Dal primo giugno ostensione permanente per la venerazione delle reliquie del corpo di San Pio da Pietrelcina.
 
“Sostando davanti alle spoglie del santo – ha detto il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, che ha celebrato la solenne cerimonia con cui il frate delle stimmate è tornato visibile ai suoi milioni di fedeli in tutto il mondo – i pellegrini riprenderanno il colloquio con Padre Pio”.
 
Proclamato venerabile il 21 gennaio 1990, beatificato il 2 maggio 1999 e proclamato santo il 16 giugno 2002 in piazza San Pietro da papa Giovanni Paolo II, dal 19 aprile 2010 riposa nella grande chiesa di San Giovanni Rotondo, progettata dall’architetto Renzo Piano. 
 
Il suo corpo è stato deposto nella cripta dorata decorata con i mosaici del sacerdote gesuita sloveno Marko Ivan Rupnik, che lo affianca a San Francesco, il poverello di Assisi anche lui segnato dalle stimmate, e di cui portava il nome: San Pio, nato a Pietrelcina il 25 maggio 1887 (il padre per farlo studiare e fargli  seguire la vocazione sacerdotale, espressa attorno ai dieci anni, emigrò in America) e trapassato il 23 settembre 1968, giorno in cui si celebra la sua festa liturgica nel calendario cattolico, era stato battezzato Francesco Forgione.
 San Pio da Pietrelcina in ostensione permanente a S.G.Rotondo

 San Pio da Pietrelcina in ostensione permanente a S.G.Rotondo

 
Il soffitto della cripta è ricoperto di foglie d’oro, ricavate dalla fusione degli ex voto che i fedeli negli anni hanno donato a San Pio. Uno sfarzo artistico che continua a non piacere a molti,  in quanto contrario agli ideali dell’Ordine Francescano, al quale San Pio apparteneva, improntati all’umiltà e alla povertà, e al suo volere di destinare la beneficienza alla Casa Sollievo dalla Sofferenze, il grande ospedale fatto costruire dal nulla in provincia di Foggia e inaugurato nel maggio del 1956.
 
I resti mortali del frate cappuccino, conservati fino alla traslazione nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, adiacente al convento e a pochi passi dall’ospedale di San Giovanni Rotondo fortemente voluto dal frate, furono riesumati nell’aprile 2008 per una ricognizione canonica. In quell’occasione si decise anche l’esposizione alla pubblica venerazione sino al mese di settembre 2009 in vista del quarantesimo anniversario della sua morte.
 
Per 17 mesi (24 aprile 2008-24 settembre 2009) il corpo del cappuccino fu esibito ai dieci milioni di pellegrini giunti a San Giovanni Rotondo da ogni parte del mondo per pregare sulle sue reliquie. Tra i fedeli anche Papa Benedetto XVI, che fece visita il 21 giugno 2009. 
 
Le richieste di una nuova ostensione non si sono interrotte. Con telefonate, e-mail e lettere – hanno fatto sapere i Cappuccini – in tanti hanno espresso il desiderio di poter rivedere i resti del santo. E d’accordo con la Diocesi di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo si è così deciso per una nuova esposizione ma questa volta permanente, come per Santa Chiara e Santa Rita.
 
I frati cappuccini e l’arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, mons. Michele Castoro hanno ritenuto opportuna l’ostensione permanente in questo Anno della Fede, “certi di poter rinnovare i benefici spirituali suscitati dalla precedente ostensione e, in particolare, per risvegliare nei cuori dei tanti pellegrini la fede, virtù di cui Padre Pio è stato e continua ad essere un testimone esemplare con i suoi scritti, con la sua spiritualità e, soprattutto, con la coerenza della sua vita”.
 
Il corpo di San Pio da Pietrelcina (in provincia di Benevento) resta nello stesso luogo in cui era stato traslato, cioè nell’intercapedine del plinto centrale della chiesa inferiore intitolata al santo, ma è stata tolta l’urna di argento massiccio che ne nascondeva il corpo alla vista. 
Ora è custodito in un’urna di vetro antiproiettile e sul volto c’è una maschera in silicone che ne riproduce le sembianze.
 
“Con l’opportuna ostensione perpetua del suo corpo, Padre Pio – ha detto durante la celebrazione in diretta tv e davanti a migliaia di fedeli giunti per l’occasione anche dal Brasile, il cardinale Angelo Amato – vuole essere più vicino a noi. Vuole che lo guardiamo in faccia e che anche lui possa guardarci negli occhi”.
 
Non si è ancora deciso nulla invece, sull’eventualità di portare il cuore (prelevato durante la ricognizione canonica) di San Pio a Pietrelcina, sua città natale, dopo l’annuncio dei frati, qualche settimana, per celebrare così il 126/esimo anniversario della nascita del santo.

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