La Settimana di promozione della Puglia nel mondo, “Ospitalità: dalla Terra dei Messapi al Salento”, ha organizzato un Educational Tour volto alla scoperta e alla valorizzazione del territorio salentino, sempre più meta (per il suo patrimonio storico, architettonico, artistico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico) d’un turismo appassionato al quale si uniscono i pugliesi emigrati nel mondo con i loro “Viaggi del Ritorno”, per quel sempre vivo senso d’appartenenza e orgoglio delle proprie radici. 
 
Un mix che ha richiamato a Cellino San Marco, in provincia di Brindisi, opinion leaders e personalità della cultura, della diplomazia e dell’imprenditoria internazionale. 
 
Già l’emblematico titolo rimanda ad una delle più connotative caratteristiche di questa terra le cui origini magnogreche – nel segno d’una dimensione migratoria e culturale che sin dal VIII sec. a.C. presentava quel fenomeno della mescolanza di elementi etnici comune a quasi tutte le colonie greche – conferiscono humus al radicato senso dell’ospitalità della gente di Puglia. 
 
Una caratteristica storico-identitaria di apertura all’Altro, allo “Straniero” o all’Ospite secondo cui, in colui che arriva da un Altrove c’è una straordinaria occasione per esprimere un “comportamento mentale” capace di ampliare la propria ‘visione del mondo’, richiamandosi a quella legge etica e morale non scritta, del valore sacrale dell’Ospitalità. 
  Cellino S.Marco conta 6.756 abitanti nella provincia di Brindisi, in Puglia

  Cellino S.Marco conta 6.756 abitanti nella provincia di Brindisi, in Puglia

 
Caratteristica autorevolmente confermata dalla Presidenza della Repubblica che il 10 maggio 2000 ha conferito alla Puglia la Medaglia d’Oro al Merito Civile (onorificenza che si tributa a Città, Comuni, Province, Regioni, decorate con Medaglie al Merito Civile, a fronte di specifici atti di straordinaria abnegazione delle comunità durante la guerra, le calamità naturali o altre tragedie) con una motivazione che rende orgogliosi tutti i Pugliesi, in Italia e nel mondo: 
 
“In occasione dei massicci e ripetuti episodi di immigrazione clandestina, l’intera popolazione della Puglia dava prova collettiva di civismo e di forza morale. Con straordinaria abnegazione privati cittadini, comuni, province e Istituzioni offrivano il loro determinante contributo e incondizionato impegno in soccorso dei numerosissimi profughi arrivati sulle loro coste in condizioni disperate. Operando generosamente per accorrere in aiuto dei più deboli, la Comunità offriva alla Nazione splendido esempio di grande solidarietà sociale e nobile spirito di sacrificio”. 
 
Genius loci come identità fondativa di una comunità, come le radici fondanti che strutturano e plasmano la ‘visione del mondo’ di un popolo. 
 
Come l’identità pugliese, che può vantare una stratificata e impareggiabile storia millenaria contrassegnata dall’architettura barocca a Lecce e in tutta l’area salentina, sviluppatasi per un secolo e mezzo a partire dalla fine del XVI secolo, oggi inserita nelle “Tentative Lists” dell’Unesco. Come le importanti tracce gotiche della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina, accanto alla quale spicca il Romanico pugliese, che raggiunse il suo massimo splendore tra l’XI e il XIII secolo. Come l’impareggiabile impronta della Magna Grecia, custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto, che si fregia d’una collezione di manufatti dell’epoca tra le più grandi, tra cui i famosi Ori.
 
Come la Valle d’Itria con i suoi caratteristici trulli di Alberobello, le tipiche abitazioni in pietra a forma di cono. O la superba rete castellare sveva, dove Castel del Monte è ambita meta turistico-culturale. Come pure, il patrimonio paesaggistico e naturalistico che vanta due Parchi nazionali e diverse aree marine protette, insieme alle famose Grotte di Castellana, all’arcipelago delle Tremiti a largo della costa garganica, al Golfo di Taranto, che vede ritornare i delfini, grazie a un progetto di ricerca scientifica universitaria di valorizzazione della flora e della fauna nel Mar Ionio. 
 Il cantante Al Bano Carrisi ha una grande tenuta vinicola a Cellino

 Il cantante Al Bano Carrisi ha una grande tenuta vinicola a Cellino

Dal mare alla terra: la Puglia e le sue distese di olivi millenari, paesaggi considerati “monumenti” e pertanto candidati all’Unesco a “Patrimonio dell’ Umanità”, ma da sempre fonte di reddito agricolo e testimonianza storico-culturale e ambientale di questa regione, fino a diventare “cifra” estetico-antropologica non meno dei caratteristici e inconfondibili ‘muretti a secco’ di Puglia, tra i primi esempi di manufatto umano, presenti in tutte le culture del pianeta per delimitare poderi, uliveti e vigneti, e qui punteggiati da rigogliosi grappoli di fichi d’India giallo-arancione o sanguigno rosso porpora, caratterizzando il paesaggio pugliese e, con esso, il Mediterraneo di cui questa regione è sempre più decisivo e splendente baricentro geografico-culturale. 
 
