Sant’Agata Feltria: the castle (Photo: Mauro Francesco Guitto/Dreamstime)

SantAgata Feltria is a village  in the hills of Emilia-Romagna, a place where you can meet history and charm at every corner; it’s the kind of place that makes you feel a tad like you’re on a stage, with its medieval atmosphere, narrow cobbled streets, and stone buildings. 

At the heart of the town lies the Rocca Fregoso, an imposing fortress perched high on a rocky hill. Originally built in the Middle Ages, the Rocca was both a defensive stronghold and a symbol of power for the ruling families, including the Montefeltro and Malatesta dynasties. Over the centuries, it underwent renovations and expansions, adapting to the needs of its time. Today, it stands as a tribute to the town’s history, offering visitors the chance to explore its well-preserved interiors and learn about its past through several museum exhibits. The views from the fortress are breathtaking, too, with a panorama that stretches across green valleys and hills, making the climb to reach it well worth the effort.

Sant’Agata Feltria’s love for art and culture is evident in its Teatro Angelo Mariani, a 17th-century wooden theater characterized by delicate carvings, painted decorations, and a warm atmosphere, that make visiting it truly an unforgettable experience. If you like the performing arts, you’ll be happy to know the theater remains active, and hosts performances that range from plays to concerts. Religious devotion has also left a lasting mark on Sant’Agata Feltria. Its churches, such as the Church of San Francesco della Rosa, house beautiful frescoes and sacred art. 

Tradition is at the heart of life in the village, and nothing shows it better than food. Every autumn, Sant’Agata becomes the epicenter of truffle fever with the Fiera Nazionale del Tartufo Bianco, a national white truffle fair: for weeks, the streets are filled with stalls offering fresh truffles, truffle-infused delicacies, and handmade goods. The fair is a beautiful celebration of the land, its people and their shared passion for local products. Alongside truffles, visitors can enjoy other regional specialties like handmade pastas, wild game dishes, and rich cheeses, all of which well reflect the bounty of Emilia-Romagna’s fertile soils.

Then, just like magic, as December approaches, Sant’Agata Feltria transforms into a true Christmas wonderland. Its event, Il Paese del Natale (The Christmas Village), has earned the town a reputation as a must-visit destination during the holiday season. The atmosphere is nothing short of enchanted: wooden stalls line the streets, selling handcrafted ornaments, unique gifts, and seasonal treats, while the air is filled with the scent of roasted chestnuts, freshly baked sweets, and mulled wine. Lights illuminate the town’s historic architecture, and Santa Claus himself makes an appearance, delighting children and adding to the festive charm. Sant’Agata Feltria has also a whimsical side, well embodied by some of its ancient fountains, like the Fontana della Lumaca (the Fountain of the Snail), which add a touch of character to the town. 

The Christmas market of Sant’Agata Feltria (Photo: Elisa Bistocchi/Dreamstime)

But Sant’Agata is not only a treasure in itself but also a gateway to the stunning natural beauty of its surroundings. Located in the heart of the Apennine foothills, where rolling landscapes, dense forests, and winding paths create an ideal setting for outdoor exploration, the village can function as the perfect starting point for plenty of explorations. Nearby, the Marecchia Valley offers delightful views, dotted with ancient villages and castles. For those who enjoy hiking or cycling, trails around the village provide a chance to immerse yourself in the unspoiled beauty of the area. 

As we are in Emilia-Romagna, a region that is synonymous with a great culinary tradition, good food is no stranger in town. White truffles are the local crown jewel, and find their way into dishes like handmade tagliatelle or sprinkled over risotto. Beyond truffles, wild game such as venison and boar is often featured on local menus, prepared in hearty stews or roasted with herbs. 

Sant’Agata Feltria è un borgo sulle colline dell’Emilia-Romagna, un luogo dove storia e fascino si incontrano a ogni angolo; è il tipo di posto che ti fa sentire un po’ come se fossi su un palcoscenico, con la sua atmosfera medievale, le strette vie acciottolate e gli edifici in pietra.

