Ravello, luogo cult delle arti, è da sempre enclave internazionale della musica: lo è col Ravello Festival, alla sua 62^ edizione, quest’anno interamente votata al Sud, inteso come luogo della mente, non come concetto geografico. Dal 2012 la Città della Musica è diventata palcoscenico per i grandi maestri della scultura: prima Igor Mitoraj, con i monumentali “idoli fratturati”, poi Mimmo Paladino, con una fortunatissima personale, hanno impreziosito gli spazi di Villa Rufolo e della straordinaria terrazza dell’Auditorium disegnato da Oscar Niemeyer.
 
Nel 2014 il Ravello Festival ha esteso la programmazione all’intero anno, ampliando l’offerta relativa alle arti visive e, in particolare, alla scultura, che a Ravello sembra aver trovato una dimora privilegiata.
 

A Villa Rufolo è stata inaugurata la mostra della scultrice Alba Gonzales “Amor Maris – I miti scolpiti”, a cura di Maria Mucciolo. L’artista, romana di nascita, ma cittadina del mondo grazie alle sue numerose esposizioni internazionali, rende omaggio ad un luogo che, con la sua atmosfera, evoca miti e metafore.
 
La mostra, aperta fino a domenica 18 maggio, si compone di 32 opere, fra marmi e bronzi, di cui dieci monumentali, quattro delle quali dislocate sulla terrazza dell’Auditorium, collegate da un fil rouge fra l’ironia, la denuncia e la speranza, elementi tipici dell’arte di Alba Gonzales. Il figurativo–simbolico di questa artista coniuga molti temi della contemporaneità: dal femminicidio alla procreazione assistita; dall’uso della seduttività femminile come strumento di potere all’abuso sull’ambiente; dal vincolo coniugale come messaggio di eternità alla preghiera verso la Madre Celeste.
 
“Sono onorata di esporre in una cornice così prestigiosa – afferma Gonzales – perché Ravello rappresenta un luogo magico, dove tutto è armonia, in un connubio straordinario di passato e presente. E le mie opere sono imperniate proprio sulla ricerca di un’armonia spirituale ed emotiva la cui conquista pacifichi interiormente anche quando denunciano le patologie del destino umano, come la guerra, la violenza alle donne, il degrado ambientale prodotto dagli uomini, lo fanno con forme plastiche ed eleganti”.
 
 Il catalogo della mostra, con foto di Luca Bracali, è edito da Arte’m. Con Alba Gonzales si è aperta la grande stagione della scultura contemporanea a Ravello, destinata poi a trovare in Tony Cragg, durante l’estate, un altro esponente internazionale illustre.

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