condizioni meteo non sempre ottimali. La passione per la navigazione e il mare, però, sono senza dubbio l’ingrediente principale di quest’ennesima impresa” ha commentato Sergio.

“La traversata atlantica da Capo Verde alla Guyana Francese non ha avuto sosta e in generale lungo l’intera avventura non sono mancati imprevisti e difficoltà: dalla sosta forzata alle Canarie per il Covid alle condizioni meteomarine molte volte particolarmente avverse, e ancora il dirottamento di rotta nel mar dei Caraibi per sfuggire ad un abbordaggio da parte di pirati”.

Oltre 10 mila miglia nautiche e circa tre mesi di viaggio, con alcuni ospiti d’onore a bordo per un paio di tratte, tra i quali Massimo Nalli (presidente di Suzuki Italia), Carlos Santaella Martinez (aftersales manager in Movil Motors Importador Suzuki por España), Ruben Rabadan Gallardo (corporate manager outboard marine division in Suzuki Motor de Mexico) e Stefano Germani (Financial Manager di I-Tronik).

Davì, skipper professionista e presidente dell’associazione “CiuriCiuriMare”, dedita ad avventure estreme in gommone, diporto escursionistico nonché formazione in ambito nautico. Esperto di navigazione oceanica, Davì è ideatore e comandante di ben cinque imprese nautiche di portata mondiale che hanno segnato indelebilmente il mondo della nautica, scrivendo il suo nome nella storia.

Davì ha intrapreso la prima delle sue traversate in gommone nell’ottobre del 2010, quando ha realizzato la missione “Dai fiori di Sicilia ai fiori d’Olanda Palermo-Amsterdam”. Nell’estate 2012 Davì ha navigato per oltre 4000 miglia nautiche da Palermo al Circolo Polare Artico. E’ nata così la “Nordkapp RIB Mission”. Nel 2015 ha tentato la traversata da Palermo a Rio de Janeiro a bordo di un gommone di 9m, missione che però dopo quasi un mese di navigazione e 1670 miglia nautiche percorse è terminata per un imprevisto.

Nel giugno 2019 Sergio Davì è ripartito ed è salpato da Palermo alla volta di New York per la Ice RIB Challenge, questo il nome della sua ultima impresa che lo ha visto protagonista di un’esperienza lunga quasi 7000 miglia nautiche a bordo di un gommone di 11 metri motorizzato con due fuoribordo da 350hp ciascuno. Protagonista di tre mesi di navigazione in solitaria, durante questa avventura, la più impegnativa e rischiosa, Davì ha affrontato condizioni proibitive nella zona glaciale, trovandosi a fronteggiare iceberg avvolti dalla nebbia e avverse condizioni meteomarine in uno dei mari più insidiosi al mondo: il mar di Labrador.

Quella di Sergio Davì però è molto di più che una traversata oceanica. Davì l’ha battezzata Ocean To Ocean RIB Adventure e il suo viaggio è stato anche dedicato alle questioni relative alla salute degli oceani. Durante la traversata ha infatti raccolto campioni di acqua di mare per rilevare la presenza di microplastiche e metalli pesanti ed effettuato l’analisi di tracce metalliche, soffermandosi in particolare su punti di riferimento geografici poco studiati o specifici. Per questo viaggio, ha collaborato con gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e Sicilia per esaminare i pericoli dell’inquinamento degli oceani per la salute umana. “Insieme non solo testeremo le ultime tecnologie disponibili sul mercato, ma promuoveremo un messaggio fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi: il mare è la nostra fonte di vita, senza di esso non potremmo esserci. Con tutti i mezzi a nostra disposizione, mi stanno dando l’opportunità di trasformare il mio viaggio in una esperienza di studio e ricerca, nonché in un monito per la protezione dei nostri mari e oceani” ha affermato Davì.


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