Yogi Berra in 2000. Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author:Kingkongphoto & www.celebrity-photos.com from Laurel Maryland, USA. License: CC BY-SA 2.0

Dear Readers,

Labor Day will be celebrated in  the US on Monday, September 6th 2021. In Italy, on August 8, Italy celebrated the Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo, a national day to remember the sacrifices of Italian workers throughout the world. The annual celebration, instituted in 2001, also recalls the anniversary of the Marcinelle tragedy in Belgium, where on August 8, 1956, 262 miners, including 136 Italians lost their lives in a charcoal mine in the Bois du Cazier.

Italy’s Minister of Foreign Affairs, Lugi DiMaio, said on this occasion that “Italian emigration around the world has always shown the talent, dedication and professionalism of our compatriots.”

On December 6 1907, in a mine explosion in Monongah, West Virginia, 362 miners lost their lives, including 171 Italian migrants.

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Labor for the early 1900s migrants usually involved a pick and shovel or some other dangerous or back breaking work. The Italians that came were usually very poor because those who owned land or were well off had already “trovato l’America.” It is with pride that I note many of their sons and daughters–  who often spoke no English upon entering kindergarten or first grade although born in America —  were able to grow up and make a name for themselves in many different fields. Here are a few I have met at NIAF events through the years:

Albert Rosellini, former Washington state governor, served from 1957-1965.

Among his accomplishments were the Highway 520 “floating bridge,” erected under budget and now named for him; the University of Washington Medical School, and cleaning up medieval conditions in state prisons, juvenile homes, and mental institutions. In the 1970s he tried a political comeback but was smeared with a “Godfather” image for his close association with an Italian American strip club owner. It ended his political career. He worked and drove until age 99 and died at age 101.

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Ernest Borgnine, was born Ermes Borgnino in Connecticut, from northern Italian parents. His film career spanned over sixty years. His breakthrough role was as a sadistic sergeant in From Here to Eternity (1953). In homage to his heritage he played the lead role as an unmarried Italian American butcher in Marty and, later, as heroic New York Police Lt. Joseph Petrosino in Pay or Die.

Grace Kelly presents the Oscar for Best Actor to Borgnine for his performance in Marty, 1956. Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Public Domain.

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Jeno Paulucci, was born Luigino Francesco Paulucci in Hibbing, Minnesota where his father Ettore had come to mine “red gold,” the rich iron deposits discovered in the north country of Minnesota and Michigan. The iron deposits discovered in the late 1800s were a magnet that drew people from all over the world, many from places where they had learned the skills of mining. Ettore, for instance, came from the town of Bellisio Solfare (“Beautiful sulfur”) in the sulfur-mining province of Pesaro, Italy.

Michelina Buratti was eighteen years old when she left her home in Bellissimo Solfare to come to the United States. In Hibbing, Michelina married Ettore Paulucci, her betrothed, who had come a year earlier.

Michelina and Ettore had a hard life for many years. The pay of an immigrant miner ran to $4.20 a day. Jeno parlayed his experience in a grocery business into developing canned Chinese food under the name Chun Kinng in the 1950s. He sold the company for $63 million in 1966. Two years later he pioneered the frozen pizza industry under the name Jeno’s. He sold out in 1985 for $135 million.

In 1975, he and other Italian American activists founded NIAF, the National Italian American Foundation in Washington, DC.

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Yogi Berra, New York Yankees and NY  Mets catcher, left us on September 22, 2015 at age 90. Yogi Berra was also honored with a stamp  by the US Postal  Service this year, first day of issue June 24, 2021.

Lawerence Peter Berra was born on May 12, 1925 in St. Louis, Missouri, where his immigrant father was a brick-layer. Berra left school in the eight grade to work as a factory laborer and truck driver, but he always harbored a desire to play ball and spent his free time on the field.  In 1942, Berra tried out for the St. Louis Cardinals, but was told he had  no future in the major leagues. Not one to give up, Berra got a minor league contract with the New York Yankees, thanks to a former umpire who knew his catching and hitting skills.

In 1943, Berra played with the Norfolk (Virginia) Tars and slowly rose through the ranks of the minors. By 1946, he was promoted to the Yankees, and in an auspicious debut, hit a home run his first time at bat.

Berra was an outstanding runner and catcher. He played on the American League All-Star Team from 1948 through 1962 and was named Most Valuable Player in 1951, 1954 and 1955. He retired from playing in 1963, managed the New York Mets, and was elected to the Baseball Hall of Fame in 1971.

Cari lettori,

La festa dei lavoratori sarà celebrata negli Stati Uniti lunedì 6 settembre 2021. In Italia, l’8 agosto, si è celebrata la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo. La celebrazione annuale, istituita nel 2001, ricorda anche l’anniversario della tragedia di Marcinelle in Belgio, dove l’8 agosto 1956 persero la vita 262 minatori, tra cui 136 italiani, in una miniera di carbone nel Bois du Cazier.

Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha detto in questa occasione che “l’emigrazione italiana nel mondo ha sempre dimostrato il talento, la dedizione e la professionalità dei nostri connazionali”.

Il 6 dicembre 1907, nell’esplosione di una miniera a Monongah, West Virginia, persero la vita 362 minatori, tra cui 171 emigranti italiani.
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Il lavoro per i migranti dei primi anni del 1900 di solito comportava un piccone e una pala o qualche altro lavoro pericoloso o che spezzava la schiena. Gli italiani che arrivavano erano di solito molto poveri perché quelli che possedevano terreni o erano benestanti avevano già “trovato l’America”. È con orgoglio che noto che molti dei loro figli e figlie – che spesso non parlavano inglese quando entravano all’asilo o in prima elementare, anche se nati in America – sono stati in grado di crescere e farsi un nome in molti campi diversi. Eccone alcuni che ho incontrato agli eventi della NIAF nel corso degli anni:

Albert Rosellini, ex governatore dello Stato di Washington, è stato in servizio dal 1957 al 1965. Tra le sue realizzazioni il “ponte galleggiante” della Highway 520, eretto sotto budget e che ora porta il suo nome; la Scuola di Medicina dell’Università di Washington, e la pulizia delle prigioni statali che si trovavano in uno stato medievale, delle case per minori e degli istituti mentali. Negli anni ’70 tentò una rimonta politica, ma fu imbrattato con un’immagine da “Padrino” per la sua stretta associazione con il proprietario di uno strip club italo-americano. Questo mise fine alla sua carriera politica. Lavorò e guidò fino all’età di 99 anni e morì a 101 anni.
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Ernest Borgnine, nato Ermes Borgnino nel Connecticut, da genitori italiani del nord. La sua carriera cinematografica durò più di sessant’anni. Il suo ruolo di svolta fu quello di un sergente sadico in From Here to Eternity (1953). In omaggio alla sua ascendenza ha interpretato il ruolo principale di un macellaio italo-americano non sposato in Marty e, più tardi, l’eroico tenente della polizia di New York Joseph Petrosino in Pay or Die.
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Jeno Paulucci, nato Luigino Francesco Paulucci a Hibbing, Minnesota, dove suo padre Ettore era venuto per estrarre “l’oro rosso”, nei ricchi depositi di ferro scoperti nel nord del Minnesota e del Michigan. I depositi di ferro scoperti alla fine del 1800 erano una calamita che attirava gente da tutto il mondo, molti da luoghi in cui avevano imparato l’arte mineraria. Ettore, per esempio, veniva dalla città di Bellisio Solfare (“Bello zolfo”) nella provincia mineraria di Pesaro, Italia.

Michelina Buratti aveva diciotto anni quando lasciò la sua casa a Bellissimo Solfare per venire negli Stati Uniti. A Hibbing, Michelina sposò Ettore Paulucci, il suo promesso sposo, che era arrivato un anno prima. Michelina ed Ettore ebbero una vita dura per molti anni. La paga di un minatore immigrato era di 4,20 dollari al giorno. Jeno seppe sfruttare la sua esperienza in un business di alimentari per sviluppare cibo cinese in scatola sotto il nome di Chun Kinng negli anni ’50. Vendette l’azienda per 63 milioni di dollari nel 1966. Due anni dopo fu il pioniere dell’industria della pizza surgelata con il nome di Jeno’s. L’ha venduta nel 1985 per 135 milioni di dollari.

Nel 1975, insieme ad altri attivisti italoamericani, ha fondato NIAF, la National Italian American Foundation a Washington.
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Yogi Berra, catcher dei New York Yankees e dei NY Mets, ci ha lasciato il 22 settembre 2015 all’età di 90 anni. Yogi Berra è stato anche onorato con un francobollo dal Servizio Postale degli Stati Uniti quest’anno, primo giorno di emissione 24 giugno 2021.

Lawerence Peter Berra nascque il 12 maggio 1925 a St. Louis, Missouri, dove il padre immigrato era un muratore. Berra lasciò la scuola all’ottavo grado per lavorare come operaio e camionista, ma ha sempre nutrito il desiderio di giocare a pallone e trascorreva il suo tempo libero sul campo. Nel 1942, Berra fece un provino per i St. Louis Cardinals, ma gli fu detto che non aveva futuro nelle leghe maggiori. Non essendo uno che si arrende, Berra ottenne un contratto nella minor league con i New York Yankees, grazie ad un ex arbitro che conosceva le sue abilità di ricevitore e battitore.

Nel 1943, Berra giocò con i Norfolk (Virginia) Tars e lentamente salì attraverso i ranghi delle minors. Nel 1946 fu promosso negli Yankees e, in un debutto di buon auspicio, colpì un home run alla sua prima battuta.
Berra era un corridore e un catcher eccezionale. Giocò nell’American League All-Star Team dal 1948 al 1962 e fu nominato Most Valuable Player nel 1951, 1954 e 1955. Si ritirò dal gioco nel 1963, gestì i New York Mets e fu eletto nella Baseball Hall of Fame nel 1971.


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