La primavera in laguna è davvero alle porte. Giornate di sole no-stop inframmezzate da qualche scorcio di nuvole. L’aria è ancora freddina ma la vegetazione cresce rigogliosa. 
La tradizione remiera sale in cattedra, o meglio a bordo delle caorline, per la XIX edizione della Regata delle Donne. 
 
Dieci gli equipaggi in gara, con partenza da Canal Novo dietro Sacca Fisola, sull’isola della Giudecca. Mimose sulla prua della caorlina, una delle imbarcazioni simbolo della laguna e sei energiche vogatrici a spartirsi altrettanti remi. Donne di tutte le età. Studentesse, madri, lavoratrici. Ci sono le nuove e le più esperte generazioni. Tutte unite. Niente luoghi comuni o facili slogan. Ai remi ci sono donne decise e combattive. Provina a prua, poppiera a poppa. Lì nel mezzo: lai o secondo remo, terzo e quarto remo al centro della barca, quindi la sentina. 
Verso metà mattinata, gli equipaggi partono di gran lena. Una vogata come metafora della vita? Sì perché bisogna sapere quando attaccare, rallentare e procedere spedite. Vogata dopo vogata, le caorline si lasciano alle spalle la lunga isola, passando per il canale che separa la prima porzione di Giudecca (“salutando” il celeberrimo Hotel Cipriani) e l’isola di San Giorgio, sbucando quasi dirimpetto piazza San Marco. 
 
Il traguardo è vicino, eccole virare verso sinistra all’imbocco del Canal Grande, tagliando poi il traguardo e alzando, come di consueto, i remi verso il cielo a percorso ultimato. Il grosso del pubblico è tutto lì, sull’ormai nota punta della Dogana. Lì dove le acque del bacino San Marco, canale della Giudecca e Canal Grande trovano il proprio punto liquido di fusione. 
A trionfare in questa 19° edizione e così a conquistare l’ambita bandiera rossa è stato l’equipaggio rosa, il più giovane di quelli in gara, capitanato da Elena Costantini, di recente eletta la Maria del Carnevale 2017. Al suo fianco Elisa Costantini, Silvia Bon, Nicole Zane, Camilla Conte e Lara Vignotto, quest’ultima la più giovane fra le giovani nonché figlia d’arte di Rudi Vignotto e Luisella Schiavon, entrambi pluri-vincitori della Regata Storica. Le altre bandiere sono andate rispettivamente all’equipaggio celeste (2° posizione, bandiera bianca), l’equipaggio viola (3° posizione, bandiera verde) e l’equipaggio marron (4° posizione, bandiera blu).
 
Prima di passare a gustare qualche “cicchetto venessian” ristoratore alternandosi a una prematura fetta di colomba pasquale, tutte le protagoniste hanno posato sulla vicina scalinata dell’imponente Basilica della Salute. 
Progettata da Baldassarre Longhena e realizzata per chiedere alla Madonna di liberare la Serenissima dalla terribile pestilenza nel XVII secolo, oggi, sotto l’ampia cupola, un grande e universale abbraccio umano delle protagoniste del terzo millennio veneziano. Amiche e leali rivali sportive, ma soprattutto Donne. 
 

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