È bene ripeterlo una volta ancora: la cucina italiana strappa applausi ovunque. Se poi si aggiunge una location suggestiva ed elegante – in questo caso il lussuoso Hotel Mr. C di Beverly Hills -, il gioco è fatto.
 
L’occasione era il Savor the Flavor, vetrina di prodotti tipici del sud d’Italia presentati in prima persona dai loro esportatori, animati dal desiderio di far conoscere al pubblico americano le proprie tradizioni gastronomiche.
 
A far da padrona, come sempre, la qualità del nostro cibo, ribadita nella raffinata ballroom del Cipriani attraverso l’evento organizzato il 9 ottobre scorso dall’Italian Trade Agency, che, grazie alle sue cinque sedi presenti negli Stati Uniti (L.A., New York, Atlanta, Chicago e Miami), si occupa da anni di promuovere le relazioni commerciali ed economiche con l’estero. Ad aprire la giornata il direttore Carlo Angelo Bocchi, che ha introdotto gli ospiti presenti in sala e offerto una panoramica generale sull’export italiano, confermando la missione di divulgazione del marchio Made in Italy e della sua preservazione. 
  Intervento di Carlo Angelo Bocchi al Southern Italy Savor the Flavor 

  Intervento di Carlo Angelo Bocchi al Southern Italy Savor the Flavor 

 
I dati avvalorano il trend degli ultimi dieci anni circa, dove spiccano i numeri dello scorso semestre: oltre 13 milioni di euro di fatturato nel solo periodo gennaio-giugno 2014, a sottolineare la giusta direzione scelta dai nostri imprenditori verso il mercato a stelle e strisce. Non solo, nel 2013, a livello mondiale, l’industria alimentare e delle bevande ha rappresentato il secondo settore manifatturiero italiano, con una quota di mercato del 13% e una rendita di 132 milioni di euro. Numeri che giustificano una certa soddisfazione e permettono di lanciarsi in previsioni positive e nuove strategie di vendita. Ottimismo avallato anche dalla Management Resources of America di Carlo Alberto Bertozzi, che gestisce le aziende sussidiarie americane dei più importanti brand italiani, come Barilla, Parmacotto e Illy.
 
La presentazione del MRA, che ha avuto luogo mentre agli ospiti è stato offerto un eccellente pasto con prodotti tipici mediterranei, ha individuato la California come destinazione commerciale determinante e definito scenari futuri, considerata la tendenza sempre in crescita di questa fetta di mercato. 
 
Tra gli interventi più interessanti va sicuramente annoverato quello di Rosetta Costantino, autrice di libri di cucina – tra i quali Southern Italian Desserts, inserito dal New York Times nella speciale classifica “25 More Cookbooks” come uno dei più influenti -, consulente e insegnante culinaria. Nata in Calabria, si trasferì in California con i genitori, dove diventò ben presto molto popolare grazie alle sue prime apparizioni televisive.
 
Rosetta ha tenuto una lezione sulla storia e le origini del cibo italiano e ha tracciato le radici dell’evoluzione della cucina mediterranea, spinta soprattutto dal desiderio di promuovere la sua terra di origine. Ha sottolineato le diverse influenze dei popoli conquistatori, come i Greci in Sicilia o i Longobardi stabilitisi in Campania, affermando che una delle ragioni per cui il Sud ha preservato le proprie antiche tradizioni è stata la lenta e tardiva industrializzazione, che ha permesso di non perdere quel filo diretto che univa lontane generazioni tra loro.
 
E se oggi abbiamo la fortuna di vedere persone che fanno la pasta con le proprie mani, lo dobbiamo proprio a quell’amore per la tavola che di genitore in figlio non è mai andato perso. Savor the Flavor è stata la testimonianza di come cucina e arte siano strettamente connesse,  espressione del genio italiano che non risente del passare degli anni ma, al contrario, fa della sua storia un motivo di orgoglio e privilegio. La buona tavola ha trionfato in tutti i contesti nei quali è stata messa alla prova, dalle sagre ai ricevimenti più raffinati, nei caffè e nelle pizzerie. 
 
In Europa, l’Italia è il paese con il maggior numero di cibi protetti da etichette di provenienza: 203 prodotti con marchio di Denominazione di Origine Protetta (DOP) o Indicazione Geografica Protetta (IGP), mentre la Mozzarella e la Pizza Napoletana sono state riconosciute Specialità Tradizionali Garantite (STG).
 
Certificazioni che garantiscono la tutela del patrimonio tricolore e ne confermano la qualità indiscussa. Fra le ditte che hanno preso parte all’evento vanno ricordate la Agrigenus Soc. Coop Agricola, Agritalia Srl, Campo d’Oro di Licata Paolo & C. S.A.S., Pennisi DTS Dolciaria Srl, Sud Italia Alimentari Srl, Masiello Food Srl, Pancrazio Spa e Pasta Pirro Srl.
 
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