Opportunamente ispirato a tale sfaccettato e ricco patrimonio identitario, il Progetto “Ospitalità” vede tra i propri obiettivi quello d’accrescere l’offerta turistica in Puglia attraverso Educational Tour per promuovere un territorio molto apprezzato in Italia e all’estero. 
 
Un’iniziativa organizzata in concomitanza della celebrazione patronale della “Festa dell’Emigrante” di Cellino San Marco, che ha visto ritornare nei luoghi natii numerosi cellinesi sparsi nel mondo. Un gesto di grande sensibilità ed attenzione da parte della Municipalità di Cellino San Marco verso la propria comunità che risiede all’estero. 
 
L’Emigrazione e le “Feste del Ritorno”, densa e ampliante categoria antropologica: perché l’emigrazione è stata in passato per gli Italiani, come lo è oggi per gli immigrati, un lungo cammino fatto di ‘viaggi’, nella duplice dimensione materiale e spirituale. Viaggi interiori, che assumono il significato di ‘cartografia dell’anima’, inquieta e palpitante bussola di orientamento verso nuove mappe migranti cognitivo-esperienziali.
 
Durante i 7 giorni del Progetto “Ospitalità: dalla Terra dei Messapi al Salento, gli ospiti sono stati accompagnati in percorsi che hanno spaziato dalle visite archeologiche di Muro Tenente a Mesagne, alle Colonne Romane di Brindisi, dai trulli di Alberobello al Barocco di Lecce, dal Museo Messapico di Cavallino  al Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca”, infine accolti nelle lussureggianti Tenute di Al Bano Carrisi, prestigioso testimonial internazionale della Puglia, tra filari di ulivi in prospettiva e vini prodotti dallo stesso Al Bano. 
 
Ma da chi è nata l’idea di una “Settimana pugliese”? Lo chiediamo all’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Cellino San Marco, Gabriele Elia, ideatore ed organizzatore del Progetto: “L’obiettivo era far conoscere lo straordinario patrimonio storico-culturale a opinion leaders che hanno l’opportunità, per le proprie competenze professionali, di rafforzare il pensiero di tanti, facendoci conoscere magari a chi desidera progettare un viaggio in questa zona, tra distese di olivi e due mari meravigliosi, quali sono l’Adriatico e lo Ionio. 
 
Il senso di accoglienza è costitutiva parte di noi, abbiamo ottime strutture ricettive. Quindi aspettiamo tutti, con gioia, presto, sia a Cellino San Marco, sia in tutta la Puglia, che hanno in sé una vocazione turistico-rurale con un potenziale altissimo. 
 
Certo, sapendo sviluppare un efficace e accurato marketing territoriale. Ritengo sia questa la prospettiva che può attrarre tanta gente, anche dall’estero, e di cui potrebbe giovarsi la nostra bella terra, sia sul piano sociale che territoriale. Il mio desiderio è che il senso di ospitalità che contraddistingue la Puglia goda di una sempre più ampia diffusione attraverso il ‘passaparola’ di chi viene e resta abbagliato da tanta bellezza culturale e paesaggistica, desiderando così ritornare nella nostra regione, ma anche in tutta l’Italia, che è un territorio sano, marchiato in alcune sue aree, ma sano. E tale deve rimanere.
 
Il turismo è il simbolo di questa nostra vocazione all’ospitalità e ne siamo orgogliosi. Non a caso la Festa di San Marco è chiamata anche la “Festa dell’Emigrante”, che custodisce af-fetti, passioni, tradizioni, nostalgia e profondo senso di appartenenza”.
 
Al Bano Carrisi, uno dei più entusiasti e convinti testimonial pugliesi, ha collaborato attivamente alla realizzazione della Settimana di promozione pugliese nel mondo: “Credo che la Puglia sia una delle più belle regioni d’Italia, e non lo dico solo da orgoglioso pugliese, ma da persona che gira il mondo. 
 
A tutti i miei connazionali, anche all’estero, rivolgo un caloroso invito e dico Venite!, godetevi la Puglia, qui mangiate bene e bevete meglio! E a proposito di connazionali all’estero, pensando agli emigrati e ai milioni di oriundi, a loro voglio mandare il mio saluto affettuoso dicendo che sono i migliori Italiani, semplicemente perché vivono e s’alimentano di Nostalgia, che è rimpianto per la casa natìa, humus nella lontananza, “preservativo” contro i mali di questa nazione, che ne ha tanti. Riappropriamoci – dice ancora Al Bano – delle radici, della nostra identità, del nostro orgoglio.
 
Negli anni ‘30 e ‘40 del Novecento l’Italia vantava un grande peso culturale e sociale in America. Ritorniamo a quella pagina della nostra storia e, nella circolazione di pensieri, idee e progetti che possono unire le “due Italie”, custodiamo e valorizziamo il nostro prezioso patrimonio”.

Receive more stories like this in your inbox