La cantante italiana Roberta Gambarini, fra le voci più note nel panorama musicale internazionale, è tornata ad esibirsi a San Francisco, città da sempre all’avanguardia del genere jazz negli Stati Uniti.
Celebrata in tutto il mondo da appassionati, critici e molti dei più grandi musicisti, la vocalist originaria di Torino è divenuta una star e ha ricevuto una nomination ai Grammy Awards con il rilascio nel 2006 del suo album di debutto, ‘Easy to Love’. A questo sono seguiti altri due album, di cui uno con il celebre pianista americano Hank Jones.
Prima del suo concerto allo Yoshi’s di San Francisco, nel cuore del famoso quartiere jazz di Fillmore, Roberta Gambarini ha concesso un’intervista a L’Italo-Americano.
In occasione del tuo ritorno allo Yoshi’s di San Francisco, quale repertorio presenterai al pubblico?
I brani che presento in questo concerto sono uno misto di repertorio standard del jazz, alcuni miei pezzi tratti dai miei album, oltre a delle cover di artisti famosi arrangiate da me e cantate in maniera diversa dalla versione originale.
Inoltre ci saranno delle canzoni che includono delle parti in lingua italiana, sempre provenienti da un background prettamente jazzistico, anche se apprezzo molto altri generi come l’opera e la stessa musica classica.
La tua esperienza musicale negli States e legata alle città di Boston e New York, cosa pensi invece del panorama jazz a San Francisco?
San Francisco è una città con tanti musicisti eccellenti, anche se purtroppo non c’è più un’abbondanza di posti per ascoltare musica jazz come avveniva durante gli anni ‘50 ad esempio.
Ci sono comunque due festival molto importanti come il Fillmore Jazz Festival, dove si esibiscono sempre artisti famosi, ed il festival musicale di Monterey che è tra i più famosi in California.
Io risiedo a New York, dove ancora ci sono molti locali importanti per gli appassionati di musica jazz.
Qual’è la situazione della musica jazz in Italia a tuo parere?
Nonostante in Italia il genere non sia così importante come qui negli Stati Uniti, ci sono comunque molti bravi musicisti, i quali però devono affrontare problemi dal punto di vista economico per portare avanti i loro progetti. Per questo molti di loro si trasferiscono all’estero per avere maggiori opportunità.
Abbiamo però alcuni festival jazz molto importanti a livello internazionale, nei quali ho avuto il piacere di esibirmi, come l’Umbria Jazz Festival a Perugia, il Festival del Jazz di Pescara, oppure il Blue Note di Milano.
Quali sono gli artisti più importanti che ti hanno da sempre inspirata?
Una delle mie prime fonti di ispirazione musicale è stato sicuramente Luis Armstrong, ma ci sono altri grandi artisti americani a cui mi sono sempre ispirata come Ella Fitzgerald, Carmen McRae, Billie Holiday, sia per quanto riguarda il canto che per gli strumenti musicali.
Dopo questa tappa nella Bay Area, quali altri eventi importanti ti attendono?
Dopo San Francisco tornerò a New York per esibirmi in un concerto come parte del programma “Jazz at Lincoln Center”, in una riedizione del musical “The Real Ambassador” del pianista e compositore Dave Brubeck, in collaborazione con Luis Armstrong.
Inoltre, il prossimo 20 aprile sarò presente ad Osaka in Giappone, per la “Giornata Internazionale del Jazz”, successivamente andrò in Sud Africa per fare poi ritorno in Europa per una serie di concerti.
Per maggiori informazioni sui prossimi concerti di Roberta Gambarini, visitare il sito internet www.robertagambarini.com