Passato il Natale e passate le feste, si è aperta la lunga stagione dei saldi. Vista la crisi e la contrazione delle vendite, alcuni negozi avevano già esposto cartelli con sconti e prezzi ribassati, addirittura prima del via ufficiale alle promozioni.
 
Dalle interviste dei telegiornali nelle televisioni italiane, si è capito che molti hanno dichiarato di aver acquistato, per le feste, solo lo stretto necessario per poter fare i regali:  gli acquisti personali erano stati rimandati proprio per aspettare le occasioni dei saldi. 
 
Adesso gli sconti partono dal 10% e arrivano alle svendite  fino all’80%. La spesa media dichiarata è di 100 euro procapite, decisamente più bassa rispetto al quadro economico del 2008. Eppure i saldi mettono euforia nell’italiano. 
 La spesa media procapite è stata di circa 100 euro  

 La spesa media procapite è stata di circa 100 euro  

 
Ebbene sì, anche la persona più impensabile sarà in giro per negozi a cercare l’offerta eccezionale. Questo è il momento in cui potrete incontrare i “tipi da saldo”. Sono ovunque e forse voi siete uno di quelli. 
 
Chi sono? Partiamo dal primo tipo: odia le file, odia la confusione ed ha già in mente dove andare perché ha aspettato i saldi per comprare uno o più articoli  che gli interessano. Quasi come se avesse fretta, sarà in pole position per entrare nei negozi il primo giorno di saldi per tre motivi: non ha intenzione di perdere l’articolo individuato, non ha intenzione di incontrare fiumane di persone, non ha intenzione di fare la fila alla cassa, perché fare shopping non gli piace!  
 
Tipo numero due: non sa esattamente che cosa vuole comprare, è sostenitore della teoria secondo cui durante i saldi si fanno buoni affari. Di solito il tipo numero due è dotato di una grande resistenza fisica, capacità di individuare, anche in condizioni di folla o in situazioni estreme, l’articolo interessato, provarlo, analizzarlo, sezionarlo.
 
Il tipo numero due rientra a casa con il numero di sacchetti giusti, gli affari giusti e i prodotti giusti. Questo individuo è esattamente un “combattente da saldo”, in grado di gestire le emozioni e comprare quello che effettivamente è un affare. Ovviamente il suo shopping dura tantissimo perché la ricerca è estenuante! 
 
Il tipo numero tre è catalogabile come l’“entusiasta”. La sua idea di partenza è che ci sono i saldi, quindi armato di pazienza, gioia e resistenza parte nella sua lunga spedizione. Cosa gli serve? Cosa comprerà? Poco importa. L’importante è che ci sono i saldi!  
 
A differenza del tipo numero uno, spesso si accompagna con qualcuno e fa rumore nei negozi, parlando e muovendosi con euforia, mentre si carica di oggetti o di abiti da provare. Compra non sempre ciò che è utile e non sempre ciò che è un affare. D’altronde prima o poi servirà ed ora costa così poco! Shopping compulsivo? Può capitare ma nega di soffrirne.  In ogni caso il periodo dei saldi è uno svago. Torna a casa carico di sacchetti, non sapendo esattamente neanche che cosa ha comprato. 
 
Il tipo numero quattro è il classico “non compro niente, guardo solo”. Si aggira con occhio critico fra gli scaffali e, siccome è convinto di non comprare niente, il suo gironzolare di negozio in negozio dura giorni interi.  Compra ogni volta qualche cosa che ritiene “un piccolo acquisto”.  Sapete il risultato? A fine periodo saldi ha speso molto più di quello che poteva o voleva ma, come dice lui, in fondo ha fatto solo due acquisti e non è certo vittima dello shopping. 
 
Tipo numero cinque “l’analista”. Questa persona è molto precisa. Azione numero uno: ha individuato cosa gli serve. Azione numero due: a differenza del tipo numero uno, ha effettuato una ricerca di mercato su tutti i negozi, simili per categorie di prodotti,  e ha analizzato i prezzi prima e durante i saldi. La sua è una strategia a tutti gli effetti. 
 
Il tipo numero sei è chiamato  “accompagnatore obbligato”: spesso questa figura è più tipica del panorama maschile. Pur di fare contenta la moglie/fidanzata/ragazza, l’accompagnatore si aggira con sguardo smarrito e forse rassegnato tra gli scaffali guardando gli altri come fossero alieni intenti ad un rituale sconosciuto e spaventoso. La sua mente si domanda costantemente:  “Cosa ci faccio qui? Quando finirà tutto ciò?”. Questo si alterna alla classica espressione crucciata tipica della sua convinzione: “Che stupidata questi saldi, sono stanco basta!”.  
 
Sapete perché alcuni negozi hanno sedie e poltrone? Esatto, proprio per andare in soccorso di questa tipologia di persone: almeno si possono sedere ed aspettare con pazienza che l’altra metà abbia finito lo shopping. L’accompagnatore subisce passivamente questo periodo e per lui è veramente un incubo.
 
Quindi? Se appartenete al tipo numero sei datevi malati, ne guadagnerete in salute! Per tutti gli altri…divertitevi: in fondo i saldi non durano all’infinito!
 

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