Da qualche anno la Puglia e soprattutto il Salento, hanno catturato l’interesse di un flusso turistico sempre più intenso proveniente da ogni dove.  Sono molti i fattori della rinascita turistica salentina: mare, spiagge, storia, cultura, enogastronomia, ma ciò che la caratterizza maggiormente è lo spirito di accoglienza di questa terra, che ha radici antiche che affondano nella Magna Grecia. 
 
Ecco un itinerario primaverile per scoprire questo territorio e per vivere, mescolati con la gente locale, le grandi feste di tradizione: tappa a Erchie (ed altri luoghi) tra bande e luminarie colorate, poi una sosta per lasciarsi accarezzare dalle prime promesse d’estate a Manduria e infine una passeggiata nella storia per andare a curiosare nel quartiere ebraico di Oria.
 
Questo nuovo tour è stato ideato da Regione Puglia, assessorato al turismo, Pugliapromozione, Comune di Erchie e la rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge diretta da Carmen Mancarella (www. mediterraneantourism.it).
 La piazza principale di Erchie 

 La piazza principale di Erchie 

L’obiettivo è proporre la Terra tra due Mari in tutto il suo splendore, anche a primavera, come anteprima della stagione estiva, quando il Salento diventa la meta più gettonata dell’estate italiana.
 La prima tappa è da dedicare a Erchie, dove si festeggia Santa Lucia con messe e cerimonie e  una solenne processione, tra bande e  meravigliose luminarie. È la prima festa della primavera salentina e cade ogni anno il secondo giovedì dopo Pasqua. 
 
Quest’anno, la ricorrenza è stata particolarmente solenne perché grazie all’impegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Margheriti, per la prima volta sono state ospitate a Erchie le Sacre Spoglie di Santa Lucia dal 23 aprile fino al 2 maggio. È stata la prima volta che la preziosa reliquia ha lasciato la chiesa di Santa Lucia a Venezia dove è abitualmente custodita.
 
Nel Santuario in onore di Santa Lucia scorre l’acqua miracolosa e la sera, vivere con la gente del posto la festa, quando si addobbano le vie principali con mille lucine colorate, che si ispirano al barocco leccese è un’oc-casione unica.
 
A Erchie, peraltro, la devozione per Santa Lucia è particolarmente sentita. Si racconta che intorno all’anno Mille, le sue sacre spoglie siano transitate con i veneziani che le portavano in dono alla regina Costanza. 
 
Allora a Erchie vi era solo la cripta dei Monaci Basiliani, fuggiti dall’Oriente e tutt’ìntorno vi era la fitta foresta oritana, che l’imperatore Federico II avrebbe scelto due secoli più tardi per le sue battute di caccia.
Ma il solo passaggio della Santa lasciò un’aura sacra, tanto che intorno alla cripta dei Basiliani e al culto per Santa Lucia, nacque il centro abitato di Erchie, che, proprio nel segno della Santa, è pure gemellato con Siracusa e Venezia. Le autorità civili e religiose delle rispettive città erano presenti anche quest’anno alla Festa in onore di Santa Lucia. 
 
Un’altra giornata è da trascorrere tassativamente al mare.
 Vicino a Erchie, sulle sponde dello Jonio, sorge la bellissima Manduria, famosa al mondo per il suo squisito vino primitivo doc e il primitivo dolce naturale, riconosciuto da poco docg. 
 
Pochi sanno però che tra le immense distese di primitivo, il vitigno autoctono a bacca nera così chiamato perchè si vendemmia prima di tutti (a fine agosto) sorge un’elegante città, che in età preromana, quindi messapica fu la capitale della Dodecapoli messapica, la lega delle dodici città messapiche alleate di Sparta che si coalizzarono nel tentativo di sconfiggere la nemica Taranto.
 
 Le vestigia della sua antica storia si possono ammirare nel grande parco archeologico dove sono visibili le tre cinte murarie e la necropoli. Da non perdere il fonte pliniano, dove Plinio il Giovane, nelle sue Historiae Naturalis raccontò il principio dei vasi comunicanti.
 
Manduria è bagnata da meravigliose spiagge, rimaste praticamente selvagge. 
A Torre Colimena, parco regionale, si possono ammirare le saline dei Greci, dove si estraeva il sale fino all’800. Si prosegue poi fino a San Pietro in Bevagna con la sua tipica Torre di Guardia per ammirare le spiagge dorate. Tutt’intorno alte dune per un paesaggio mozzafiato, mentre il mare di un azzurro intenso gioca con la sabbia. Sul litorale di Manduria (circa 15 chilometri) vi è molta spiaggia libera e pochissimi stabilimenti balneari (appena due).
 
Una visita a Oria infine, è d’obbligo per ammirare la stele appena inaugurata in onore del famoso farmacologo medico ebreo così famoso che a lui è dedicato il moderno ospedale di Tel Aviv. Si tratta di Shabbatai Ben Abraam Donnolo, che nacque a Oria nell’800 in quello che era un fiorente quartiere ebraico visitabile entrando nella città antica dalla Porta degli Ebrei.   
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