Nel cuore della città si trova la Rocca Fregoso, un’imponente fortezza arroccata su una collina rocciosa. Originariamente costruita nel Medioevo, la Rocca era sia una roccaforte difensiva che un simbolo di potere per le famiglie dominanti, tra cui le dinastie dei Montefeltro e dei Malatesta. Nel corso dei secoli, ha subito ristrutturazioni e ampliamenti, adattandosi alle esigenze dei tempi. Oggi, si erge come un omaggio alla storia della città, offrendo ai visitatori la possibilità di esplorare gli interni ben conservati e di conoscere il passato attraverso diverse mostre museali. Anche la vista dalla fortezza è mozzafiato, con un panorama che si estende su verdi vallate e colline, rendendo la salita per raggiungerla degna dello sforzo.

L’amore di Sant’Agata Feltria per l’arte e la cultura è evidente nel Teatro Angelo Mariani, un teatro in legno del XVII secolo caratterizzato da delicati intagli, decorazioni dipinte e un’atmosfera calda, che rendono la visita un’esperienza davvero indimenticabile. Se ti piacciono le arti performative, sarai felice di sapere che il teatro è attivo e ospita spettacoli che spaziano da opere teatrali a concerti. Anche la devozione religiosa ha lasciato un segno indelebile a Sant’Agata Feltria. Le chiese, come la Chiesa di San Francesco della Rosa, ospitano bellissimi affreschi e arte sacra.

La tradizione è al centro della vita del paese e niente la mostra meglio del cibo. Ogni autunno, Sant’Agata diventa l’epicentro della febbre del tartufo con la Fiera Nazionale del Tartufo Bianco: per settimane, le strade si riempiono di bancarelle che offrono tartufi freschi, prelibatezze al tartufo e prodotti artigianali. La fiera è una splendida celebrazione della terra, della gente e della comune passione per i prodotti locali. Oltre ai tartufi, i visitatori possono gustare altre specialità regionali come la pasta fatta a mano, i piatti di selvaggina e i formaggi saporiti, tutti elementi che ben riflettono la generosità dei terreni fertili dell’Emilia-Romagna.

Poi, proprio come per magia, con l’avvicinarsi di dicembre, Sant’Agata Feltria si trasforma in un vero paese delle meraviglie natalizio. Il suo evento, Il Paese del Natale, ha fatto guadagnare alla città la reputazione di meta imperdibile durante le festività. L’atmosfera è a dir poco incantata: bancarelle di legno fiancheggiano le strade, vendendo ornamenti fatti a mano, regali unici e prelibatezze stagionali, mentre l’aria è piena del profumo di caldarroste, dolci appena sfornati e vin brulé. Le luci illuminano l’architettura storica della città e Babbo Natale in persona fa la sua apparizione, deliziando i bambini e aggiungendo fascino alle feste. Sant’Agata Feltria ha anche un lato stravagante, ben interpretato da alcune delle sue antiche fontane, come la Fontana della Lumaca, che aggiungono un tocco di carattere alla città.

Ma Sant’Agata non è solo un tesoro in sé, ma una porta di accesso alla straordinaria bellezza naturale dei suoi dintorni. Situato nel cuore delle colline pedemontane dell’Appennino, dove paesaggi ondulati, fitte foreste e sentieri tortuosi creano un ambiente ideale per l’esplorazione all’aperto, il villaggio può fungere da punto di partenza perfetto per numerose esplorazioni. Nelle vicinanze, la Val Marecchia offre viste incantevoli, punteggiate da antichi borghi e castelli. Per coloro che amano le escursioni a piedi o in bicicletta, i sentieri intorno al villaggio offrono la possibilità di immergersi nella bellezza incontaminata della zona.

Poiché ci troviamo in Emilia-Romagna, una regione sinonimo di una grande tradizione culinaria, il buon cibo non è estraneo in città. I ​​tartufi bianchi sono il gioiello della corona locale e trovano posto in piatti come le tagliatelle fatte a mano o sono cosparsi sul risotto. Oltre ai tartufi, nei menù locali è spesso presente la selvaggina, come il cervo e il cinghiale, cucinata in sostanziosi stufati o arrostita con erbe aromatiche.

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