(Ph© Steve Estvanik| Dreamstime.com)

L’anima e il cuore del Salento. Ma anche l’energia giovane che rinnova una tradizione che ha origini antiche. Per anni la “pizzica” è stata solo un ballo folkloristico, una tradizione popolare tramandata dalla cultura contadina. Poi quei passi saltellati sono diventati una moda, una tendenza contagiosa, una novità nel panorama della musica etnica. Così è successo che anche il vigore musicale che accompagna la danza vitale, il ritmo martellante dei tamburelli è stato inserito con frequenza crescente nelle produzioni musicali contemporanee, contribuendo non poco a diffonderne la conoscenza e farne apprezzare sempre di più le caratteristiche.  

La Notte della Taranta, il più grande evento europeo dedicato alla musica tradizionale, è giunta al quindicesimo anno. Il festival itinerante che anima le notti pugliesi e che a Melpignano radunerà tutti per l’atteso “Concertone” finale, quest’anno diretto da Goran Bregovic, è iniziato a Corigliano d’Otranto.   In programma dal 7 al 25 agosto, toccherà 15 comuni del Salento. Si esibiranno i gruppi e gli artisti più rappresentativi della scena della  pizzica salentina: Officina Zoè, Canzoniere Grecanico Salentino, Tamburellisti di Torrepaduli, Petrameridie, Arakne Mediterranea, Kamafei, Ariacorte, Mascarimirì, BandAdriatica, SalentOrkestra, Anna Cinzia Villani, Antonio Castrignanò, Enza Pagliara. La manifestazione (promossa e organizzata da Fondazione La Notte della Taranta, Provincia di Lecce, Unione di Comuni della Grecia Salentina, Istituto Diego Carpitella e Regione Puglia) diventa quest’anno un momento per ripercorrere le tappe che hanno contribuito a rafforzare l’immagine della Grecia Salentina come culla della musica di tradizione popolare.  

Un evento unico che attira ogni anno oltre 400.000 spettattori, fra il festival itinerante e il Concertone. Il progetto artistico prevede tanto la celebrazione dei “classici” del genere, sia la rielaborazione, la rivisazione in chiave moderna della musica che accompagna e anima una danza che viene ballata anche nel Materano (Basilicata) e nel Cilento (bassa Campania) e in alcune zone della Sicilia. La danza fa parte della grande famiglia delle tarantelle ma è più antica e soprattutto è legata alle pratiche terapeutiche del “tarantismo”.   

È accertato che dal XIV secolo in poi, musici e tarantolati hanno adoperato per curare e curarsi dal veleno di tarantole e scorpioni le danze locali del periodo.Tamburello e violino suonavano per giorni le caratteristiche ritmiche e melodiche con lo scopo di esorcizzare le donne tarantate e guarirle, attraverso il ballo che la musica frenetica scatenava.  Alcuni studiosi vedono nel tarantismo tracce della mitologia greca, cosa non improbabile visto che la bassa Puglia ha vissuto la penetrazione greca sia al tempo della Magna Grecia, sia con la successiva dominazione bizantina. Il mito di Arakne, secondo il racconto di Ovidio, parla di una giovane donna molto bella e di umili origini, nota per l’arte della tessitura, in cui eccelleva. In una gara di bravura con Atena, la dea invidiosa strappò il telo della fanciulla e la tramutò in ragno, destinandola per sempre a tessere solo ragnatele. Non è un caso che accessorio immancabile nella pizzica sia un fazzoletto, una gonna ampia, uno scialle.  Storia, cultura, antropologia, ma soprattutto ritmo e musica. Un mix di tradizione e originalità che si rinnova di anno in anno, grazie ai Maestri Concertatori che negli anni hanno dato il loro contributo unico.   

Da Stewart Copeland, batterista dei Police e oggi vero e proprio ambasciatore della Taranta nel mondo ad Ambrogio Sparagna, con cui è nata l’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta”, passando per le esperienze straordinarie firmate da Joe Zawinul, Vittorio Costa e Mauro Pagani e più recentemente con le straordinarie performance del Maestro Ludovico Einaudi.  

Anche in questa edizione, si terranno concerti che vedranno insieme gruppi significativi della pizzica salentina e importanti esponenti della  musica internazionale. Ecco dunque l’incontro tra Arakne Mediterranea e Tenores di Bitti e quello tra BandAdriatica e Boban e Marko Markovic, padre e figlio, fondatori dell’Orkestar che porta il loro nome, una delle più famose brass band dei Balcani. E ancora la partecipazione di Mauro Pagani, Daniel Bacalov, Mario Arcari e Maurizio Dehò (19 agosto, Galatina), mentre il 22 agosto a Martano, il Canzoniere Grecanico Salentino ospita Marc Ribot, uno dei chitarristi più ricercati e attivi della scena contemporanea.   

Per il Concertone il 25 agosto l’Orchestra ‘La Notte della Tarantà incontrerà la Wedding and Funeral Band di Goran Bregovic e gli ospiti Tonci Huljic & Madre Badessa Band, Nenad Mladenovic Orchestra, Il Coro delle Mondine di Novi, la Banda Musicale di Racale.


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