Sono oltre 7,5 milioni gli alunni tra i banchi, e più di 800mila i professori in cattedra. In Italia si è tornati tutti in classe per il via al nuovo anno scolastico.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto L’Aquila, nel decennale del sisma che ha sconvolto l’Abruzzo, per la cerimonia che ha dato il via all’anno scolastico in Italia. “La scuola italiana – ha detto – ha grandi meriti. E straordinarie qualità. Lo dimostrano i nostri giovani che si fanno apprezzare ovunque, in Italia e all’estero. Lo dimostrano i giovani talenti che partecipano, con successo, agli incontri internazionali. Certo, la nostra organizzazione scolastica ha limiti che dobbiamo esaminare e continuamente superare. Tuttavia, dobbiamo saper valorizzare, sempre meglio, le eccellenze che siamo stati capaci di costruire e fare in modo che generino nuove, positive esperienze”.
L’Italia tuttavia spende solo il 3,6% del suo Pil per l’istruzione dalla scuola primaria all’università, una quota inferiore alla media Ocse del 5% e uno dei livelli più bassi di spesa tra i Paesi dell’Ocse. Negli Usa la spesa per studente spazia da 8.000 dollari nell’istruzione primaria (94% della media Ocse) a 9.200 per l’istruzione secondaria.