“Continuano ad arrivare nuove adesioni al nostro appello contro il taglio della rappresentanza estera”. È quanto riferisce con soddisfazione Vito Francesco Gironda, promotore della petizione “Tuteliamo la voce e i diritti degli italiani all’estero”, contro la riduzione dei parlamentari eletti all’estero sottoscritta al momento da oltre 3400 persone.

“Una mobilitazione così numerosa ed eterogenea, con firme provenienti da ogni angolo del mondo e dai settori più vari della cultura, della scienza e dell’imprenditoria”, osserva Gironda, “conferma l’importanza della nostra iniziativa”.

La petizione “Tuteliamo la voce e i diritti degli italiani all’estero”, spiega il suo promotore, “è nata come reazione a una riforma che nasce già monca, perché priva del giusto riconoscimento verso il principio di rappresentanza. L’intento dell’attuale maggioranza di ridurre drasticamente il numero dei parlamentari eletti all’estero, proprio nel momento in cui gli italiani nel mondo invece aumentano, porterebbe a uno squilibrio tra l’elevato numero di elettori all’estero e gli eletti”.

Il prof. Gironda ringrazia “i tanti sottoscrittori che stanno mettendo il loro nome al servizio di questa battaglia” e invita “nuovamente quanti ancora non l’abbiano fatto a firmare l’appello, pubblicato sulla piattaforma change.org. Non ci fermiamo. Il nostro obiettivo è far togliere questa riduzione dalla riforma costituzionale proposta dal Governo Conte”, conclude Gironda.

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